Nelle prime ore di questa mattina, nell’area “metapontina” della provincia di Matera, è stato attuato un vasto servizio da parte dei carabinieri del Comando Provinciale di Matera volto a verificare e, quindi, contrastare, possibili casi di lavoro ”nero” e immigrazione clandestina.
I carabinieri, circa 50, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro e coadiuvati da unità cinofile, hanno ispezionato e controllato aziende agricole, aziende edili, terreni, strade principali e secondarie, cascinali o ogni altro caseggiato abbandonato. potenzialmente utilizzabile, quale alloggio di fortuna, da lavoratori stranieri stagionali presenti nella zona.
Il servizio, ultimo di tanti altri già precedentemente svolti, contemplato dall’operazione “Demetra” e “Odysseus”, ha avuto, primariamente, lo scopo di tutelare i lavoratori immigrati da possibili situazioni di sfruttamento e, quindi, di verificare la posizione degli stessi in ordine alla loro regolare presenza sul territorio nazionale.
Nel corso dell’attività, i carabinieri hanno individuato e controllato 89 immigrati, tutti extracomunitari, trovati nella zona di Metaponto, Bernalda, Policoro e Montalbano Jonico .
A seguito degli ulteriori accertamenti, i predetti sono risultati tutti regolari, meno un sudanese che, sorpreso senza permesso di soggiorno, è stato accompagnato in Questura per i successivi adempimenti.
Sono stati ispezionati 3 casolari abbandonati, senza che siano stati trovati accampamenti di fortuna di lavoratori stranieri.
Inoltre, i carabinieri hanno controllato 4 aziende, di cui 3 edili, rilevando e contestando 10 infrazioni alle leggi speciali in materia di assunzione e collocamento, per una somma di 15.000 euro.
In particolare, i titolari delle citate aziende controllate utilizzavano 31 lavoratori extracomunitari, assunti senza le prescritte comunicazioni agli enti preposti, quindi in “nero”.
In una della aziende controllate, i militari hanno applicato la sanzione accessoria della sospensione dell’attività imprenditoriale per appalto pubblico.
I carabinieri, sinergicamente con le altre Forze di Polizia, sotto il coordinamento del Prefetto di Matera, hanno già in corso, da ormai due anni, una serie di controlli, che hanno, come detto, lo scopo di contrastare ogni caso di illecito commesso in danno o dagli stessi stranieri, specie per quanto riguarda il loro potenziale sfruttamento per lavori in agricoltura.
Ad oggi, quanto già fatto e i risultati conseguiti hanno consentito di monitorare, costantemente, il fenomeno, sì da evitare possibili situazioni di criticità.
A Policoro ignoti asportavano, presso il magazzino di una ditta di prodotti per l’agricoltura, materiale vario per l’agricoltura.
I malviventi, inoltre, nella stessa occasione, asportavano, presso un altro opificio, sito nei pressi, e destinato alla realizzazione di prefabbricati, un furgone, poi utilizzato per il trasporto della refurtiva.
Il citato automezzo veniva successivamente rinvenuto, abbandonato, a Bitonto (BA).
Indagini in corso da parte dei carabinieri della locale Compagnia in collaborazione con quelli della città pugliese.
A Tursi, ignoti asportavano un gruppo elettrogeno dall’interno del nuovo impianto di depurazione dell’Acquedotto Lucano, sito in contrada “La canale”, per un valore di euro 30.000 circa.
Indagini dei carabinieri della locale Stazione con quelli della Compagnia di Policoro.