La politica è diventata assente da questa città, nonostante i gravi e grandi problemi, il consiglio comunale da un mese non viene convocato, se si considera l’ultimo consiglio dedicato alle interrogazioni dobbiamo ritornare alla scarsa attività del dicembre scorso. Analoga cosa accade per le commissioni, rari, superficiali ma insignificanti argomenti, in non più di tre quattro commissioni convocate in gennaio. Di solito questo è un mese prolifico per la politica di un comune, dovrebbero animarsi i dibattiti su bilancio e adozione del regolamento urbanistico, invece il niente, alcuna riunione. Non si programma nulla, men che meno alcuna iniziativa ha interessato gli antichi rioni per le pianificazioni turistiche, ne deriva che il consiglio nulla conosce dell’attività dell’esecutivo, ammesso che quest’ultima abbia avuto vitalità. Non si consideri inoltre, la sensibilità che si sarebbe dovuta possedere in situazioni come quella della frana di via Nino Rota, sia per le polemiche e le preoccupazioni che ha innescato, sia per il fatto che la situazione meritava una convocazione consiliare urgente. I tanto sbandierati processi di partecipazione popolare annunciati e declamati più volte dal sindaco, diventano semplicemente propaganda, ma di fatto porta i segni di una immagine amministrativa che ricalca le condizioni e le vicende del suo esordio, perché è chiara la litigiosità nella maggioranza. Tale grosso indugio, sottolinea il fatto che questa amministrazione comunale ha forti difficoltà ad affrontare l’aula, si sentono i fruscii ed i malumori che serpeggiano nella maggioranza; appaiono evidenti i delicati e sussurrati dissidi sulle questioni di rilievo per la gestione della città. E’d’altra parte, evidente che questo consiglio comunale è stato letteralmente espropriato delle sue prerogative politiche ed istituzionali. Rimangono le decisioni del momento scaturite dalle forti tensioni sociali che, hanno ottenuto l’effetto dell’arroccamento del Sindaco che ha chiuso e blindato il sesto piano; i dibattiti su bilancio e urbanistica nonostante le promesse fatte non sono partecipati, avvengono nel chiuso degli uffici, non se ne parla né nello specifico, nè nelle commissioni. Tutto ciò ha portato alla luce del sole, di come decisioni importanti riguardanti il futuro di migliaia di cittadini di questa città, vengano prese altrove e poi semplicemente ratificate a colpi di maggioranza, senza il coinvolgimento ed il confronto con i soggetti principali, delle commissioni e del consiglio comunale, dove si lamenta persino che a quasi un anno dall’avvio della consiliatura, alcune commissioni non si siano mai riunite. Nel virtuosismo declamato, nella politica dell’esecutivo che dice di aver fatto, ma nessuno se ne è accorto, si vuole richiamare il sindaco ad i suoi doveri, ma soprattutto il Presidente del consiglio, garante del controllo politico-amministrativo, alle promesse fatte a mezzo stampa e privatamente nel considerare il Consiglio Comunale ed i suoi organi, quale luogo deputato alle decisioni ed alle proposte. I consiglieri del PDL esprimono profondo sdegno per questa mancanza di sensibilità politica riversata nei comportamenti silenziosi, irrispettosi e non in linea con le critiche circostanze del momento. Invitiamo pertanto il Sindaco a dare risposte immediate alla partecipazione della vita democratica e condivisa soprattutto per le iniziative in materia di urbanistica, bilancio e servizi sociali perché, intendiamo portare avanti e fino in fondo, il nostro contributo di forza di minoranza e lì dove occorra di opposizione.
Adriano Pedicini Consigliere Comunale PDL