C’è una relazione tra il numero di pignoramenti e le condizioni di vita di un territorio: qui si vive nel coma più profondo; i pignoramenti hanno varcato la soglia della casa del Signore. Processo sintomatico che da solo descrivere gran parte delle difficoltà della comunità materana, il tutto rasenta l’inverosimile, l’inconcepibile: Equitalia procede ad un assurdo pignoramento di tre panchette con inginocchiatoi, posti all’interno della chiesa di san Giuseppe Lavoratore, parrocchia sita nel quartiere di Viale Italia. Non è la trovata carnevalesca del momento ma semplicemente la reale situazione di difficoltà nella quale la città versa. Penso non vi siano analoghe situazioni soprattutto se si tiene presente che le sedute dove i parrocchiani si riposano per partecipare alla messa, sono state donate alla chiesa dai fedeli del quartiere. Il parroco Don Michele Grieco, non ha di che preoccuparsi, sa bene di poter chiedere un piccolo sacrificio ai suoi parrocchiani, quello di sentir messa in piedi o di sedersi se Equitalia lo permette. L’ammontare del debito con la società affidataria del recupero da parte del Comune di Matera , è relativo al mancato pagamento della tassa dei rifiuti, per una cifra poco superiore a 300 € alla quale si devono aggiungere more, interessi e spese, mentre il valore stimato delle sedute è stato calcolato dagli emissari pari a 800 €. Lo sconcerto del parroco è enorme, ma non c’è da meravigliarsi più di tanto in questa città dove le sensibilità sembrano essere terminate. Da una parte assistiamo a queste prese di posizione nei confronti di una comunità solidale, sempre più tartassata anche dalle procedure esecutive e con tasse che non si riescono a pagare, dall’altro vi sono amministrazioni che non riescono a produrre linee politiche di orientamento al lavoro per dare opportunità ai tanti che sono in difficoltà. L’ultima frontiera rimasta nell’assistenza sociale è la chiesa, estremo avamposto delle emergenze sociali, supplisce al fallimento delle politiche sociali regionali e comunali, quasi come unico punto di riferimento di un malessere che inquieta tutti. Dopo il tracollo del progetto COPES, assolve al disagio sociale dando fondo ad ogni risorsa, aiutando tante famiglie: bisognosi che non hanno di che coprirsi, pagando bollette altrui, risolvendo una miriade di piccole esigenze, perché i poveri non sono solo quelli che hanno il coraggio di essere lì tutti i giorni, all’ingresso del comune, ci son quelli al quale questo coraggio manca, non si rivolgono ai canonici luoghi di ristoro. Il gesto è grave perché rivolto nei confronti della chiesa e dei suoi sacerdoti, di coloro che conoscono perfettamente le sacche di emergenza e lavorano per rompere le barriere istituzionali, culturali e psicologiche di un sistema insensibile alle ragioni dei poveri. Credo che il parroco farebbe bene ad invitare i fedeli a non utilizzare quelle tre panche, a lasciarle vuote nella messa domenicale, quale simbolo dell’insensibilità burocratica, in una comunità che condanna l’uso di mezzi coercitivi aprioristici e senza anima, dove il denaro è l’unica cosa che conta ed il suo recupero incondizionato calpesta ogni senso morale ed ogni logica razionale.
Adriano Pedicini Consigliere del PDL
A mio parere è polemica pretestuosa e non condivisibile.
1. La chiesa è già esente da ICI, ma almeno la monnezza DEVONO pagarla come me, come tutti voi, e come tutte le altre parrocchie.
2. La parrocchia di Viale Italia non ha certo lacune di denaro, tutt’altro, come è ben risaputo da chiunque la frequenti o l’abbia frequentata, considerato che oltre ai contributi regolari come le altre parrocchie, ha anche un auditorium, un centro sportivo, offerte e prebende per messe e celebrazioni varie.
3. Se solo Pedicini fosse stato attivo durante la sua maggioranza, la metà di quanto è attivo adesso…
” per una cifra poco superiore a 300 € alla quale si devono aggiungere more, interessi e spese”
Cosa succede a me se non pago una tassa superiore a 300€ a cui aggiungere more, interessi e spese?
un consigliere comunale fa un comunicato anche nel mio caso, con così tanta indignazione?
le tasse e le multe si pagano, qualsiasi sia il destinatario..
Per non parlare del fatto che le chiese non abbiano soldi và..
2. La parrocchia di Viale Italia non ha certo lacune di denaro, tutt’altro, come è ben risaputo da chiunque la frequenti o l’abbia frequentata, considerato che oltre ai contributi regolari come le altre parrocchie, ha anche un auditorium, un centro sportivo, offerte e prebende per messe e celebrazioni varie.
PAROLE SANTISSIME !!!!!!!!!!!!!!!!
COME SI CHIAMA TUTTO CIO’? DEMAGOGIA, RETORICA, QUALUNQUISMO, POPULISMO O….. CHI PIU’ NE HA PIU’ NE METTA. CHE PENA! MI SONO COMMOSSO.