Lo “Tzunami”-Tosto si abbatte sul Teatro Duni di Matera, impreziosito da una suggestiva scenografia rigorosamente biancoazzurra e ispirata al simbolo della sua lista civica Tosto-sindaco, una mano aperta che rappresenta con le cinque dita i cinque punti del suo programma di governo cittadino: lavoro, lavoro, lavoro, lavoro, lavoro.
Il suo ingresso sul palco è anticipato da un video che ripercorre la sua vita e la sua storia imprenditoriale e da immagini di una città che sta morendo e che va assolutamente rilanciata. Poi arriva il momento più atteso dalla platea. Angelo Tosto sale sul palco e confessa la sua commozione per la sorpresa preparata dai suoi collaboratori. Un video che ha ripercorso quarant’anni dell’imprenditore Angelo Tosto. Subito una precisazione: “Io non sono un politico, io sono un imprenditore. La mia famiglia mi ha insegnato come fare questo mestiere onestamente. Per me le persone non sono numeri, sono dei cervelli. Ma la politica ha paura quando gli imprenditori decidono di scendere in campo.” Tosto è un fiume in piena sin dalle prime battute ma parla con il cuore in mano e senza peli sulla lingua. La prima stoccata è per l’UDC, che lo aveva scelto come candidato-sindaco ma poi ha deciso di fare marcia indietro per appoggiare il centro-sinistra anche alle comunali dopo aver già raggiunto l’accordo alle regionali: “Un partito moderato mi invita, mi lusinga, mi spinge a fare questa scelta. Abbiamo discusso con i vertici provinciali e regionali dell’UDC, poi il partito si è venduto, io dico per alcune cucchiaia di fagioli, prebende e incarichi distribuiti naturalmente da Potenza. Lo hanno fatto perchè facevamo paura. Purtroppo la carne è debole e quando la carne è debole bisogna chiamare i Nas perchè altrimenti questa carne provocherà danni a chi la mangia. Poi Tosto ricorda il caso delle ultime ore, l’esclusione di Pasquale Di Lorenzo dal PDL. “Un mio amico, un uomo onesto!” Di Lorenzo è presente tra le prime fila della platea, si alza in piedi e saluta per ringraziare la calorosa accoglienza ricevuta. Tosto precisa: “Di Lorenzo è stato vittima di questi manigoldi, traditori, incapaci, gente che da destra a sinistra ha divorato tutto sul nostro territorio. Di Lorenzo aveva presentato 16 proposte di legge e 400 interrogazioni ma i fannulloni hanno fatto fuori un uomo onesto. Questa è cattiveria. Noi diciamo basta a questa logica consociativa. Matera da 18 anni è ostaggio di queste persone. Presentiamo progetti ma a Potenza ci dicono che non possono essere finanziati. I progetti sono come dei cavalli di Troia. La Regione Basilicata cede l’acqua alla Puglia ma in cambio invece di chiedere risorse per ammodernare la Matera-Bari si preoccupa di finanziare la Potenza-Bari. Vergogna! Non è così che si governa una regione. Purtroppo c’è spazio solo per i politicanti, che se non fanno politica non potrebbero fare nulla, questa gente ha solo l’esperienza per fregare i cittadini. Per questo vi dico, aprite gli occhi. E non abbiamo bisogno del dialetto per dirlo, dialetto scritto anche male. Noi ve lo diciamo in italiano e nel dialetto corretto. Non siamo sudditi di Potenza.”
Ma non è finita. L’ultima amarezza per Angelo Tosto è maturata al momento della presentazione delle liste. “Erano le 11.50, i nostri collaboratori stavano cercando di salire al quinto piano per presentare le liste Matera Viva e Matera Donne ma qualcuno ha pensato di bloccare l’ascensore. Allora si è preferito salire a piedi ma per qualche minuto di ritardo le liste non sono state accettate. Questo non è ostruzionismo, è malaffare. Il segretario comunale si è rifiutato di accettare le due liste e così facendo ha compiuto un atto illegittimo.” Tosto recita poi velocemente cosa prevede la legge in merito. “Il segretario comunale era obbligato ad accogliere le liste anche se presentate fuori tempo, poteva farlo avvalendosi di un timbro che attestava l’orario di presentazione. Noi poi avremmo fatto ricorso al Tar. Questo segretario comunale, a Matera solo da 24 ore, ha invece violato la legge e noi adesso presenteremo un ricorso al tribunale ordinario. Questo vuol dire che andremo a votare ma le elezioni potrebero essere annullate successivamente quando uscirà la sentenza. Noi naturalmente non vogliamo questo perchè la città di Matera ha bisogno di un governo. La città brucia ma questi truffano. Ma noi siamo liberi e andremo avanti fino alla fine cercando anche di fare l’impossibile, schiena dritta e testa alta. Ci piacerebbe fare una campagna elettorale serena ma dentro abbiamo una rabbia perchè la città è arrabbiata”.
