La Basilicata dal papa trent’anni dopo il sisma
Un’invasione di 4700 lucani a Roma guidati dal presidente De Filippo
Un’invasione di 4700 lucani a Roma, guidati dal presidente della Regione Vito De Filippo insieme ai rappresentanti istituzionali della Basilicata: il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Folino, i presidenti delle due Province, Piero Lacorazza e Franco Stella, il sindaco di Potenza e presidente Anci Basilicata, Vito Santarsiero, e il sindaco di Matera, Salvatore Adduce. E poi 103 sindaci con la fascia tricolore ma soprattutto i pellegrini, giunti in Vaticano con 96 pullman, auto private e treni.
Dopo la lunga attesa l’udienza inizia alle 10.45. Si aprono le porte di San Pietro, la papabile entra nella piazza, sfila tra i fedeli, innanzi ai sindaci lucani posti alla base del sagrato, salutata da canti di gioia e manifestazioni di fede. Poi il veicolo col santo padre sale sul sagrato, passando davanti ai vertici istituzionali lucani e benedicendo in loro quel popolo che 30 anni fa fu colpito dall’atroce piaga del terremoto.
Cinque minuti più tardi, Benedetto XVI inizia a parlare suscitando uno scroscio di applausi. Ricorda la figura di Santa Giuliana di Liegi soffermandosi sul valore dell’Eucarestia e sulla fede nella presenza reale di Cristo nell’Eucarestia. Benedetto XVI ha esortato non solo alla pratica della Comunione, ma anche all’adorazione del Cristo sacramentato per confermare la fede.
Quando il cerimoniere, alla fine dell’udienza, ha porto al Pontefice il saluto dei pellegrini della Basilicata, nel trentesimo anniversario del terremoto, la piazza è esplosa in un lungo applauso, sottolineato dalle note della banda di Pescopagano.
“Rivolgo un cordiale benvenuto – ha detto il Santo Padre – ai pellegrini di lingua italiana e siete tanti, grazie. In particolare saluto i fedeli della Basilicata qui convenuti con i loro vescovi, i sacerdoti e le autorità civili e militari n occasione del devastante sisma di 30 anni fa.
In quel drammatico, evento le cui ferite sono ancora profonde e vive, da tutti Italia sono arrivati aiuti abbondanti e generosi. In tanti si impegnarono. Io voglio sottolineare l’opera della chiesa che ha offerto, oltre agli aiuti materiali, il conforto della luce della fede. Io auspico che anche nel ricordo di Giovanni Paolo II che fece visita a questa gente, si ravvivi nel popolo il dono della fede”.
Sisma 80; Udienza dal Papa. De Filippo: “Più ragioni per essere qui”
Il presidente della Regione Basilicata ricorda la visita di Giovanni Paolo II e la mobilitazione dei cattolici per i soccorsi
“Trenta anni fa Giovanni Paolo II arrivò nelle primissime ore del dopo terremoto in Basilicata per condividere dall’alto della sua autorità morale ma anche da uomo tra gli uomini il nostro dolore. Con lui si mobilitarono migliaia di cattolici per venire a portare soccorso e conforto in quelle terre devastate dal dolore, e altri milioni per sostenerne in qualche modo l’azione. Oggi essere qui ha il molteplice valore di ringraziare l’Altissimo per la rinascita che da quella tragica data c’è stata, voler condividere con l’intera comunità dei fedeli questo momento e ribadire che la Basilicata non dimentica. Non dimentica un terremoto che altri sembra vogliano seppellire nell’oblio, ma non dimentica nemmeno chi alla nostra terra è stato vicino”. È stato questo il commento del Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo a margine dell’udienza con cui il Santo Padre Benedetto XVI ha accolto oggi i fedeli lucani.
“Per tutte quelle persone che ci furono vicine, oltre che per le vittime di quel terremoto – ha proseguito De Filippo – vogliamo unire le nostre preghiere a quelle del Santo Padre Benedetto XVI attraverso il quale vogliamo ringraziare la Chiesa Cattolica per un’opera di ricostruzione che seppe andare da subito oltre le mura per far guarire le ferite dell’anima”.
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