La città come un insieme di giardini curati e tutelati per prevenire gli incendi delle zone verdi. È la proposta del Presidente del Consorzio La Città Essenziale, Pino Bruno, che chiede l’avvio di un confronto tra Amministrazione comunale ed addetti ai lavori per la pulizia della città con l’obiettivo di arrivare, in tempi ragionevolmente brevi, ad una programmazione condivisa che eviti il ripetersi di incendi dovuti certamente ad incoscienti che trovano facile terreno d’azione nei luoghi dove le erbacce sono ancora troppo fitte e secche.
Secondo Bruno “Si potrebbe immaginare la città come un insieme di giardini, uno corrispondente ad ogni quartiere gestito e curato da chi eroga il servizio per almeno un triennio. In questo modo sarà possibile avere un risultato più partecipato con una responsabilizzazione maggiore di chi effettua il servizio che innescherebbe anche una sorta di positiva competizione basata sul senso civico dei cittadini a risiedere nel ‘giardino’ più curato e pulito”.
In questo innovativo quadro di gestione proposto da Bruno, potrebbero inserirsi anche della attività di animazione o servizi aggiuntivi, ad esempio per il periodo estivo e su proposta dell’impresa affidataria, una per ogni “giardino” in modo da ravvivare anche i quartieri.
“Se le procedure tecniche e amministrative verranno avviate sin da ora -sostiene Bruno- già per la fine dell’anno, l’Amministrazione potrebbe disporre di una programmazione definita che porterebbe, di certo, vantaggi per tutti i cittadini. Anche perché l’esperienza di quest’anno ci insegna che non è sufficiente bandire gare a ridosso della stagione estiva con il rischio, come è accaduto, di avere il servizio fermo per contenziosi o lungaggini amministrative. Inoltre, sarebbe opportuno valorizzare gli operatori del settore attraverso una programmazione di media-lunga scadenza, che consenta a chi dovrà poi cimentarsi nel taglio, di adottare le giuste e opportune misure di programmazione interna al fine di avere la città sempre pulita senza dover ricorrere ad interventi dell’ultimo minuto o addirittura alla volontarietà delle imprese locali che, nell’ultimo periodo, hanno denotato un forte senso civico per la città come patrimonio comune. Ovviamente, la volontarietà non può trasformarsi in azione sostitutiva dell’Amministrazione Comunale per questo motivo auspico che il competente assessorato lavori nella direzione di una gestione che consenta un minimo di programmazione per mettere le imprese nelle condizioni di operare al meglio per il decoro della città”.