Senza tenere conto della legge istitutiva dell’Agenzia e che prevede all’art 23 il controllo preventivo del Consiglio regionale su alcuni atti dell’Agenzia e tra questi le deliberazioni di programmi di spesa plurienna¬le e la determinazione della dotazione e della pianta organica del personale, Il Direttore generale con sua delibera decide di assumere personale e di concerto con il titolare dell’unità contabile decidono che la delibera non comporta impegni di spesa.
Certo se si decide di acquistare una casa, al momento della decisione non c’è alcun esborso ma nel momento in cui la si acquista , normalmente, l’esborso c’è, salvo eccezioni riportate dalle cronache nazionali.
A fronte di tale delibera vengono banditi i concorsi per figure professionali che in seguito elenchiamo con una clausola molto suggestiva e che riportiamo integralmente: L’Arpab si riserva la facoltà di revocare il bando di concorso, di sospendere o di rinviare le prove concorsuali ovvero di sospendere o non procedere all’assunzione dei vincitori, in ragione di esigenze attualmente non valutabili né prevedibili, nonché in applicazione di disposizioni di contenimento della spesa pubblica che impedissero, in tutto o in parte, l’assunzione di personale o per mancanza di disponibilità finanziarie dell’Ente.
Significa, avendo sempre a paragone la casa, che si va a fare il compromesso per l’acquisto della casa e di fronte al notaio diciamo che salvo impedimenti da verificare la si acquista. Ma nel frattempo il notaio ha la nostra parola.
Si debbono pagare i debiti elettorali ed il numero dei posti messi a bando deve esser elevato per soddisfare tutti i gruppi presenti in Consiglio regionale e forse anche qualcuno che non è riuscito nell’intendo.
Tutto regolare, salvo avere i soldi e non solo, la situazione appare ancora meno credibile perché invece di assumere tecnici: Biologi, analisti, chimici e tutto quanto serve ad una agenzia per il controllo ambientale, per potenziare e rendere più tempestivi i monitoraggi si assume personale amministrativo.
Il Pertusillo insegna e Bolognetti dei radicali dice che l’inquinamento risale almeno al lontano 2001, come è possibile rilevare dai dati forniti da Agrobios.
La Basilicata , insieme alla Calabria non ha fornito i dati utili al monitoraggio nazionale delle acque superficiali e sotterranee sul controllo dei pesticidi., per gli anni 2007 e 2008 e pubblicati dall’Ispra e si potrebbe continuare ma ormai si sono scritti romanzi.
Le professionalità richieste sono quelle di un architetto con funzioni dirigenziali per progettare le bare per i piccoli pesciolini morti nel invaso e che vanno disegnate su misura; due esperti nelle comunicazione nel grado iniziale della carriera direttiva per fornire più compiutamente i risultati rivenienti dalle analisi; 4 esperti in materia giuridica per interpretare correttamente l’art . 244 (ordinanze) del D.Lgs 152/2006 meglio conosciuto come testo unico sull’ambiente e poi ancora due di cui un dirigente per compiti squisitamente amministrativi e per completare il quadro un modesto ragioniere.
Tutti caporali che poco ci azzeccano con l’ambiente. se non fosse per l’unico posto messo a concorso da biologo
Beh! Che male c’è se i posti sono solo da graduati e gli amici non hanno lauree specifiche alla bisogna di un ente strumentale fortemente caratterizzato alla conoscenza e monitoraggio dell’ambiente va bene tutto e poi dove non arriva l’Arpab, molto spesso, c’è sempre l’Agrobios.
Giova infine, ricordare che il direttore generale dell’Arpab è scaduto nel suo mandato e d entro 60 giorni dall’insediamento del consiglio regionale si sarebbe dovuto procedere alla nomina ed essendo in regime di proroga può adottare esclusivamente atti urgenti e indifferibili.
Ancora una volta se ce fosse bisogno è bene ricordare che bisogna mettere un po’ di ordine in questa chiacchierata Agenzia mettendo a capo una personalità di elevato profilo professionale.
Per inciso stante la situazione attuale i concorsi non concorsi sarebbero facilmente impugnabili per tutte le motivazioni sopra esposte.
Pio Abiusi