In data odierna la Giunta Regionale ha preso atto della volontà espressa con delibera di Giunta dall’Amministrazione comunale di Lauria, intitolando una cima della catena montuosa del Sirino, attualmente senza nome, all’amato concittadino Fabio Limongi.
In questi mesi tante sono state le interlocuzioni con l’Assessore regionale all’ambiente Cosimo Latronico, con gli Uffici regionali che a loro volta si sono interfacciati con l’Istituto Geografico Militare nel settore geotopocartografico al fine di concludere l’iter necessario ad un’intitolazione non usuale come quella di una cima montuosa.
Oggi con l’approvazione della Delibera di Giunta Regionale si conclude un iter che porterà, in occasione degli aggiornamenti previsti dall’Istituto Competente, all’inserimento dell’oronimo nella nuova cartografia nazionale.
Una cima del monte Sirino intitolata a Fabio Limongi
Con una delibera approvata nei giorni scorsi La Giunta regionale ha deciso di intitolare una cima della catena montuosa del Sirino a Fabio Limongi, guida alpina e istruttore di sci che ha dedicato la sua vita alla promozione della propria terra e del comprensorio del Massiccio del Monte Sirino. morto prematuramente il 27 gennaio 2021 a causa di un tragico evento verificatosi sulla catena montuosa.
Con lo stesso provvedimento la Giunta ha stabilito che il Dipartimento Ambiente della Regione curerà, all’occorrenza del prossimo aggiornamento, l’inserimento dell’oronimo “Cima Fabio Limongi”, nella Carta Tecnica Regionale (CTR) e nel database geotopografico (DBGT).
“L’Amministrazione regionale – afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia Cosimo Latronico – condivide l’intento del Comune di Lauria di voler onorare e perpetuare la memoria di un suo concittadino che ha sempre amato e onorato la sua terra, impegnandosi con tenacia e coraggio nello svolgimento delle sue funzioni e che con la sua determinazione ha consentito a chiunque di poter vivere esperienze indimenticabili nel maestoso comprensorio del Massiccio del Monte Sirino, offrendo continuamente l’opportunità a tutti di addentrarsi nei meandri remoti, poco conosciuti di spettacolare bellezza della Basilicata”.