La macchietta dell’Arpab e del suo direttore generale continua.
Nei primi giorni di Settembre dello scorso anno un quotidiano locale ebbe a dire che all’Arpab c’era inflazione di «capi» e che per i dirigenti l’azienda spendeva il 40% di quanto spendeva per tutto il resto del personale e che vi erano un direttore generale e 14 altri «manager» a cui si sommavano anche altre 18 posizioni organizzative
Questi presupposti fanno capire come, per esserci tanti dirigenti, si è dovuto accontentare un po’ tutti i gruppi politici presenti in consiglio e che non sono pochi.
Il 4 Novembre dello scorso anno fu un giorno da D-Day per il dr. Sigillito fu ascoltato in Terza Commissione Permanente del Consiglio Regionale ed allora furono fulmini e saette.
Il presidente Mollica (verde piuttosto scolorito) tuonava : “In virtù di queste dichiarazioni – facendo riferimento al nostro – la Commissione ha ritenuto di voler approfondire, attraverso l’audizione dell’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, il ruolo di controllo della Giunta regionale per le mancanze denunciate e certificate nelle varie audizioni. La commissione procederà a tutto questo nella prossima seduta che si terrà mercoledì prossimo 11 novembre, audendo l’assessore Santochirico”.
Audizione che non si è mai tenuta perché sono state sufficienti la dichiarazione del capogruppo del PD Restaino rese lo stesso giorno e che affermava come :L’audizione in Terza commissione consiliare del Direttore generale dell’Arpab avesse ampiamente dimostrato che da qualche anno l’Agenzia regionale ha decisamente intrapreso un percorso virtuoso teso a rendere servizi sempre più efficienti alla comunità regionale in direzione della difesa della salute dei cittadini e dei territori!!!!!!!!!!
Uno dei virtuosismi del nostro Direttore Generale è consistito nel dichiarare, il 26 Giugno del 2009, che i dati relativi al monitoraggio e al controllo dello stato delle matrici ambientali nei pressi dell’impianto termovalorizzatore Fenice di Melfi non vengono diffusi non per “mancanza di trasparenza” ma perché ad oggi (data della dichiarazione) è pendente, presso il Tribunale di Melfi, un procedimento inerente alle attività dell’inceneritore di Fenice S.p.A. che impedisce, attualmente, la divulgazione di notizie in merito
Nella predetta seduta della commissione ,quella del 4 Novembre, si rileva, invece, che esiste una nota con la quale il Direttore dell’Arpab comunica alle Procure della Repubblica di Potenza e di Melfi che su Fenice non vi sono dati certificati negli anni 2002, 2003, 2004, 2005 e 2007.
Siccome, poi, il virtuosismo decantato non è risultato sufficiente, di rinforzo il vice presidente della Giunta, lo stesso giorno, ebbe ad affermare: “Il Dipartimento Ambiente sta provvedendo ad acquisire tutte le informazioni utili a delineare un quadro di trasparenza che non lasci margini di incertezza sul funzionamento dell’impianto di termovalorizzazione Fenice”.
Vedremo, poi, cosa si intende per tanta menzionata trasparenza.
La compagna Simonetti chiese, invece, che: le critiche si traducano in atti funzionali ( quali??) e di rincalzo affermò che“le audizioni in Terza Commissione sulla gestione dell’Arpab hanno evidenziato la necessità di fare chiarezza…Il compagno Nardiello, da parte sua, chiedeva interventi drastici ed immediati (drastici non si sa; immediati, forse, il posto in giunta; n.d.r.) e che per la maggioranza di centro sinistra la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute delle comunità locali sono obiettivi prioritari per i quali non ci può essere alcuna caduta di tensione ma, al contrario, la massima attenzione.
Sarà! Dopo tutto quanto premesso si scopre, poi, che furono sufficienti gli interventi del capo gruppo PD e del Vice Presidente della Giunta per evitare l’audizione del Assessore Santochirico il successivo 11 Novembre e con molta probabilità anche quanto affermato dal Presidente Mollica, il 5/11/2009, circa la trasmissione degli atti alle Procure della Repubblica di Potenza e Melfi e alla Corte dei Conti.
In luogo dell’audizione dell’assessore vi fu, il 19 Novembre, la riunione del Comitato di indirizzo ed il compagno Nardiello ebbe a dire :”La riunione del Comitato regionale di Indirizzo dell’Arpab, convocata e presieduta dal vice presidente della Giunta e assessore regionale all’ Ambiente, Vincenzo Santochirico, su mia sollecitazione, ha dato un primo risultato positivo”, “è stato proposto l’insediamento di un tavolo con sindacati e rappresentanti della Regione per ristabilire il clima di serenità di cui l’Agenzia ha bisogno per continuare il suo delicato lavoro ed impegno a tutela dell’ambiente e del nostro territorio.