Poi Tosto spiega il simbolo della sua lista civica: “Ho scelto un simbolo con una mano aperta che rappresenta onestà, condivisione, stop al malaffare, vuol dire ci sono e ci siamo. Le cinque dita rappresentano i cinque punti del nostro programma: lavoro, lavoro, lavoro, lavoro, lavoro. Il primo lavoro riguarda l’economia e lo sviluppo di questa città, il secondo i Sassi e la cultura, il terzo l’urbanistica e le infrastrutture, il quarto le politiche sociali, il quinto l’ambiente e il decoro urbano”.
Il lavoro è la prima necessità per Matera. Ci sono 2400 persone in cassa integrazione e mobilità. Tra un paio d’anni al massimo queste famiglie che devono fare i conti con un mutuo non sapranno cosa fare per andare avanti. Ma non c’è nessuno che si preoccupa di loro. Il Comune cosa può fare? Vi faccio un esempio. La Fiat è in crisi e a Termini Imerese ci sono 1700 persone che rischiano di perdere il lavoro. Grazie alla Regione Piemonte ci sono 24 manifestazioni di interesse per rilevare lo stabilimento. La stessa cosa deve accadere da noi. Dobbiamo protestare nei confronti della Regione e far capire che ci sono le condizioni per riconvertire tanti capannoni e dare un futuro ai giovani che preferiscono emigrare per trovare occupazione. E’ inutile illudersi. Il sistema salotto dalle nostre parti è fallito. Eppure i sindacati si vantano di aver raggiunto un altro accordo per rinnovare cassa integrazione e mobilità per i lavoratori. Vergognatevi! Questo sussidio non vale nemmeno una flebo. Se sarà necessario bloccheremo anche le strade ma dobbiamo farci sentire dal governo nazionale e promuovere un accordo congiunto tra le Regioni Puglia e Basilicata. A Matera ci sono anche 2500 cinesi. Ma chi si preoccupa di loro? Eppure questa presenza è una bomba che ci hanno messo in casa perchè i cinesi non sono numerabili. Tornando alla Fiat il sindaco di Matera può chiedere se una di quelle 24 manifestazioni di interesse per Termini Imerese può rivolgere lo sguardo al nostro territorio. Dobbiamo assolutamente creare le condizioni per nuovi posti di lavoro altrimenti i nostri figli continueranno a scappare. Vogliamo fatti concreti, non promesse e chiacchiere. Vogliamo meno ostacoli per la piccola impresa, quella fatta dai giovani. Tanti sono stati al mio fianco e molti adesso sono diventati imprenditori. Il posto fisso è finito, chi aspetta ancora il posto fisso è un pazzo, è un illuso. Bisogna darsi una mossa.”
Poi arriva la ricetta per rilanciare Matera e provincia. “Ci sono soluzioni da mettere in campo per il marketing territoriale. Abbiamo i Sassi, un patrimonio dell’Unesco ma la permanenza dei turisti a Matera è di 91 minuti. Manca un collegamento tra imprenditori e istituzioni. In città ci sono 180 associazioni ma quante di loro lavorano davvero? Tutte le associazioni chiedono contributi ma se farò il sindaco dovranno presentare un progetto in anticipo in modo da creare un cartellone unico degli eventi materani. Non è possibile che un sabato ci sono cinque eventi e un altro sabato non ce n’è neanche uno”.
Poi un altro affondo, di carattere ambientale. “Prima di raggiungere il Belvedere ci sono due colonne di tufo e un cancello. Quel cancello lo smonterò perchè il parco è di tutti! Non è possibile che per vedere le chiese rupestri bisogna disturbare l’amico di turno che ha la chiave. E’ una vergogna. Anche sulla Diga di San Giuliano ci sono tanti progetti ma tutti vengono bocciati. Pensiamo alla pesca, alla canoa. Si potrebbero creare 500 posti di lavoro ma vi fanno cadere nella trappola della speculazione ideologica. Si potrebbe fare trekking, creare una pista di golf e così il turista potrebbe restare a Matera tre giorni e non un paio d’ore. Thomas Maldonado, il più grande culture della natura diceva che l’uomo deve utilizzare l’ambiente senza devastarlo. Ma qui non si può toccare nulla. A Matera hanno distrutto anche l’agricoltura e il sistema della pasta perchè è intervenuta la speculazione edilizia. Noi dobbiamo ripartire con le produzioni Dop e Doc in modo da rilanciare anche un settore storico della nostra economia.”
