UN MATERANO CHE DOPO LA BRUNA NON E’ ANCORA ANDATO IN FERIE
Un consigliere comunale di Matera, tempo fa quanto esisteva ancora un consiglio, fece riferimento ai giardini di quartiere della città imbrattati dagli escrementi dei cani e richiese quegli interventi logici che qualsiasi regolamento di polizia urbana (regolamento di condominio allargato alla città) prevede e cioè
“I conduttori di cani, a qualsiasi titolo, devono essere muniti di appositi mezzi per la raccolta degli escrementi prodotti dagli stessi, allorché li conducano per le vie cittadine, sotto i portici, sui marciapiedi, nei parchi ed in tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico e devono ripulire i siti eventualmente imbrattati. Tali prescrizioni non si applicano ai non vedenti accompagnati da cani da guida”.
Il dubbio mi sorse a quale regolamento il consigliere facesse riferimento perché quello di Matera risale al 1978 , a dire il vero è molto difficile reperirlo, è connota una società simile a quella descritta da Carlo Levi ed infatti all’art.32 si parla di divieto di tosare, ferrare, strigliare, lavare, ,foraggiare, di lasciar vagare gli animali da cortile e da stalla e anche il transito di gruppi di animali è normato e potrà accadere previa autorizzazione del Sindaco.
Circa la Detenzione di cani o altri animali,( art.62) che disturbano la quiete pubblica recita: che dopo la diffida, l’animale potrà essere sequestrato ed eventualmente soppresso.
L’art.83 tratta degli animali pericolosi e tra essi vengono ricompresi i cani alla stregua di quelli feroci e si arriva alla ordinaria soppressione
Sulla materia interessai anche il Difensore civico cittadino,quanto anche esso esisteva perché spinto dall’entusiasmo del recente insediamento.
Ho invitato lo stesso a recuperarlo affinché si potesse sollazzare leggendolo
In quella occasione mi resi conto come fosse difficile recuperare quel regolamento in quanto “l’alta dirigenza comunale” riuscì è vero a reperire una copia ma si trattava di quello che regolamenta la Polizia Municipale: diritti e doveri dei vigili urbani ecc…. e la stessa, felice, poté affermare che non trattavi di regolamento del 1978 bensì del 1991
Da tutto questo si evince come non si abbia neppure contezza della materia e qualora il regolamento di polizia urbana fosse stato del 1991 comunque era da ritenere superato perché il “cosiddetto regolamento di condominio della città” si aggiorna con il modificarsi degli eventi che più caratterizzano la vita cittadina e quindi abbastanza frequentemente .
Figuriamoci nel nostro caso in cui Matera, negli ultimi quindici anni, ha cambiato completamente connotazione con frotte di turisti che affollano la città.
Ovviamente di riscriverlo, manco a pensarci.
La mancanza di sensibilità a tale documento secondo me determina il misero risultato che è sotto gli occhi di tutti: Parcheggi pubblici chiusi , pulizia che lascia a desiderare, annosa vicenda delle caditoie stradali irrisolta e città allagata, il randagismo sembra riproporsi nella maniera peggiore. E qualcuno pensa di inventarsi un regolamento che possa modificare il codice della strada e la normativa di applicazione ignorando che è competenza statale e che quindi qualsiasi modifica adottata in maniera estemporanea a livello cittadino avrebbe valore inferiore alla carta straccia.
Bah!!!!!!!!!
Pio Abiusi