A seguito della conferenza stampa tenutasi nella giornata di ieri, dove i consiglieri di minoranza del Consiglio Comunale di Matera si sono riuniti per dichiarare la loro assoluta contrarietà a ricevere nella discarica comunale del Borgo La Martella i rifiuti solidi urbani del bacino “Potenza Centro” , nella giornata odierna il sindaco Adduce ha convocato d’urgenza i capigruppo di maggioranza e di minoranza del Consiglio Comunale per esporre e condividere la sua proposta per risolvere il problema sollevato. Nel corso dell’incontro i consiglieri di minoranza hanno condiviso con il Sindaco la necessità di individuare un nuovo sito di stoccaggio dei rifiuti ma si sono detti comunque preoccupati per la lungaggine dei tempi sia per la realizzazione di un nuovo impianto che per la ricerca di finanziamenti disponibili. Infatti i tempi tecnici di ricerca ed individuazione del sito e delle risorse sono ampiamente superiori ai tempi di saturazione della discarica de La Martella che dai dati in nostro possesso, confermati dalle dichiarazioni dello stesso Sindaco, non potrebbero superare i 18 mesi, visto che i quattro settori, di cui due sequestrati, sono già colmi da diverso tempo e l’unica vasca utilizzabile è la quinta. Lo stesso Adduce ha confermato la necessità di intervenire immediatamente sull’impianto esistente per garantire la salute pubblica dei residenti del borgo La Martella e delle imprese ivi insediate attraverso il monitoraggio dell’aria, tramite centraline.
Capiamo bene l’imbarazzo del Sindaco che nella sua veste istituzionale non può esimersi dal dialogo con la Regione ma siamo convinti che l’incontro con il Governatore Vito De Filippo sarà la sua buona occasione per dimostrare che la Città di Matera non subisce le imposizioni potentine senza battere ciglio.
I gruppi di minoranza ribadiscono la volontà di presidiare l’ingresso della discarica de La Martella e invitano tutti i consiglieri comunali, provinciali e regionali eletti nella nostra città a partecipare attivamente all’iniziativa prevista allo scoccare della mezzanotte di giovedì 1 luglio.
Nel ringraziare il Sindaco per l’attenzione riservataci siamo sicuri che rappresenterà le nostre istanze martedì 29 giugno dinanzi a Vito De Filippo e che comunicherà immediatamente a noi e alla città l’esito dell’incontro.
Siamo già maggioranza. Prima del ballottaggio era questo lo slogan con i quale il centro-sinistra invitava gli elettori a preferire il candidato sindaco Adduce rispetto al concorrente Angelo Tosto. Ma la maggioranza continua a litigare su chi deve ricoprire la “postazione” del presidente del consiglio e la situazione di stallo è diventata insopportabile a tal punto che le liste civiche e il PDL hanno deciso di fare fronte comune per annunciare alla città una serie di iniziative per dare la scossa attesa da tempo. Al tavolo, per la conferenza stampa convocata al San Domenico, ci sono Angelo Tosto, Saverio Acito, Toto Augusto, Adriano Pedicini e Giovanni Angelino. E’ il consigliere Tosto, battuto solamente per 179 voti al ballottaggio dal suo principale competitor Salvatore Adduce a fare il punto della situazione a distanza di ottanta giorni dal primo consiglio comunale, quello in cui la maggioranza non è riuscita a trovare l’accordo sul presidente e che poi si è trovata spiazzata nella seconda convocazione, quando l’opposizione ha preferito abbandonare l’aula. “Avevamo chiesto di discutere nel primo consiglio comunale utile le tre delibere approvata dalla gestione commissariale relative alla destinazione d’uso di Piazza della Visitazione, dell’area ex Barilla e di Venusio ma l’assenza del presidente del consiglio non ci permette di affrontare i problemi di questa città. Pertanto in serata approveremo un documento per chiedere la convocazione del consiglio comunale e consentire l’elezione del nuovo presidente. Un’altra emergenza riguarda il trasferimento a partire dal 1° luglio presso la discarica di Matera di rifiuti provenienti dal potentino in base ad una delibera regionale che la giunta De Filippo ha imposto ai nostri amministratori. Noi ci opporremo al trasferimento con un presidio in discarica a partire dalla mezzanotte e un minuto del 30 giugno. In proposito invito tutti i consiglieri regionali eletti nel materano, i consiglieri provinciali a partecipare a questo presidio. Ma non è una questione di “campanile”. Voglio ricordare che la precedente amministrazione comunale ha pagato la discarica di Pomarico per trasferire i rifiuti quando è scoppiata l’emergenza nel sito di La Martella. Sarebbe assurdo quindi consentire lo stoccaggio di rifiuti nella nostra discarica. Ci ritroveremo quindi a mezzanotte del 30 giugno e non faremo entrare i camion.”
