Due alberelli di arance ai lati, la lista con nome e cognome dei quaranta “moschettieri”, come sono stati definiti da Franco Stella i suoi candidati, due sedie sul palco, per Franco Stella, presidente della Provincia e ispiratore della lista civica che si presenta alle comunali nella coalizione di centro-sinistra per sostenere il candidato-sindaco Salvatore Adduce, pronto a replicare una sintesi del comizio con il quale sabato sera ha aperto ufficialmente la campagna elettorale. Adduce ha poi focalizzato l’attenzione del suo intervento sulla figura di Franco Stella, “che otto mesi fa si è assunto una responsabilità politicamente rilevante per dare risposte al territorio provinciale. Adesso presenta una lista che porta il suo nome e voglio precisare che il centro-sinistra, dopo una discussione animata, saluta positivamente questa scelta. Vuol dire che ci sono persone della società civile che vogliono contribuire assieme ai partiti del centro-sinistra alla ripresa economica di questa città. I numeri drammatici che riguardano disoccupati, cassa integrati e gente in mobilità si possono misurare. Quello che non si può misurare è la sfiducia, la mancanza di prospettive per il futuro. Devo confessarvi che avverto con forza la responsabilità che mi è stata attribuita e sono sicuro che vinceremo al primo turno. Certo, se ci pensate bene, gli stessi personaggi che hanno fatto fuori un altro personaggio di peso, adesso si ritrovano schierati uno contro l’altro ed è chiaro che entrambi sperano che accada il miracolo, che il candidato del centro-sinistra non vinca al primo turno. Poi probabilmente si metteranno d’accordo per batterci e rifare lo stesso accordo di tre anni fa, un accordo nefasto per i danni che ha procurato a questa città. Allora come fare per scongiurare questo rischio? Lo strumento è il voto congiunto e la responsabilità ricade sopratutto sui candidati-consiglieri, che devono respingere qualsiasi ammiccamento o tentazione”. Implicito in questa dichiarazione il sospetto che la lista Stella sia stata costituita per un “tradimento”. Ma il presidente della Provincia Franco Stella ribadisce con forza il sostegno al candidato del centro-sinsitra. “C’è qualcuno che vende fumo facendo leva in modo pretestuoso sulla carta d’identità di Adduce. Salvatore Adduce è di Matera! Questa lista è nata per sostenerlo e sarà lui il sindaco di Matera.” Prima di affrontare i temi che interessano i cittadini, Stella esprime ferma condanna per gli atti di violenza che hanno colpito Saverio Acito e Antonio Montemurro. Poi un messaggio in codice, probabilmente rivolto ad un candidato-sindaco avversario. “Quando sono sceso in campo otto mesi fa ho lanciato la politica del fare, qualcuno ha pensato di mutuarla, forse per ricattare ed estorcere il voto dei materani. C’è chi promette immobili e posti di lavoro. Ma noi guardiamo avanti. Personalmente potevo restare in retroguardia e non impegnarmi attivamente in questa campagna elettorale ma abbiamo creato questa lista per l’attaccamento alla città di Matera. La nostra lista non è una intrusione a gamba tesa. E’ una lista composta da gente che si mette in discussione per contribuire a dare una svolta a questa città. E ci tengo a ribadire che non siamo qui per un voto disgiunto. Non possiamo scendere ai ricatti. Per tre anni c’è stato un governo che non ha dato risposte ai lavoratori del salotto, non abbiamo qualche soluzione e Adduce lo sa perchè abbiamo contribuito alla stesura del programma della coalizione. L’emergenza resta il lavoro e il Comune può fare molto. Nei servizi sociali, per l’ambiente, per il fotovoltaico, per le scuole. Ma è chiaro che dobbiamo dialogare di più con Potenza e Roma. Anche i centri di eccellenza come Telespazio devono dare risposte in termini occupazionali. Una volta eletto sindaco, Adduce dovrà anche revocare due delibere, quella che ha tolto gli immobili alle organizzazioni onlus che operano Matera e quella del commissario Calvosa relativa alla ristrutturazione della macchina amministrativa. Con tutto il rispestto, credo che questo compito spetta a chi dovrà governare la città di Matera.” Poi Stella elenca anche situazioni paradossali presenti in una città