Poi Tosto si affida ad un luogo comune tipicamente materano per affrontare il tema del “mattone”. A Matera ci sono due grandi problemi, fare di tutto per avere un figlio dottore e la casa di proprietà. Due obiettivi sempre più difficili da raggiungere con la crisi che stiamo attraversando. Mantenere un figlio all’università è sempre più difficile e le case costano tremila euro al metro quadrato. Cosa fa lievitare la rendita anche al 40% rispetto al valore del terreno, che raggiunge i 1200 euro al metro quadrato? C’è qualcosa che non va e noi dobbiamo fare in modo di abbassare del 50% il costo della casa. Altrimenti altro che bamboccioni, tra qualche anno avremo le famiglie nelle famiglie, con genitori figli e nipoti. Dobbiamo incentivare l’edilizia convenzionata e il Comune può fare molto. L’ultima amministrazione doveva approvare il regolamento urbanistico e il piano strategico della città di Matera ma non si è fatto nulla. Salvo approvare alla fine, come fanno i carbonari, un piano casa per favorire una sola persona”.
Capitolo Sassi. Tosto è categorico. “Siamo una città dell’Unesco ma non siamo capaci di promuovere uno straccio di comunicazione. Alla fiera del Turismo di Milano ci presentiamo con cinque enti ma il potere è concentrato nell’Apt gestito da Potenza e alla Bit i Sassi non sono mai in primo piano ma dietro, come se fossero ancora una vergogna nazionale. Matera non ha nemmeno una pro-loco, uno strumento che potrebbe servire ai piccoli imprenditori per presentare progetti mirati per rilanciare l’immagine turistica della nostra città”.
Sulla formazione di eccellenza altra battuta ironica: “Non c’è mai stata una domanda per scienziati di farfalle, quindi è necessario puntare su una formazione di eccellenza. Purtroppo se un figlio è bravo resta al nord, se è meno bravo ce lo mandano indietro. Noi dobbiamo creare le condizioni perché i giovani possano lavorare in questa città”.
Anche sulle politiche Tosto non risparmia i poteri forti. “E’ un business nelle mani di pochi. Basta pensare all’assegno di cittadinanza solidale, arriva in ritardo ai cittadini ma si prendono i meriti di aver garantito il sussidio alle persone meno fortunate. Noi abbiamo bisogno di un’amministrazione capace di fissare la cornice delle regole e non di divieti. Ma al Comune si va avanti con i favori e i favori hanno distrutto questa città. Il comune deve essere una casa di vetro accessibile a tutti. Ma qui viene utilizzato il piacere o la vendetta a seconda di chi chiede un documento”.
Quindi Tosto chiama sul palco Magdi Cristiano Allam, candidato alla presidenza della regione Basilicata con il movimento “Io amo la Basilicata”, lista ispirata al suo progetto politico nazionale “Io amo l’Italia”. “Noi siamo per la cultura del fare e nei giorni scorsi ho incontrato un grande uomo, che arriva dal Nord e che può sembrare lontano per cultura da noi ma quest’uomo ha deciso di sposare la Lucania”. L’abbraccio tra Tosto e Allam viene sottolineato da un grande applauso del pubblico presente al Duni.
Poi tocca al giornalista di origini egiziane esprimere il suo pensiero in vista delle prossime elezioni comunali e regionali. “La Basilicata è la regione più ricca d’Italia ma risulta tra le regioni più povere d’Italia. Un paradosso incredibile. I soldi ci sono ma vengono spesi male perché manca una cultura improntata al rispetto e alla dignità delle persone”. Giuseppe Stigliano sul Sole 24 ore fa notare che in Val d’Agri sono operative oltre quaranta imprese nel settore dell’estrazione petrolifera ma non arriva il metano e manca la linea adsl per collegarsi ad internet. Le royalties per il petrolo come vengono spese? Chi ha i fondi evidentemente non ha la visione necessaria per lo sviluppo. La Basilicata deve fare i conti anche con la vecchia cultura dell’assistenzialismo: è stato calcolato che questa regione può beneficare della quota più alta di fondi pubblici. E ancora oggi si devono pagare tangenti per avere autorizzazioni. Esiste un muro catto-comunista che va abbattuto. Serve quindi una cultura politica che metta insieme il libero mercato e la buona amministrazione. Il nostro movimento si fonda su valori, identità e regole. Sono convinto che la Basilicata può vivere di turismo per 12 mesi all’anno. Ma per farlo deve mettere in campo un sistema-impresa. Invece si continuano a costruire palazzi per vendere appartamenti a tremila euro al metro quadro”.