Dopo l’intervento di Angelo Tosto, ecco le dichiarazioni di Saverio Acito: “Bisogna capire se c’è una maggioranza e se esiste un consiglio comunale in questa città. Noi abbiamo deciso di unire le forze per dimostrare che i problemi ci sono e non possono essere ignorati. La maggioranza non ha trovato l’accordo dopo ottanta giorni sul presidente del consiglio ma è priva anche dell’assessore all’igiene, in quanto la Bengiovanni si è dimessa dieci giorni dopo il suo insediamento e da ormai diverse settimane la giunta è composta da sette persone. Un comportamento illegittimo in base a quanto previsto dallo statuto comunale, che prevede la possibilità di operare con un numero inferiore solo per un breve periodo. La paralisi è sotto gli occhi di tutti eppure ci sono pezzi della maggioranza che si lamentano per la situazione attuale. A queste persone posso dire solamente una cosa: ben vi sta, perchè siete voi che li avete votati. In realtà chi si lamenta sta probabilmente aspettando solamente la remurazione per il consenso ottenuto, che poi non è stato nemmeno così ampio. Sui rifiuti del potentino da trasferire nella nostra discarica posso dire che siamo di fronte ad un’ordinanza imposta da Potenza. Una situazione inaccettabile perchè dovrebbe essere la nostra amministrazione a decidere se siamo nelle condizioni di autorizzare questo trasferimento, in che termini e a che condizioni. La discarica dovrebbe essere una risorsa, invece è diventato un altro punto negativo. Ma questa amministrazione non si preoccupa di quello che accade nemmeno a livello nazionale. Il Decreto numero 85 del 28 maggio scorso ha previsto che il Comune di Matera non sarà più concessionario ma proprietario dei Sassi. La questione è molto delicata e vorremmo discutere di questo tema in consiglio comunale ma tutto tace. Alla maggioranza voglio ricordare che noi siamo pronti a votare un presidente eletto dal consigio comunale e non dalle “bande”. Nei giorni scorsi le liste civiche e il PDL avevano diffuso due comunicati a distanza di poche ore. Il primo, a firma di Giovanni Angelino, capogruppo della lista Tosto Sindaco, invocava un governo di “salute pubblica” per uscire dall’empasse e cominciare a governare seriamente questa città, mentre il PDL si dichiarava contrario agli “incuci da Prima Repubblica”. Due comunicati contradditori che in conferenza stampa non sono stati chiariti in modo adeguato dai principali esponenti delle due forze di opposizione. Tosto ha smentito il contenuto dell’articolo di Angelino dichiarando che l’espressione “salute pubblica” era stata utilizzata già in campagna elettorale e che nel caso fosse chiamato in causa dalla maggioranza sarebbe pronto a segnalare persone di alto profilo che potrebbero governare la città di Matera. Ma questa è naturalmente fanta-politica, alla luce delle dichiarazioni rilasciate attraverso un comunicato stampa da un esponente di spicco del PD, l’imprenditore Cosimo Muscaridola.” Augusto Tosto è tornato sulla vicenda che aveva sollevato attraverso un’interrogazione inviata al sindaco Adduce, quella del trasferimento dei rifiuti del potentino nella discarica di Matera a partire dal 1° luglio 2010, decisione che sarà contestata dall’opposizione attraverso il blocco dei camion a partire dalla mezzanotte del 30 giugno. “E’ di questa mattina una notizia, da prendere con le pinze, che le tonnellate di rifiuti in arrivo non sarebbero solo 4mila e 500. Pare infatti che a queste se ne dovrebbero aggiungere in seguito altre 11 mila. E Matera non naturalmente non può stare a guardare perchè una volta riempita la nostra discarica saremo costretti a pagare il trasferimento dei rifiuti a Lauria.” Gli esponenti del PDL Acito e Pedicini hanno ricordato anche altre questioni bloccate a causa della mancata elezione del presidente del consiglio comunale. “Il nuovo piano regolatore, la questione del trasferimento del mercato di San Giacomo, l’avvio del Museo Demoetnoantropologico, l’impegno per promuovere la candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019, i provvedimenti attesi per la pianta organica, modificata da una delibera commissariale”. Sono così tante le questioni da risolvere che il consigliere Angelo Tosto ha deciso di promuovere una serrata generale di tutta la città di Matera per far capire ai nostri amministratori che non c’è più tempo da perdere. La serrata sarà promossa subito dopo la Festa della Bruna.