come Matera che si candida a capitale europea della cultura ed è patrimonio dell’Unesco. “Non è possibile arrivare in piazza e avvertire l’assenza di bagni pubblici per cittadini e turisti. Non non vogliamo una città di passaggio ma pensiamo che Matera, invidiata per il suo immenso patrimonio culturale, possa finalmente decollare attraverso una serie di azioni che dovremo mettere in campo. Alla Provincia siamo riusciti a intercettare risorse della Comunità Europea che al Comune non sono arrivate sia per scarca conoscenza ma anche per scarsa determinazione.” Poi un ricordo del maestro cartapestaio Francesco Nicoletti: “In questo giorni abbiamo perso il caro Nicoletti e quindi un pezzo della storia di Matera e del carro della Bruna”. Stella tocca anche il tema caldo dell’edilizia e della piccola e media impressa. “C’è bisogno di dare respiro all’edilizia, sia a quella pubblica che a quella privata. Ma ci sono imprenditori, commercianti e artigiani che hanno problemi con il credito. Il sindaco può far sentire la sua voce anche per questi problemi. Sui Sassi potevamo ottenere 30 milioni di uero grazie proprio ad Adduce che è stato determinante in sede di discussione parlamentare ma il governo di centro-destra ce li ha scippati. Ci hanno preso in giro, dicendo che avrebbero utilizzato le royalties del petrolio per un abbattimento del costo della benzina, ci hanno preso in giro con il protocollo Scajola sul salotto. Io vorrei che il sindaco lavorasse come me ai problemi della città di Matera per 14 ore al giorno. Dobbiamo garantire scuole più sicure ai nostri figli, riaprire i parchi, offrire impianti sportivi funzionanti, realizzare la tangenziale, bloccata dalla precedente amministrazione, investire sul fotovoltaico, rendere un traffico più scorrevole, provare a realizzare in collaborazione con la Provincia un teatro degno di tal nome. Dobbiamo cercare di rinverdire le nostre tradizioni, penso per esempio all’epoca in cui Matera era la città della pasta”. Sulla casa, altra questione bollente in questa campagna elettorale, Stella è categorico: “Dobbiamo costruire case solo per le fasce deboli. Mentre arrivavo qui ho letto diversi cartelli con la scritta fittasi. Questo vuol dire che ci sono case per un fabbisogno superiore ai sessantamila abitanti di questa città. Dobbiamo far spendere i soldi che sono nel cassetto dell’Ater perchè il Comune non assegna i suoli”. Stella poi annuncia: “Solo venerdì scorso sono stato eletto vice-presidente dell’Ampaca, tra l’altro il primo lucano ad entrare in questo organismo che si occupa di contratti d’area. Io mi impegnerò per portare a Matera esperti di marketing territoriale per determinare nuove strategie di sviluppo sul nostro territorio. Dobbiamo favorire l’approvazione di un piano del colore e un piano efficace sulle fonti rinnovabili, in modo da risparmiare anche sulla bolletta dell’energia elettrica”. Questi i suggerimenti di Stella al candidato-sindaco Adduce. E’ seguito un breve dibattito con alcuni candidati che hanno sollevato diverse questioni da risolvere con urgenza. Su tutte quella del lavoro. Adduce, se sarà eletto sindaco di Matera, dovrà impegnarsi a fondo per dare risposte urgenti e non deludere le attese. E mentre al Comunale si celebrava la presentazione della lista Stella per Matera e Adduce, al Duni partiva la campagna elettorale del candidato-consigliere regionale del PD Vincenzo Viti. Con un ospite d’eccezione, il senatore a vita Emilio Colombo. (nella foto in basso Viti e Colombo a braccetto in via Roma dopo aver terminato il comizio al Duni)
Michele Capolupo
La fotogallery sulla presentazione della lista Stella per Matera e Adduce.
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ma carissimi cittadini e soprattutto giovani materani….ma avete visto la foto sopra…ancora dobbiamo andare dietro a colombo e viti….. ormai rappresentano il vecchio della politica italiana…ma cosa sperate ancora da questi personaggi….che vi danno un posto o una casa popolare o altro…ma ancora credete alla cicogna…siete dei folli se li votate ancora….basta…si ritirassero dalla scena politica. votate i giovani…che anche se sbagliano lo fanno in buona fede…basta con il “vecchiume”….