La notte tra il 19 e il 20 agosto scorso, in una contrada di Craco Peschiera, mentre si recavano in un locale deposito, all’interno di un terreno di proprietà della famiglia, poco distante dalla propria abitazione, due fratelli, di 44 e 33 anni, hanno udito all’improvviso l’esplosione di un’arma da sparo e si sono spaventati, temendo di restarne colpiti. Prontamente il personale del Commissariato di P.S. di Pisticci ha avviato le indagini e dopo aver proceduto ad una perquisizione domiciliare ha accertato le responsabilità al riguardo di un vicino dei casa dei due, 62enne, che è stato denunciato a piede libero all’A.G. per i reati di spari in luogo pubblico e minacce aggravate dall’utilizzo di arma da sparo. A seguito di una perquisizione svolta a casa dell’indagato, sono stati sequestrati due fucili da caccia e dieci cartucce cal.12. Sul posto è intervenuta anche la Polizia Scientifica che ha effettuato alcuni rilievi. E’ stato avviato l’iter amministrativo per la revoca delle autorizzazioni in tema di armi e munizioni possedute dall’uomo.
A Irsina (MT), i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 43 enne di Salerno. L’uomo, già in regime di arresti domiciliari presso una comunità terapeutica del posto, in quanto precedentemente arrestato per estorsione, è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, che, così, ha pienamente condiviso gli esiti degli accertamenti e dei controlli svolti dagli stessi militari. In particolare, l’arrestato, benché obbligato, in quanto agli arresti, a sottostare al programma terapeutico e a restare all’interno della citata struttura, più volte aveva disatteso tali prescrizioni, rifiutandosi di sottoporsi ai vari trattamenti, arrivando a minacciare anche il personale addetto, e, in qualche occasione, si aera allontanato dallo stesso centro terapeutico. Fermato dai carabinieri nel corso della consueta attività di controllo prevista dall’Operazione Icaro, era stato, quindi, riaccompagnato e sottoposto nuovamente ai domiciliari. Alla luce dei citati episodi, i militari hanno, quindi, rapportato tutto all’Autorità Giudiziaria competente che, concordando, ha quindi revocato il benefico e disposto l’arresto dell’uomo e il suo trasferimento in carcere a Matera.
Nella nottata, a Miglionico (MT), in localita’ “Acquaviva”, ignoti, dopo essere entrato in un’azienda agricola, lasciata incustodita, riuscivano a rubare un trattore e otto bovini, mucche di razza “Murgiana”. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione con i colleghi della compagnia di Matera per le relative attività tecniche e le successive indagini. Al momento, le ricerche, subito avviate per localizzare e individuare gli autori, hanno dato esito negativo. I malviventi, probabilmente arrivati dalla vicina Puglia, hanno potuto agire indisturbati, in quanto, l’azienda era completamente deserta. Un monito e un consiglio ai proprietari delle varie aziende agricole presenti nella provincia, specie di quelle più isolate: avvisare, sempre, anche telefonicamente, i carabinieri delle Stazioni competenti, nel caso in cui le strutture dovessero essere lasciate incustodite e con all’interno mezzi, materiale e bestiame. In questo modo, si può consentire ai carabinieri di stilare una mappa degli obiettivi più a rischio, sì da poter intensificare, specie nelle ore notturne i controlli, proprio verso tali obiettivi.