Michele Capolupo
Nella mattinata di martedì 29 giugno 2010. , alle ore 11, incontrerò il Prefetto di Matera, S.E. Francesco Monteleone, per sottoporre alla Sua attenzione alcune questioni di stringente importanza inerenti aspetti gestionali e politici facenti capo all’amministrazione comunale che hanno motivato, nei giorni scorsi, la mia richiesta di incontro inoltrata al Palazzo del Governo.
L’imminente avvio dello stoccaggio e dello smaltimento dei rifiuti provenienti dal ‘bacino centro’ della provincia di Potenza nella discarica materana di La Martella, come previsto da un’ordinanza del Presidente della Regione Basilicata, De Filippo, previsto per il 1° luglio p.v. e fino al prossimo dicembre, è una questione che sta suscitando allarme giustificato nella popolazione, con tanto di segnalazioni da parte dell’opposizione in seno al Comune di Matera, e che quindi merita approfondimenti concreti affinché possa essere scongiurata.
L’impianto di smaltimento rifiuti di La Martella, infatti, come tra l’altro già noto, è al limite della capienza e, allo stato attuale, riesce a stento a far fronte ai volumi di rifiuti prodotti dalla comunità cittadina.
Numerosi residenti ed imprenditori del borgo e delle zone artigianali ed industriali vicine, infatti, già da tempo hanno segnalato a vario titolo, ed in alcuni casi anche con petizioni indirizzate al Sindaco Adduce, l’avvertimento di miasmi provenienti, soprattutto nelle ore serali e con maggiore incidenza in questo primo periodo estivo per il forte caldo, dalle vasche di stoccaggio dell’area adibita a discarica.
Adduce ha subito supinamente la decisione del Governatore lucano, però, senza incidere più di tanto sulla stessa con la dovuta e necessaria fermezza propria di un primo cittadino che dovrebbe tutelare, in primis, gli interessi e la salute della comunità che rappresenta. Lascia perplessi, inoltre, anche l’assordante silenzio dell’intera maggioranza consiliare materana di centrosinistra su questa incresciosa vicenda.
E’ per questo motivo che, visto che Adduce non lo ha fatto, mi faccio carico personalmente di ospitare a Matera Vito De Filippo, al fine di consentirgli di valutare in prima persona l’impatto che quest’atto di imperio, se dovesse diventare realmente esecutivo, provocherebbe sulla città e sui cittadini.
Arrogarsi titolarità di poteri e comandare tout-court a cento chilometri di distanza dai luoghi individuati per lo smaltimento di tali rifiuti, senza constatare di persona l’opportunità di tale decisione, infatti, è un comportamento irriguardoso nei confronti dei Materani e della compostezza che li caratterizza.
Ma l’incontro di martedì prossimo col Prefetto servirà, come si è detto, anche a porre l’accento su questioni che fanno riferimento ad un aspetto più politico della vita amministrativa materana.
Il Consiglio Comunale, infatti, non si riunisce da oltre un mese ed è tuttora privo dell’Ufficio di Presidenza. Quest’ultimo dato, come già spiegato in altre occasioni, non permette di costituire le Commissioni consiliari, ovvero gli organi di controllo sulle deliberazioni di una Giunta che, nonostante questo, continua a lavorare e ad emanare atti pubblici.
Il motivo di questa imbarazzante impasse dell’assemblea cittadina è da ricercare esclusivamente nell’incapacità della maggioranza tutta, ed in particolar modo del Sindaco, di dirimere le annose controversie interne alla coalizione, scaturite da una non condivisa spartizione delle varie postazioni di potere che gravitano attorno all’Ente municipale.
Una tesi veritiera, quest’ultima, che il vice-segretario provinciale del Partito Democratico, Cosimo Muscaridola, il 23 giugno u.s. , rispondendo alle sollecitazioni avanzate del sottoscritto, ha voluto smentire categoricamente, gettando persino ombre sulla condotta e sull’operato del gruppo civico d’opposizione che mai si è sottratto al dibattito sul futuro della città, mostrandosi inoltre molto preoccupato da questa fase di stallo politico della stessa.
Ma lo stesso Muscaridola, in data odierna, è stato palesemente smentito dalle dichiarazioni di esponenti della maggioranza che ha voluto difendere pubblicate nelle pagine di Matera de “Il Quotidiano della Basilicata”, gli otto consiglieri della Lista Stella e di IdV, che hanno chiesto di andare in Consiglio entro dieci giorni, di risolvere la “querelle” interna al PD materano e di raggiungere la tanto sofferta intesa per la nomina del Presidente dell’assemblea.
Al Muscaridola tuonante a mezzo stampa ritengo bastino già queste affermazioni per capire quanto gravi, pesanti ed affrettate siano state le dichiarazioni riportate nel suo comunicato stampa.
