Era una vera e propria associazione a delinquere quella composta da allevatori, intermediari di commercio e veterinari del servizio pubblico che, falsificando documentazione sanitaria e fiscale, aveva come scopo principale l’importazione di animali vivi eludendo la normativa sanitaria ed evadendo completamente le imposte sulla successiva commercializzazione.
A conclusione degli approfondimenti investigativi disposti dalla procura della repubblica di matera in ordine ad una vicenda che, gia’ nel giugno del 2009, aveva portato alla denuncia di 17 persone, di cui una tratta in arresto, i militari della tenenza di policoro, hanno eseguito, in varie regioni d’italia, 14 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di matera su richiesta della citata procura.
Le provincie interessate dall’operazione sono quelle di Matera, Potenza, Cosenza, Salerno, Reggio Calabria e Bolzano.
Attraverso alcune ditte individuali ed alcune societa’ appositamente costituite ed intestate a “teste di legno”, il sodalizio criminale, nel giro di circa un quinquennio, ha illecitamente immesso sul mercato nazionale oltre 30.000 suini provenienti dall’estero e realizzato un’evasione fiscale quantificabile in oltre 8 milioni di euro.
al fine di ostacolare gli eventuali accertamenti del fisco, gli indagati hanno distrutto od occultato tutta la documentazione contabile inerente Il commercio di bestiame ed omesso sistematicamente di presentare qualsivoglia tipo di dichiarazione ai fini fiscali.
Nonostante l’ assenza di contabilita’, grazie all’incrocio dei dati esistenti nelle banche dati concernenti le operazioni di acquisto intra comunitario, i finanzieri sono comunque riusciti a ricostruire il volume di bestiame movimentato ed a procedere alle relative contestazioni di natura fiscale.
Dalle indagini e’ emerso, inoltre, che i personaggi chiave dell’organizzazione, per disporre delle garanzie necessarie per l’effettuazione di alcune operazioni di importazione, avevano utilizzato una serie di societa’ di comodo, falsificandone i dati di bilancio e traendo in inganno alcuni istituti di credito al fine di ottenere fidejussioni in assenza di idonee garanzie patrimoniali.
Set 14