Domenica prossima 6 Settembre 2009 Trekking Falco Naumanni propone un’escursione al Piano di Acquafredda nel Parco del Pollino, raggiungendolo dal versante ionico del massiccio appenninico. L’itinerario ha inizio in località “Colle Marcione” nei pressi del rifugio del CEA. Dal pianoro sotto Timpa di Porace si ammira l’ampia estensione della Fagosa che, situata nella parte alta della valle del Raganello alle pendici del Monte Manfriana, di Serra Dolcedorme e di Serra delle Ciavole, guarda a Nord Est.
Si intraprende una sterrata che sale di oltre 150 metri verso la faggeta fino a Piano di Ratto Piccolo.
A Piano di Ratto Piccolo si incrocia la strada forestale, che si intraprende svoltando a destra. La forestale prosegue nel bosco mantenendosi sostanzialmente alla stessa quota altimetrica. Si attraversa l’ampia radura di Colle di Ratto Grande e (poco più di due chilometri) si arriva alla copiosa fontana del Principe, dove ci fermeremo per una breve sosta.
Si torna indietro sulla forestale di circa cinquecento metri per intraprendere, in fila indiana, una mulattiera che sale, completamente immersa nel bosco. Il sentiero sale dolcemente di 150 metri in poco più di un’ora (km 2,5 circa) fino alla piccola radura delle sorgenti del Vascello.
Alle sorgenti del Vascello è prevista un’altra breve sosta. A monte delle sorgenti, a pochi metri oltre la radura, ci sono i ruderi di un fabbricato della Forestale. Si superano i ruderi, lasciandoli sulla propria destra, per riprendere la mulattiera che prosegue in una salita più ripida, lungo l’impluvio, fino a raggiungere, in circa 20 minuti dopo 800 metri lineari e 130 di dislivello, Piano di Fossa.
Al Piano di Fossa, che è un’ampia radura popolata dalla Carlina zolfina (Carlina acanthifolia), è prevista ancora una pausa. Oltre il Piano di Fossa si raggiunge un tratto di faggeta con esemplari dal portamento colonnare e fronde alte e fitte, dove si percepisce chiaramente una temperatura più fresca ed umida.
A questo punto saranno stati percorsi quasi otto chilometri e per raggiungere il Piano di Acquafredda resterà da fare ancora un chilometro circa, il più impegnativo. La salita lungo l’ultimo tratto di sentiero, infatti, si fa ancora più ripida: 180 metri di dislivello da percorrere in circa 40 – 50 minuti.
Il Piano di Acquafredda è un’enorme dolina di origine glaciale collocata a 1800 metri di altitudine sotto la sella che unisce Serra Dolcedorme a Serra delle Ciavole. Oltre che contemplare dal basso l’imponenza della vetta più elevata del massiccio del Pollino, il profilo sinuoso della Manfriana (con il caratteristico tratto dell’Afforcata) e i primi pini loricati che, a pochi passi, si affacciano da Serra delle Ciavole, al Piano di Acquafredda si resta stupiti davanti agli “alberi serpente”: si tratta di faggi il cui tronco ha assunto nel tempo un andamento sinuoso come il corpo di un serpente.
Dopo la pausa pranzo, si riprenderà il cammino effettuando lo stesso percorso dell’andata. Al ritorno, poco prima di raggiungere Colle Marcione, si potrà ammirare la spettacolare parete di roccia della timpa di San Lorenzo (e poco più lontana, sulla sinistra della prima, quella della Falconara) illuminata dal sole del tramonto.
L’escursione è lunga pressappoco 18 chilometri con dislivello di circa 600 metri e una durata di 10 ore circa, soste comprese (grado di difficoltà: EE).
Si richiedono abbigliamento e attrezzatura adeguati all’ambiente naturale esposto agli eventi atmosferici (scarponi da trekking, bastoncini telescopici, abbigliamento a strati, cappellino, protezione solare ed occhiali da sole, mantellina parapioggia, pranzo a sacco: preferibile cibo facilmente digeribile, leggero ed energetico, acqua e sali minerali).
Ulteriori dettagli possono trovarsi sul sito dell’associazione www.falconaumanni.it