L’Agenzia del Demanio ha risposto positivamente alla richiesta del Comune di Matera per l’acquisizione al patrimonio disponibile dell’Ente dei beni demaniali. Lo rende noto l’assessore comunale al patrimonio, Giovanni Scarola.
“Nei mesi scorsi la Giunta comunale – spiega Scarola – ha autorizzato il sindaco, Salvatore Adduce, a inoltrare telematicamente all’Agenzia del Demanio, la richiesta di trasferimento dei beni dalla proprietà statale e quella comunale. Si tratta di un’ottantina di beni che, una volta passati nella nostra disponibilità, potranno essere venduti attraverso evidenza pubblica in modo da rimpinguare le magre casse comunali. Ma il definitivo passaggio nella disponibilità dell’ente ci consentirà anche di superare le difficoltà burocratiche in caso di interventi di manutenzione o riqualificazione. Infatti alcuni dei beni sono in pessimo stato manutentivo e creano problematiche connesse alla gestione del bene stesso che comporterebbero oneri a carico del Comune.
Tra i beni, di notevole interesse inseriti nell’elenco, molti rinvengono dalle leggi speciali statali con cui furono realizzati i Borghi Storici della Città. Fra l’altro con la conclusione della procedura consentirà di avviare i lavori del Piano Città che vede il Borgo la Martella beneficiaria di oltre 5.000.000,00 di opere”.
Nel mese scorso l’Agenzia del Demanio ha pubblicato l’esito della procedura che consentirà, con la definitiva approvazione in Consiglio Comunale, l’acquisizione dei beni demaniali al Patrimonio dell’Ente.
Nei provvedimenti di trasferimento del bene si prevede che, trascorsi tre anni, qualora all’esito di apposito monitoraggio effettuato dall’Agenzia del demanio l’ente territoriale non risulti utilizzare i beni trasferiti, gli stessi rientrino nella proprietà dello Stato, che ne assicura la migliore utilizzazione.
I beni trasferiti, con tutte le pertinenze, accessori, oneri e pesi, entrano a far parte del patrimonio disponibile delle regioni e degli enti locali. Il trasferimento ha luogo nello stato di fatto e di diritto in cui i beni si trovano, con contestuale immissione di ciascun Ente territoriale, a decorrere dalla data di sottoscrizione dell’atto formale del bene, nel possesso
giuridico e con subentro del medesimo in tutti i rapporti attivi e passivi relativi al bene trasferito.
Il provvedimento di acquisizione dovrà essere approvato in Consiglio comunale.