Le priorità del sistema delle politiche sociali di Matera
I segnali di sfilacciamento che da tempo si moltiplicano nel tessuto cittadino costituiscono per tutti motivo di grande preoccupazione. I recenti e ripetuti episodi di cronaca che coinvolgono l’universo giovanile sono il sintomo di un malessere diffuso sul quale l’Amministrazione Comunale ha il dovere di interrogarsi, sollecitando una seria e approfondita consultazione nella città e nella sua classe dirigente per mettere in campo risposte adeguate, lungimiranti nella sostanza, suscettibili di messe a punto e di approfondimenti in corso d’opera.
Purtroppo occorre notare come un dibattito così delicato sia stato strumentalizzato (con evidenti cadute di stile). In termini politici non può sfuggire a nessuno come sia necessario mettere in campo vere e proprie azioni di sistema capaci di dar vita a interventi e politiche di lungo periodo, all’istituzione di presidi istituzionali che nel tempo costruiscano nuovi percorsi di partecipazione, di costruzione del senso civico, di individuazione di forme innovative di risposta ai bisogni.
La cornice di riferimento
a. Indicazione della famiglia come punto di riferimento dell’azione delle politiche sociali e luogo privilegiato di intervento e di sperimentazione di forme di prevenzione del disagio.
b. Intervento sull’universo giovanile come destinatario di specifiche attenzioni e sperimentazioni attraverso un piano organico di approccio alle tematiche dell’universo giovanile.
c. Introduzione nel sistema delle politiche sociali dei concetti di impresa sociale e di welfare dello sviluppo come via per l’innovazione, la rilevazione di nuovi bisogni, l’approccio metodologico nuovo alle forme di intervento sull’agio, sul disagio, sulla prevenzione.
d. Individuazione del Terzo Settore e nell’associazionismo come i principali interlocutori nella rilevazione dei bisogni.
e. Individuazione di nuove forme di presenza dei servizi sociali sul territorio, come metodologia di raccordo e di presenza dell’amministrazione nella Città.
Le priorità metodologiche
a. Definizione di una normativa unitaria di regolamentazione del sistema delle politiche sociali a Matera.
b. Definizione di un meccanismo trasparente e partecipativo degli attori delle politiche sociali alla definizione e al monitoraggio delle politiche stesse.
c. Definizione di un coerente sistema di lettura e consultazione della filiera dei servizi sociali con una definizione degli accordi interistituzionali soprattutto con le ASL, ma anche con la scuola e l’associazionismo delle famiglie.
Le cose da fare
1. Proposta al Consiglio Comunale per la realizzazione di una consulta del Terzo Settore della città come soggetto di interlocuzione stabile delle politiche sociali.
2. Riordino e riassetto dei sistemi di controllo sull’erogazione dei servizi attraverso l’adozione di un disciplinare delle autorizzazioni che riordini e recepisca in maniera univoca la normativa autorizzatoria.
3. Proposta di un riassetto del dialogo interistituzionale mediante la riproposizione delle Unità Operative di Zona e il ripristino dei meccanismi di concertazione e di programmazione con tutti gli attori istituzionali del territorio.
4. Proposta di riforma del sistema delle assistenze.
5. Tema della infrastrutturazione sociale della città. Il patrimonio delle politiche sociali. La riforma del regolamento.
6. Riforma del Forum dei Giovani e adozione del Piano Locale dei Giovani.
7. Piano organico delle politiche familiari: attraverso l’introduzione dei voucher per la genitorialità e l’accreditamento di strutture per il sostegno della famiglia.