Matera si è verificato un episodio che a dir poco appare sconcertante. Il Procuratore Capo del Tribunale di Matera, dr.Chieco, che doveva presiedere la conferenza, non ha inteso prendervi parte ed alla presenza di tutti i giornalisti ha detto – testuali parole- "in presenza di certe persone non intendo parlare". Alla richiesta precisa di indicare a chi si riferisse, in maniera altrettanto precisa, ha detto che si riferiva al giornalista Nicola Piccenna, Capo Redattore
della ns testata giornalistica "Il Resto". Un atteggiamento che appare come un vero e proprio atto discriminatorio nei riguardi di un organo d´informazione e che dimostra una sorta di confusione fra il ruolo istituzionale ed i problemi di carattere personale del Dr. Chieco (Indagato presso la Procura di Catanzaro per corruzione in atti giudiziari nello stesso procedimento penale in cui Piccenna risulta parte offesa). Verrebbe da pensare che il Procuratore di Matera, oltre
ad aver avallato, per le sue funzioni, azioni giudiziarie che appaiono tuttora poco chiare nei ns confronti, si permette comportamenti che appaiono inqualificabili ed inconciliabili con la funzione necessariamente di terzietà nell´amministrazione della giustizia. Inspiegabile anche il comportamento del Sostituto Procuratore D.ssa Rosanna Defraia che, delegata dal dr.Chieco a presiedere la conferenza stampa in sua vece, ha deciso di non prendevi parte senza fornire
alcuna spiegazione. A ciascuno la valutazione degli accadimenti riferiti. Si auspica un autorevole intervento da parte degli organi competenti.
Nino Grilli- Direttore Responsabile de "Il Resto"
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Mercoledì 17 settembre a Matera e nella provincia, a conclusione di una serie di servizi di controllo, mirati, soprattutto, al controllo degli stranieri (Operazione Odysseus) e dei soggetti beneficiari di misure alternative alla detenzione in carcere (Operazione Icaro), i carabinieri hanno arrestato due persone e denunciato, per vari reati, altre quattro.
Proprio a Matera, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno arrestato un cittadino straniero dell’India di 24 anni, in quanto irregolarmente presente sul territorio nazionale, sprovvisto di permesso di soggiorno e inottemperante al decreto di espulsione dal territorio dello stato italiano emesso nei suoi confronti dal Questore di Salerno e allontanato una cittadina Rumena, sorpresa mentre chiedeva l’elemosina ad un incrocio. La Rumena, una donna di anni 27, è stata sorpresa dai carabinieri del Nucleo Radiomobile, mentre ad un incrocio, si avvicinava alle auto ferme, chiedendo denaro. Fermata ed identificata, proprio perché comunitaria, è stata così allontanata da Matera con relativo provvedimento.
L’immigrato indiano, fermato dai carabinieri ad un posto di controllo mentre viaggiava a bordo di un’auto condotta da un allevatore del posto, a seguito di verifica, è risultato sprovvisto di qualsiasi documento di riconoscimento e di permesso di soggiorno, nonché risultava non aver ottemperato al decreto di espulsione dal territorio dello stato italiano, emesso nei suoi confronti in data 12.08.2008 dal Questore di Salerno. A seguito degli ulteriori accertamenti, i militari hanno potuto verificare che l’immigrato lavorava, in nero e da circa una settimana, proprio presso l’azienda zootecnica dell’allevatore, che, di conseguenza, è stato denunciato per aver favorito la permanenza sul territorio nazionale dello straniero irregolare (favoreggiamento dell’immigrazione clandestina) e di averlo così occupato, in nero, in attività lavorativa.
A Montalbano Jonico (MT), i carabinieri hanno arrestato, per evasione dagli arresti domiciliari, Di Maggio Maurizio, pregiudicato 32 enne del posto. L’uomo, già arrestato dagli stessi carabinieri giorni or sono in quanto ritenuto responsabile di furto all’interno dell’abitazione di un’anziana del posto, benché agli arresti domiciliari, non è stato trovato nella propria abitazione nel corso di un mirato controllo. Quindi, verificata al sua assenza, i militari, dopo le conseguenti ricerche, lo hanno sorpreso in giro e dopo averlo bloccato, lo hanno quindi arrestato. Ora si trova in carcere a Matera.
Inoltre, quattro persone sono state denunciate a Matera e in altre località della provincia dai carabinieri nel corso dello stesso servizio. A Matera, denunciata una donna per inottemperanza all’ordinanza di chiusura di un esercizio commerciale.
Montalbano Jonico (MT): si dilettava a chiamare il 112, concependo falsi reati e obbligando i carabinieri ad intervenire senza motivo. Così, un uomo di 50 anni, è stato denunciato per procurato allarme e false dichiarazioni rese sulla sua identità. Il predetto, più volte e senza fondato motivo, aveva chiamato il 112 e, dopo aver fornito false indicazioni sulla sua reale identità, denunciava che, in quel momento, si stavano commettendo vari reati, inducendo, così, l’operatore a far intervenire, sul luogo indicato e inutilmente, la pattuglia, che, di fatto, così, veniva distolta dal controllo del territorio. I militari, stanchi di tale interferenza, hanno così acquisito le registrazioni delle chiamate pervenute al 112 e sono risaliti al millantatore, denunciandolo per procurato allarme e false dichiarazioni sulla propria identità.
A Irsina (MT), i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato un allevatore del posto e un immigrato clandestino dell’India. A seguito di mirate verifiche, i militari hanno potuto accertare che l’allevatore impiegava, all’interno della propria azienda e con mansioni di guardiano, il cittadino dell’India, naturalmente in nero e pur sapendo che lo stesso era privo di permesso di soggiorno. Così, il titolare dell’azienda è stato deferito per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e occupazione in attività lavorativa in nero dello straniero, mentre l’indiano per immigrazione clandestina e inosservanza del decreto di espulsione, in quanto già arrestato sempre dagli stessi carabinieri, per inosservanza di un precedente decreto di espulsione.