Magdi Cristiano Allam poi fa riferimento ai temi dell’energia, ribadendo il suo no alle centrali nucleari. Uno dei punti fermi del progetto di Allam è quello di sostenere la famiglia naturale. “Dobbiamo sostenere la cultura della vita per favorire il ripopolamento della Basilicata”. Quindi uno spot elettorale che sintetizza il progetto politico: “Noi siamo l’alternativa a De Filippo e Pagliuca. La destra in questa regione non vuole vincere perché solo perdendo può salvaguardare i suoi interessi. Con il clientelismo si può ottenere l’elemosina ma noi rifiutiamo l’elemosina e invitiamo a votare l’alternativa, perché De Filippo e Pagliuca sono la stessa cosa, sono intercambiabili”.
Tosto infine chiama sul palco i 78 candidati delle due liste civiche escluse dalla competizione elettorale. Sul palco Cosimo Damiano Cinnella e la signora Lina mostrano i simboli delle due liste: “Matera viva” e “Matera donne”. Per loro c’è la magra consolazione di una passerella al teatro Duni. “In ogni caso – conclude Tosto – nelle nostre liste le donne ci sono ancora e rappresentano il 30% dei candidati”. L’ultimo auspicio riguarda la città. “Scommettiamo sui nostri valori per fare in modo che Matera diventi una città migliore, un buon esempio in un cattivo sud. Viva Matera!”
Michele Capolupo
Fotogallery sulla presentazione del candidato-sindaco Angelo Tosto
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La storia, la vita, i miracoli compiuti,l’importanza della famiglia, la scesa in campo,la squadra di calcio, la tv, sbaglio o c’è qualche somiglianza con la bassa (e non solo di statura…) figura, molto conosciuta nel campo della politica nazionale? Ancora una volta in questa campagna elettorale si guarderà prima alla persona e poi al programma che propone.
P.s.: ma un video sugli strabilianti successi dell’EFFECCI MATERA non poteva essere mandato anche?
EGR. DOTT. ANGELO TOSTO
SONO UN CITTADINO DI MATERA E VOGLIO ESPRIMERE LA MIA OPINIONE… CONDIVIDO PERFETTAMENTE CIO’ CHE AVETE DETTO SULLA REALE SITUAZIONE DELLA CITTA’ DI MATERA…MA VOGLIO RICORDARE CHE ANCHE IL SINDACO PRECEDENTE DICEVA LE STESSE COSE, SOPRATTUTTO SUL RUOLO DEL CAPOLUOGO DI REGIONE, NEI NOSTRI CONFRONTI… NON CAPISCO PERCHE’ TUTTI PARLIAMO LA STESSA LINGUA..MA CI DISPREZZIAMO UNO CONTRO L’ALTRO…IL VERO PROBLEMA DI QUESTA CITTA’ E’ SOPRATTUTTO QUELLO DELL’INVIDIA INDIVIDUALE E IL TRASFORMISMO DA PARTE DI ALCUNI… CHE PENSANO CHE LA POLITICA SIA UN AUTOBUS…. COMUNQUE VOGLIO VEDERE SE QUALCUNO DI VOI SARA’ CAPACE DI METTERE SU UN TAVOLO DI LAVORO COINVOLGENDO TUTTE LE FORZE SIA POLITICHE ED ASSOCIATIVE DI QUESTA CITTA’…ANCHE I NEMICI O AVVERSARI…ED APRIRE UN CONFRONTO ANCHE ASPRO CHIARIFICATORE PER PORRE FINE UNA VOLTA PER TUTTE ALLE NOSTRE DIVISIONI SU TUTTO….DOBBIAMO VEDERE OLTRE E FAR SI DI POTER SPOSARE TUTTI ASSIEME, UN PROGETTO UNICO CONDIVISO PER RILANCIARE QUESTA CITTA’… NON SIAMO FESSI E SECONDI A NESSUNO… MA FINO A QUANDO DAL PALCO OGNUNO DI NOI GRIDERA’ ALLA SUA VERITA’ NON ANDREMO DA NESSUNA PARTE….QUESTA E’ LA VERITA’….
tutti quanti sono bravi a dire quali sono i problemi della città. non tutti sono bravi a trovare le soluzioni e le idee concrete e innovative