E’ stata definita dalla Digos “operazione Miraggio”. E nessuno avrebbe immaginato che due fratelli marocchini noti in città e da ormai 15 anni erano integrati nel tessuto sociale materano sarebbero finiti nella rete della Digos di Matera, grazie al lavoro condotto dalla sezione investigativa diretta dal Vice Questore Aggiunto Maria Rosaria Contuzzi. Zail El Hassan e il suo gemello Zaid El Houcine, che lavorava come adetto alle pulizie nel campo scuola e che dedicava anche il suo tempo libero all’atletica in forza alla polisportiva Rocco Scotellaro Matera, avevano messo in piedi un’organizzazione criminale con la complicità di Dounnasr Imane, la moglie di Hassan per favorire l’immigrazione clandestina nella nostra città. I tre cittadini marocchini sono stati arrestati in casa dagli agenti della Polizia di Stato con l’accusa di aver favorito l’immigrazione clandestina. Chi voleva trasferirsi dal Marocco nel nostro Paese doveva versare cifre dai 4mila ai 12 mila euro a seconda della tipologia del contratto di lavoro che ovviamente si trasformava ben presto in un miraggio. Ma ovviamente il lavoro era solo un pretesto per poter entrare nel nostro Paese e poi avviare attività criminali. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione di alcuni datori di lavoro, che avrebbero favorito i marocchini garantendo le assunzioni fittizie in cambio di denaro o solo a titolo di amicizia. Adessso i fratelli Hassan rischiano una condanna che potrebbe variare dai 5 ai 15 anni di reclusione mentre gli imprenditori sono stati raggiunti da un avviso di garanzia. L’attività criminale è cominciata cinque anni fa. Le indagini naturalmente proseguono per verificare la complicità di una quarta persona, un nipote dei due gemelli marocchini. Del caso si sta occupando il pm Rosanna De Fraia.
Michele Capolupo
I Carabinieri del Comando Stazione CC di Irsina (MT) hanno proceduto all’arresto di C.M., classe 1967, originario di Irsina, noto alle Forze di Polizia per svariati precedenti per armi e droga. L’uomo, infatti, in seguito ad una condanna emessa dal Tribunale di Matera, dovrà scontare una pena di anni due e mesi sette oltre ad una multa di 17.500 euro, poiché ritenuto inequivocabilmente responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione e porto illegale di arma da sparo. Nella prima decade del mese di gennaio del 2008 un grave fatto scosse la comunità di Irsina quando, nottetempo, ignoti fecero segno a colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione di un cittadino Irsinese. Immediate scattarono le indagini, anche con l’ausilio del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Tricarico che procedette ai rilievi, dalle quale emersero univoci elementi di reità a carico dell’uomo che, nel frattempo, provvedeva a rendersi irreperibile, forse anche al fine di evitare di essere sottoposto agli accertamenti tecnici e balistici finalizzati al rintraccio di residui di colpi di arma da fuoco. Comunque, proprio a seguito delle indagini e in occasione della esecuzione della conseguente ordinanza di custodia cautelare in carcere, l’uomo veniva trovato in possesso anche di alcune decine di proiettili cal 7,65 e di circa 20 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina ed eroina, tutte sottoposte a sequestro, motivo per cui in data odierna è stato colpito da tale ulteriore condanna definitiva. L’uomo, dopo le formalità di rito, e’ stato tradotto presso la casa circondariale di Matera per espiazione pena e a disposizione della A.G..
Controlli sui treni.
Arrestato un corriere a “lunga percorrenza”
La linea ferroviaria transitante per lo scalo di Metaponto si conferma una delle direttrici del trasporto di stupefacenti, sia pur di modeste proporzioni.
Nella mattinata di lunedì 12 aprile gli agenti della Polizia di Stato, in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Metaponto hanno tratto in arresto un quarantaduenne originario di Cosenza, gravato da precedenti specifici in materia di stupefacenti, sorpreso mentre a bordo del Torino-Catanzaro, deteneva circa un centinaio di grammi di hashisc ed eroina.
Durante I controlli della Polizia di Stato, intensificati nella stagione estiva, in relazione al consistente incremento dei viaggiatori su tutta la rete ferroviaria, l’uomo non è sfuggito all’attenzione degli agenti che a seguito di accertamenti più approfonditi, hanno rinvenuto occultati nel borsello che recava con sé, lo stupefacente ed un coltello a serramanico.
Fatto discendere dal vagone, si sono dischiuse le porte del carcere.
I corrieri sono avvertiti!.