Lunedì 30 marzo i carabinieri della Compagnia di Policoro, nel prosieguo delle indagini, volte a identificare gli autori dei numerosi furti consumati in danno di anziani e che, negli ultimi tempi, hanno funestato la provincia, hanno denunciato una donna “Rom”, per altro già arrestata il 19 marzo scorso unitamente ad altri tre complici.
La denunciata, Goman Marika, 36 enne, è stata riconosciuta da un’anziana pensionata di 76 anni del posto, quale responsabile, insieme ad un’altra complice, del furto di una somma di denaro, circa 1.000 euro, subito, nella propria abitazione, circa 20 giorni or sono.
Rilevante, ai fini della nuova identificazione della citata, è risultata la pubblicazione delle foto da parte dei giornali e degli altri organi di informazione, che, nel caso in oggetto, ha consentito alla denunciante di riconoscere la responsabile del furto patito.
Si ricorda che la predetta donna rom, il 19 marzo scorso, era stata arrestata, sempre dai carabinieri di Policoro, insieme ad altre due donne ed un uomo, perché responsabili di numerosi furti, consumati, in vari comuni della provincia di Matera, negli ultimi tempi.
L’invito a chi ha subito altri furti è quello di visionare le foto degli arrestati e, quindi, in caso di riconoscimento, di avvisare, subito, i carabinieri, chiamando anche il 112
Nella serata di lunedì 30 marzo, a Grassano (MT), i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un a donna del posto, responsabile di estorsione.
La donna, una 44 enne del posto, è stata arrestata dai militari in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Matera, in quanto deve espiare la pena di 2 anni di reclusione perché già condannata, definitivamente, per estorsione.
L’arrestata, il 23 gennaio 2008, fu arrestata dai carabinieri di Grassano, in flagranza, perché aveva estorto la somma di 300 euro ad un’anziana pensionata del posto, dopo averla minacciata di rendere noto una sua precedente relazione con il marito della vittima stessa.
L’anziana, a seguito della richiesta, invece di perdersi d’animo, si recò dai carabinieri, denunciando la richiesta estorsiva patita.
I militari, quindi, predisposero un apposito servizio di appostamento, riuscendo così a sorprendere l’arrestata proprio mentre riscuoteva la somma richiesta dalle mani della stessa vittima.
Nei giorni scorsi, in provincia, nell’ambito dell’Operazione “Homo Faber”, voluta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Matera e dalla Direzione Provinciale del Lavoro per contrastare ogni forma di irregolarità nel settore edile, specie i casi di lavoro nero, e salvaguardare così l’incolumità dei lavoratori, sono stati effettuati una serie di verifiche che hanno interessato alcuni cantieri edili.
In particolare, a San Giorgio Lucano (MT), i carabinieri del posto e quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Matera, unitamente agli ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro, hanno ispezionato 6 cantieri edili, rilevando alcune irregolarità sia di natura amministrativa che penale e procedendo a contestare e notificare maxi sanzioni amministrative per un totale di 23.400 euro.
I carabinieri, in due dei cantieri ispezionati, hanno sorpreso 5 lavoratori, tutti italiani, irregolarmente assunti, quindi lavoravano in nero.
In un altro cantiere, il cui titolare è stato quindi denunciato, i militari e gli ispettori hanno rilevato e contestato l’assenza e la mancata esibizione del c.d. progetto PIMUS, attinente le modalità e le norme di sicurezza che regolano le fasi di montaggio e smontaggio dei ponteggi, per evitare e prevenire possibili incidenti.
Le attività di controllo proseguiranno sempre e solo per salvaguardare i lavoratori e verificare il rispetto delle norme vigenti.