La politica ormai ha imbroccato un vicolo cieco, che culmina in un precipizio, ma i suoi esponenti, invece di fermarsi un attimo a riflettere e dare una svolta alla direzione imbroccata, sembra vogliano smodatamente dare gli scatti decisivi verso il suicidio politico.
Quello che è successo per la costituzione della nuova Giunta provinciale di Matera ci lascia diversi insegnamenti.
– il primo è che la voglia di rinnovamento sbandierato in più riprese da parte del cosiddetto centro sinistra è più falso di un euro di carta!.
Infatti, il recente cambiamento di giunta risulta volto non ad una energica sterzata per rilanciare una volta per tutte la nostra provincia, all’insegna di un pluralismo atto a mettere in campo i talenti delle varie componenti dello schieramento, ma volto alla strategia politichese (e non politica) “del pallottoliere”, cioè una strategia finalizzata all’ottenimento di determinati risultati personali, in barba alle esigenze della comunità.
– il secondo insegnamento è che il partito democratico non solo non ha imparato nulla dalle cocenti sconfitte ottenute nelle varie zone d’Italia, ma sta anche gettando le basi per future catastrofi politiche.
Quando Michele Corazza parla di equilibrio, di pluralismo, di “logiche giuste e coerenti di un disegno politico costruttivo, che sostituiscono le improduttive logiche delle storiche contrapposizioni”, di azione riformatrice, di un territorio che “possa finalmente uscire dall’isolamento cultura, strutturale ed economico”, probabilmente lo fa sottovalutando le capacità mentali di chi malauguratamente si trovi a sentire i suoi discorsi o a leggere i suoi articoli, che di facciata sembrano estrapolati dal libro “ Cuore”, ma che nella sostanza sono uoti e privi di qualsiasi base reale. Risulta ormai sfacciatamente evidente l’incongruenza tra quello che il PD fa e quello che il PD dice; ad esempio cosa significa “difendere l’equilibrio ed il pluralismo “, sentimento tanto a cuore al segretario provinciale PD Corazza?
Garantire la permanenza di un assessore-ascaro, potenziale pericoloso burattino nelle mani di chi lo ha salvato e che ormai non rappresenta più nessuno politicamente, o garantire ad una parte sempre fedele al programma politico di maggioranza una voce nell’esecutivo? Consigliamo con questo esempio agli esponenti del PD di tralasciare gli slogan, le frasi fatte, i bei concetti preconfezionati e le parole che suonano bene per concentrarsi di più nel realizzare quello in cui dicono di credere.
Sembra quasi che il PD stia cercando di combattere i propri alleati, forte della presuntosa convinzione di poter fare a meno di tutti, o quasi, alla faccia del dialogo, del pluralismo e bla bla bla…..!.
– Detto questo, il terzo insegnamento è che il “mastelliano” perde il pelo, ma non il vizio !!!:
Infatti, quando Nigro ha capito che ormai era sconveniente difendere le posizioni UDEUR, ha deciso di liberarsi della forma, tenendosi ben stretta la sostanza di logiche clientelari e utilitaristiche, legato ad un concetto vecchio di politica di basso profilo ed autoreferenziale.
La Provincia di Matera ha un Presidente che ancora una volta si è rivelato garantista con i forti, come quando ha eseguito alla lettera le direttive de PD, ma giustizialista con i deboli, individuando nel malcapitato partito del Verdi la vittima sacrificale a cui portar via un assessore per aumentare la propria quota.
Infine, tutto il partito dei Verdi di Basilicata augura all’assessore Di Gilio di trovare tra le sue carte anche la raccomandata che l’onnipotente Signore del cielo e della terra gli avrà sicuramente inviato per investirlo nel ruolo di “eletto”, colui che guiderà la Provincia di Matera, prima, e la Basilicata, l’Italia, l’Eurpoa ed il mondo, poi, alla conquista della felicità, della pace e del benessere…..!
Componete Direttivo Prov.le VERDI Matera
Liborio NICOLETTI