La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) – Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini – in seguito ad una nota pervenutaci da Maurizio Bolognetti, nella quale siamo stati informati dei contenuti dell’incontro tenutosi tra il segretario dei Radicali Lucani ed alcuni dirigenti del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, sollecita gli organi competenti al commissariamento immediato dell’Arpab.
Apprendere – a distanza di molti mesi – che dell’Agenzia regionale preposta al monitoraggio ambientale non sia presente nessun dato riferito alle matrici di acqua e terra, concernente i controlli sull’inquinamento delle falde acquifere del fiume Ofanto, nei pressi dell’inceneritore Edf-Fenice Spa di Melfi, dimostra come le dichiarazioni finora rilasciate a mezzo stampa dal Direttore dell’Arpab,
Vincenzo Sigillito, hanno avuto il solo tentativo di deviare l’attenzione di chi ha più volte invocato trasparenza, a spregio dalla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Pertanto, la OLA chiede quali sarebbero i dati secretati a cui ha fatto riferimento il Dott. Sigillito e per quale motivo in tutti questi anni vi sarebbe stata la mancata trasmissione dei monitoraggi al Dipartimento Ambiente. Inoltre, a questo punto, intendiamo conoscere quale sia il ruolo preciso di un Ente, che dimostra palesi mancanze. Dal canto suo, la Regione, avrebbe dovuto sollecitare già da tempo il regolare svolgimento delle attività preposte. E’ paradossale come gli unici monitoraggi esistenti siano quelli della stessa Fenice Spa, che al duplice ruolo di controllore e controllato.
In conclusione, approfittando dell’incontro del 10 Settembre 2009 convocato dal Commissario del Consorzio Asi – per affrontare e cercare di trovare delle soluzioni alla questione della bonifica di Tito scalo – chiediamo al dott. Ernesto Navazio di intervenire nuovamente sulla vicenda Fenice, che sembra essere caduta nel dimenticatoio e che, invece, alla luce di questi nuovi sviluppi necessita di un maggiore approfondimento.
Dati sul monitoraggio ambientale del vulture-melfese: ancora un buco nell’acqua.
Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Consiglieri Associazione Coscioni.
Il 2 luglio avevo chiesto al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata di poter avere accesso ai dati inerenti al monitoraggio ambientale del vulture-melfese. La richiesta nasceva dal desiderio di saperne di più sulle ragioni che hanno determinato l’inquinamento della falda acquifera del fiume Ofanto. Pochi giorni fa, su invito pervenutomi dal dr. Francesco Ricciardi, mi sono recato presso gli uffici del Dipartimento con il cuore colmo di gioia per aver ricevuto finalmente una risposta, sia pure dopo un’attesa durata 53 giorni.
Mentre varcavo il portone del Dipartimento mi son detto: “Hai visto, stai sempre lì a criticare, a dire che non c’è trasparenza, e invece la regione Basilicata ha deciso di mettere a tua disposizione tutti i dati ambientali di cui dispone.” Ahimè, c’è voluto poco per capire che quello che volevo non rientrava nelle disponibilità del Dipartimento ambiente. Due ore di discussione con il gentilissimo Ing. Sabia e con l’ing. Giordano sono solo servite ad avere una conferma che presso il Dipartimento non c’è nessun dato riferito alle matrici ambientali acqua e terra comunicato dall’Arpab. Viceversa, c’erano i dati dei monitoraggi effettuati da Fenice Spa(Inceneritore di San Nicola di Melfi).
A questo punto non mi resta che riformulare la domanda: L’Arpab non dovrebbe fare dei controlli sui dati riferiti da Fenice? L’Arpab non dovrebbe effettuare delle controanalisi sulle matrici ambientali acqua e terra? La nostra risposta è affermativa, e non potrebbe essere altrimenti. Allora, perché questi dati non sono nelle disponibilità del Dipartimento ambiente?
Un giorno forse qualcuno ci risponderà, magari lo farà la Procura di Melfi, che a quanto pare sta indagando sull’incidente verificatosi a marzo 2009. Resta al momento senza risposta la domanda che abbiamo più volte rivolto ad Arpab, Regione e Fenice: Quando è iniziato l’inquinamento rilevato in data 3 marzo? Comunque sia, rivolgo un sentito ringraziamento al dr. Ricciardi per l’invito e all’ing. Sabia per la franchezza con la quale ha risposto alle mie domande.
Pio Abiusi
UNA SITUAZIONE PREOCCUPANTE EMERGE DA QUESTO QUADRO DI SCARSI O NULLI CONTROLLI AMBIENTALI. CHE L’ARPAB ABBIA FORSE ABDICATO AI SUOI COMPIOTI ISTITUZIONALI? CHE SIA COMMISSARIATA PER INADEMPIENZA ALLORA, SAREBBE UN PROVVEDIMENTO GIUSTO E CORRETTO VERSO I LUCANI E IL TERRITORIO TROPPO SPESSO SOTTOPOSTO AD ABUSI. ASS. B.R.I.O. GRUPPO DI MATERA