L’obiettivo prioritario del Forum è l’elaborazione di una proposta progettuale in grado di mettere in rete i siti UNESCO del Mezzogiorno al fine di promuovere un’offerta turistica integrata da sostenere anche con fondi comunitari. La dotazione finanziaria dei due programmi in totale ammonta a circa 2 miliardi di euro.
La proposta progettuale presentata dal presidente della Provincia di Siracusa e del Forum, Nicola Bono, ha fatto registrare riscontrato l’apprezzamento dell’assessore al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania, Claudio Velardi, Autorità di gestione del Programma Operativo Interregionale “Attrattori Culturali, Naturali, Turismo”. Secondo Velardi “i siti culturali e archeologici devono essere gestibili, fruibili e sopratutto vendibili quindi la costituzione di una rete interregionale di eccellenza come quella rappresentata dai Siti UNESO disegna un nuovo prodotto turistico del Mezzogiorno d’Italia da veicolare attraverso il marchio South Italy”.
Piena la soddisfazione dell’assessore all’Ambiente della Provincia di Matera Franco Labriola, promotore per conto dell’Ente di via Ridola dell’importante partenariato. L’esponente della Giunta provinciale materana, che si è avvalso del contributo del consulente al turismo dell’ente, Giuseppe Lalinga, ha seguito direttamente i lavori relazionandosi con il gruppo tecnico – scientifico di progettazione (composto dall’Osservatorio Europeo del Paesaggio e dalla Direzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) per l’individuazione preliminare di idonei e nuovi percorsi di fruizione e di valorizzazione dei siti UNESCO.
“La possibilità offerta dal Programma Operativo Interregionale e dal Programma di Attuazione Interregionale “Attrattori culturali, naturali e turismo” – ha dichiarato Labriola – consentirà, da un lato, di superare la frammentazione dell’offerta locale e regionale e dall’altro di raggiungere una piena affidabilità della qualità complessiva dei siti UNESCO del Mezzogiorno”.
“Con la creazione di una rete interregionale dei siti UNESCO del Mezzogiorno – ha aggiunto – si potrà non solo sostenere lo sviluppo socio economico delle realtà UNESCO, ma anche coordinare attraverso il progetto locale azioni di sistema per l’integrazione dell’offerta provinciale che, sebbene differenziata territorialmente, deve collocarsi omogeneamente su standard qualitativi elevati, proponendosi unitariamente sui mercati turistici nazionali ed internazionali utilizzando la forza attrattiva di Matera e degli altri siti UNESCO del Mezzogiorno d’Italia”.
Nei prossimi giorni sarà costituito un gruppo di lavoro tecnico scientifico interdisciplinare (Ambiente e Turismo e Cultura) che seguirà le fasi del progetto locale e curerà i rapporti con il
Forum dei Siti UNESCO. Per il progetto interterritoriale, invece, l’assistenza tecnica sarà affidata all’Osservatorio Europeo del Paesaggio e all’Associazione Tecla. Il Forum delle 14 province coinvolte nella Gestione Integrata dei Fondi Comunitari ha già stabilito il prossimo incontro che si terrà nella Certosa di Padula il 10 dicembre, dove verranno valutate le singole proposte progettuali.
Per il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro, da sempre sostenitore di azioni unitarie destinate a rilanciare l’immenso patrimonio turistico del Mezzogiorno quello di Paestum è il primo fondamentale passo di una politica che risulterà innovativa e premiante. “La forza di un territorio – ha sottolineato – non si misura attraverso la pubblicizzazione di singole emergenze culturali, ma può diventare tale solo con il ricorso a sinergie che ne amplino e ne potenzino l’attrattività.L’esempio che mi sento di offrire è quello, per esempio, di un filo diretto tra i siti archeologici di Pompei ed Ercolano ed il rupestre materano con l’incomparabile spettacolo dei Sassi. Credo che ci si debba muovere in questa direzione costruendo pacchetti di opportunità turistico-culturali che mettano insieme storia, archiettura e ambiente le tre grandi opportunità che il Mezzogiorno italiano può assicurare al visitatore in un’area tanto vasta quanto unica ed esemplare per le sue immense e spettacolari risorse”.