MARTEDI 23 MARZO 2010: PRIMI RISULTATI DOPO L’AUTOPSIA SU ELISA CLAPS
Il corpo che potrebbe essere di Elisa Claps è mummificato e parzialmente scheletrizzato. Questo la prima indicazione del medico legale incaricato dell’autopsia dalla procura di Salerno, Francesco Introna. «Abbiamo fatto tutti gli accertamenti possibili – spiega -, da una parte per l’identificazione della salma perché, per quanto sia indirizzata su canali che indicano Elisa Claps, abbiamo bisogno della certezza scientifica. Faremo le analisi del dna e le analisi antropologiche sui resti scheletrici presenti per stabilire se effettivamente si tratti di lei».
ANALIZZATI I CAPELLI – Quanto ai quesiti sulla causa di morte e sui mezzi che hanno determinato il decesso, Introna ha riferito che a parte il prelievo di tutte le strutture ossee presenti, è stata approntata «una serie di esami istologici volti alla ricerca di eventuali sanguinamenti interni che possono giustificare eventi traumatici violenti». A una domanda dei giornalisti se siano già state individuate tracce di violenza Introna non ha voluto rispondere: «Il mio referente è il magistrato». L’equipe ha analizzato anche i capelli: «Non essendoci più il cuoio capelluto, perché il cranio era completamente scheletrizzato, andremo ad esaminare la lunghezza dei capelli per evidenziare eventualmente delle irregolarità». Introna ha aggiunto che «tutti i prelievi volti alla identificazione di un eventuale dna diverso da quello di Elisa Claps e quindi di un eventuale aggressore sono stati prelevati dall’equipe della polizia scientifica, che si occuperà di tutti i dna possibili e immaginabili tranne di quello per l’identificazione della salma». Il corpo non aveva più le unghie, tuttavia – spiega Introna – è stato prelevato «tutto il materiale di risulta presente sotto la salma, tra il cemento del sottotetto della chiesa e il sito di appoggio della salma». Questo materiale sarà analizzato in un secondo momento nell’eventualità che le unghie possano essere cadute e si trovino nello stesso materiale di risulta.
RISULTATI TRA 20 GIORNI – I risultati dell’autopsia, eseguita nell’istituto di Medicina legale al Policlinico di Bari, arriveranno tra 20 giorni e saranno depositati sul tavolo del magistrato, il pm Rosa Volpe, della procura di Salerno. Quindi i resti della salma, trovata nel sottotetto della chiesa della SS. Trinità a Potenza, saranno consegnati alla famiglia. Con la speranza di mettere la parola fine a un giallo cominciato 17 anni fa.
MARTEDI 23 MARZO 2010: E’ COMINCIATA ALLE 13 L’AUTOPSIA SU ELISA CLAPS
E’ iniziata da pochi minuti, nell’Istituto di medicina legale al Policlinico di Bari, l’autopsia sui resti di Elisa Claps, la sedicenne di Potenza i cui resti sono stati trovati dopo 17 anni in un sottotetto della Chiesa della Santissima Trinita’ sempre a Potenza.
L’ultimo ad arrivare e’ stato Rocco Maglietta, il consulente nominato per Danilo Restivo, l’unico indagato con l’accusa di omicidio, violenza sessuale e occultamento di cadavere e che vive attualmente in Inghilterra. Prima di entrare nell’ Istituto
di medicina legale, alla domanda su cosa si augura che emerga dall’autopsia, Maglietta ha risposto ai giornalisti ” non lo so, la verita”‘. L’autopsia dovrebbe protrarsi sino al tardo pomeriggio.
Entrambi i periti, nominati dalla famiglia di Elisa Claps, e di Danilo Restivo, al momento unico indagato nella vicenda, si sono detti fiduciosi nell’esito delle perizie necroscopiche cominciate stamani nell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. “Speriamo di avere la fortuna di trovare qualcosa che sia utile -ha dichiarato ai
giornalisti Luigi Mastrangelo, incaricato dalla famiglia Claps- ed e’ chiaro che ora abbiamo la possibilita’ di fare un’analisi piu’ approfondita e dire qualcosa di piu’ concreto rispetto a quello che attualmente sono solo ipotesi”.
“Speriamo di trovare la verita’”, ha solo affermato Rocco Miglietta, perito di parte
per Danilo Restivo, prima di entrare nell’Istituto di medicina legale. Alla ricognizione dei resti di Elisa partecipano anche gli specialisti della Polizia Scientifica di Potenza e di Bari, ed un incaricato dalla Procura di Salerno.
MERCOLEDI 17 MARZO 2010: RITROVATA ELISA CLAPS
Intorno alle 14 è arrivata la comunicazione di uno scavo in corso sotto il tetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza da parte degli inquirenti. La scoperta è avvenuta per caso quando gli operai hanno avviato dei lavori per fermare una perdita d’acqua e hanno trovato dei resti umani in stato avanzato di decomposizione. A quel punto sono scattate le segnalazioni all’autorità giudiziaria. Avendo rinvenuto un corpo femminile si è subito pensato al corpo di Elisa Claps, la ragazza potentina scomparsa all’età di 16 anni nel 1993 e che era stata vista per l’ultima volta proprio in questa chiesa del capoluogo lucano.
Alle 18,30 è arrivata la conferma ufficiale da parte del Questore di Potenza Romolo Panico: il corpo sepolto è quello di Elisa Claps. Una notizia sconvolgente che getta ombre su chi avrebbe permesso un atto che investe anche l’autorità religiosa potentina, che evidentemente non era a conoscenza di quanto è stato portato alla luce solo 17 anni dopo.
La madre Filomena e il fratello Gildo hanno riconosciuto gli indumenti, l’orologio e l’occhiale che la ragazza indossava al momento della scomparsa. L’ulteriore conferma spetterà ora all’esame del dna, i periti avranno invece il compito di ricostruire le ultime ore di vita di Elisa Claps per cercare di capire come sia deceduta.
La vicenda di Elisa Claps
Elisa Claps (Potenza, 21 gennaio 1977 – ?) è stata una studentessa italiana, scomparsa dalla città di Potenza il 12 settembre 1993.
La scomparsa: uscita di casa la mattina di quel giorno per recarsi alla messa, secondo le testimonianze, la giovane dice ad una amica di dover incontrare una persona nella chiesa della Santissima Trinità, dopo di che si perdono le sue tracce.
Fu scoperto in seguito che la persona incontrata da Elisa era Danilo Restivo, l’ultimo ad aver visto la ragazza, che viene sospettato dagli inquirenti di avere un ruolo importante nella scomparsa della giovane per la sua incapacità di ricostruire i suoi spostamenti dopo l’incontro.
Le indagini: l’inchiesta sul caso Claps comunque procede e tutte le forze civili della Basilicata e non solo, tengono ben puntati gli occhi sugli sviluppi che esso avrà; la sede del “Ce.st.ri.m.” (centro studi e ricerche sulla realtà meridionale) a Potenza è stata intitolata ad Elisa Claps e il sindaco della città, Vito Santarsiero, ha dedicato alla ragazza, nel 2006, una targa commemorativa.
Del caso si è più volte occupata la trasmissione Rai “Chi l’ha visto?” e dal fratello di Elisa e da tutta la famiglia, è nata l’idea della prima associazione dei familiari delle persone scomparse: Penelope che ha sede centrale presso la Cestrim.
Il 17 marzo 2010 vengono ritrovati i resti umani di Elisa Claps murati nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità a Potenza. Oltre ai resti umani, sono stati trovati anche un orologio e gli occhiali della studentessa scomparsa.