Il direttore Sigillito – sempre parole del compagno – ha manifestato la piena disponibilità a superare ogni incomprensione in sintonia con le azioni messe in campo dal Consiglio e dalla Giunta regionali ( Quali? n.d.r.). Sono convinto che abbiamo contribuito a riallacciare il dialogo e il confronto dopo le continue polemiche che si verificano da tempo sull’attività dell’Agenzia che, se non ricondotte a proposte di superamento delle problematiche esistenti, non portano da nessuna parte”.
Dopo tutto questo ricucire si è verificato che qualche giorno fa il Dr. Sigillito chieda a titolo di risarcimento danni alcune centinaia di miglia di Euro ad un certo numero di sindacalisti ed essi non trovano di meglio che scrivere al “ ex-Verde” Mollica e dal quale recuperano una risposta evasiva, una pacca sulla spalla, definita solidarietà ( di ché poi), mentre non si capisce se gli atti di cui alla seduta del 4 Novembre siano stati, poi, effettivamente trasmessi a chi ritenuto di competenza..
Ritornando alla tanto decantata trasparenza bisogna aggiungere che il Comitato Diritto alla Salute di Lavello ha inviato una lettera aperta al Sostituto Procuratore della Repubblica di Melfi in merito al silenzio “istituzionale”relativo all’inquinamento delle falde sottostanti l’inceneritore Fenice –EDF.
Dopo tanto battage, infatti, l’unica cosa certa è che le falde acquifere sono inquinate e non si sa da quando, visto che c’è carenza di monitoraggio o dei dati ( è la stessa cosa) dal 2002 al 2007 mentre lo scorso 11 Gennaio si è tenuta a Melfi la terza Conferenza di Servizi su Fenice ed il suo contenuto è rimasto sconosciuto ( secretato? E da chi?)
Anche da quelle parti si teme, a ragione, il danno ambientale ma il silenzio più assoluto è caduto.
Resto sempre più convinto che la nostra classe politica avrebbe fatto peggio di quella sovietica in occasione di Chernobyl.
Pio Abiusi
Commenti su Mal’aria di città 2010 di Legambiente
Legambiente ogni anno rileva i dati del PM10, del Biossido d’azoto (NO2) e dell’Ozono: il PM10 sono polveri sottili che si disperdono nell’aria legate anche all’attività dell’uomo: processi di combustione (tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto. La rilevazione va fatta sia in area urbana che extra urbana, è chiaro che ha maggiore importanza, ai fini della salute dell’uomo, farla nelle aree urbane. La rilevazione peggiore per Potenza è quella di viale Firenze, perché non si rileva più il PM10 in P.zza 18 Agosto come accadeva fino al 2006 e che è una zona molto più centrale?
A Matera la rilevazione viene fatta in aperta campagna a La Martella mentre la centralina di P.zza Matteotti giace inutilizzata e non è stata ancora rottamata.
Il biossido d’azoto ha nella combustione interna degli autoveicoli una delle principali fonti, è ritenuto cancerogeno è un forte irritante delle vie polmonari e può anche provocare danni irreversibili ai polmoni
Per il biossido d’azoto che è tanto pericoloso ed è fortemente influenzato dal traffico urbano la rilevazione avviene solo nelle centrali periferiche e non già in quelle urbane
Per Potenza a Rossellino ed a S. Luca Branca e per Matera all’unica della Martella.
Se bariamo è chiaro che i risultati saranno eccezionali
L’ozono è presente in piccola parte anche negli strati più bassi dell’atmosfera e risulta essere un inquinante molto velenoso se respirato a grandi dosi. Le concentrazioni di Ozono sono influenzate da diverse variabili meteorologiche, tra cui la direzione e la velocità del vento, la stabilità atmosferica, l’altezza dello spessore di rimescolamento, la temperatura, l’intensità della radiazione solare. Per questo viene rilevato e tenuto in osservazione specie in estate, ha maggior rilevanza se la rilevazione è fatta in zone a forte densità di popolazione e non già in quelle periferiche.
La centralina di Matera – unica- è posta alla Martella – di fronte lo stabilimento ex-Nicoletti- tra una ricca piantagione di cactus e l’unica ombra è data dalle ali degli avvoltoi quando sono in volo.
E’ chiaro che i dati pur essendo reali sono inutili perché laggiù parlare di inquinamento urbano è fuori luogo e l’irraggiamento è davvero notevole.
Stante l’attuale situazione non si capisce perché ci dobbiamo prendere in giro e sprecare risorse pubbliche inutilmente, se non si vuole riposizionare le centrali o distribuirle in maniera più congrua le si smantellasse.
Siamo alla frutta. è inutile spendere altre parole.
Pio Abiusi