Hanno finalmente riabbracciato i propri cari Mimmo Nubile di Ferrandina, Aldo Cospito di Nova Siri, Pasquale Panariello di Miglionico, Rocco Taddeo di Salandra e Antonio di Bernalda, dopo la drammatica situazione vissuta in Libia, nel campo Lisco di Misurata, dove lavoravano insieme a tanti altri nostri connazionali. Dopo giorni di paura e di tensione la lunga odissea è terminata; nella mattinata di domenica 27 febrbraio, alle ore 9, la nave San Giorgio della Marina militare con a bordo 258 persone, tra cui 121 italiani, è arrivata a Catania e l’incubo per tutte queste persone è finalmente finito. “Appena è arrivato in Italia – ha detto Teresa Nubile, felice di avere risentito la voce del fratello, dopo due giorni di silenzio – Mimmo ci ha chiamato e abbiamo tirato un sospiro di sollievo, sapendo che stava bene, anche se molto frastornato e stanco. Io e la mia famiglia, mia madre e mio padre e tanti amici non vedevamo l’ora di sapere che il viaggio era andato tutto bene e che presto ci avrebbe raggiunto”. Mimmo Nubile e i suoi “compagni di sventura” sono partiti domenica pomeriggio per Roma e sono arrivati a mezzanotte a Bari, dove ad accoglierli c’erano i familiari. Con gli italiani hanno viaggiato cittadini, inglesi, francesi, belgi, olandesi,austriaci, turchi, albanesi, macedoni,portoghesi, slovacchi, ucraini,croati, romeni, indiani, messicani,thailandesi, filippini, marocchini,tunisini, algerini, della Tanziania,delle isole Mauritius e anche un libico che ha preferito lasciare il suo Paese. E a proposito dei libici che hanno lavorato con gli italiani, dalle testimonianze apprese dai telegiornali prima, e confermate, poi, dalle parole dello stesso Nubile, contattato ieri telefonicamente, queste persone sono state veramente di aiuto ai nostri connazionali durante il tragitto che li ha portati al porto. “ Abbiamo avuto la grande solidarietà dei libici, che amano tanto la propria terra, – ha detto Mimmo – che erano contenti per noi, perché finalmente tornavamo a casa, ma anche dispiaciuti, perché in un certo senso con la nostra presenza si sentivano protetti. Mi sento di dire che non eravamo soli, ma eravamo uniti in una situazione drammatica, quando i colpi di artiglieria ci incutevano tanta paura e anche quando dovevamo fare i conti con le provviste che scarseggiavano. Voglio aggiungere che durante il viaggio di ritorno siamo stati trattati benissimo da tutto l’equipaggio della Marina militare e dal comandante, persone che hanno lasciato tutto per venire in nostro soccorso. Ora dobbiamo solo riprenderci e lasciarci alle spalle questa brutta esperienza”.
Mariangela Lisanti
Il Sindaco e l’amministrazione Comunale di Miglionico si felicitano per il ritorno a casa tra i suoi famigliari del concittadino Pasquale Panariello. Pasquale è un tecnico che fino a qualche giorno fa era impegnato in un cantiere in Libia. Tutta la Comunità ha vissuto con ansia le ore di incertezza conseguenti alla difficile situazione politica in Libia. Grande il senso di liberazione che ha caratterizzato l’intera comunità alla notizia del ritorno a casa del nostro concittadino.
Il sindaco di Miglionico Angelo Buono