Matera, 25 giugno 2010
Giovanni Angelino
Capogruppo “Lista Tosto Sindaco”I Gruppi Consiliari di minoranza (PDL, Lista Tosto, Alleanza Materana, Mo.Ma., MpA, Matera Lab, Io Sud) rendono noto di aver congiuntamente formulato richiesta di convocazione del Consiglio Comunale di Matera ai sensi dell’art. 17, c. 6°, dello Statuto Comunale, norma che consente la convocazione dell’adunanza ad istanza di un quinto dei consiglieri comunali in carica. La richiesta nasce dall’esigenza – oramai improcrastinabile – di procedere alla elezione del Presidente del Consiglio Comunale, nonché di ricevere importanti chiarimenti anche in merito alla composizione della Giunta municipale.
A quasi tre mesi dall’insediamento del nuovo governo cittadino, Matera non solo non ha percepito neanche un segnale del tanto propagandato e millantato cambiamento gridato in campagna elettorale, ma ha ricevuto altresì numerose, inequivoche ed inequivocabili prove di totale sfaldamento della neo eletta maggioranza. I dati sono sotto gli occhi di tutti e sono di una chiarezza tale da non prestarsi ad interpretazioni diversificate: questa maggioranza non è sinora riuscita a trovare una sintesi intorno alla persona che dovrebbe ricoprire l’importante ruolo di Presidente del Consiglio Comunale. E’ giusto ricordare che, per espressa previsione normativa (art. 39 TU n. 267/2000), nei comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti la figura del Presidente del CC è obbligatoria e le funzioni vicarie possono essere esercitate dal consigliere anziano soltanto fino alla elezione del Presidente e per questioni istituzionali ben definite; dopo di che l’assemblea DEVE eleggere il Presidente sotto la cui guida le attività consiliari devono proseguire. La cosa, di per sé oggettivamente assai grave per le ricadute che ha avuto e continuerà ad avere sulla legittimità di tutti i deliberati assunti nella conclamata inosservanza delle ricordate disposizioni di legge, lo è ancor di più ove si considerino le pseudo motivazioni che sino ad oggi il Sindaco Adduce e parte della maggioranza che, apparentemente, lo sostiene hanno tentato di fornire a questa gravissima, intollerabile ed ingiustificabile situazione: ossia che vi sarebbero diversi precedenti in virtù dei quali la presidenza dell’assemblea sarebbe rimasta sotto l’egida del consigliere anziano anche per molti mesi, se non addirittura anni.
Il sindaco Adduce ha il dovere morale, prima ancora che politico/istituzionale, di dimostrare alla Città di avere una maggioranza che gli consenta di governare: non possono esistere all’interno di una stessa coalizione maggioranze diverse, ossia una che è in grado di assicurare al Sindaco l’approvazione delle linee programmatiche ed un’altra (allo stato inesistente) che non riesce ad eleggere il Presidente del Consiglio.
Farebbe meglio il Sindaco Adduce a dire pubblicamente che una o più frange della maggioranza di governo cittadino uscita dalle urne si è defilata ovvero che, all’esito delle primissime scelte di governo della città, l’originaria maggioranza si è ridotta ad un numero inferiore rispetto a quello (definito enfaticamente bulgaro) emerso dalla ultima tornata elettorale.
Non si tratta di una questione squisitamente formale poiché dalla elezione del presidente della assise municipale dipendono altre e non meno importanti decisioni, tra le quali è doveroso rammentare la costituzione dell’Ufficio di Presidenza, la costituzione dei Gruppi Consiliari e della Conferenza dei Presidenti dei gruppi Consiliari, la formazione e l’effettivo funzionamento delle Commissioni consiliari.
La verità è che, rispetto ai delicati equilibri che tale decisione sottende, la coperta rimane sempre troppo corta. La sensazione che ne deriva è che, fino a quando nell’ambito del centro sinistra non si saranno spartiti incarichi e ruoli politici che possano reciprocamente soddisfare le varie anime che compongono la coalizione in ambito cittadino, provinciale e regionale, la nostra Città continuerà a non essere governata.
In merito alla seconda questione relativa alla composizione della Giunta Comunale esistono altri importanti interrogativi che attendono risposte. Ci si riferisce in particolare alla posizione dell’assessore Bengiovanni, le cui dimissioni non risulta siano mai rientrate e/o siano state ritirate; prova ne è che nelle poche occasioni in cui si è riunito l’organo giuntale, la Bengiovanni non è mai stata presente. Un’assenza ancora più rilevante se posta in relazione alla delicatezza delle tematiche concernenti la gestione dell’igiene urbana in città, soprattutto per l’urgenza della questione discarica de La Martella dove dovrebbero confluire a breve rifiuti non prodotti dalla nostra comunità, anche per la supina accettazione da parte dei nostri amministratori e del sindaco, attuale titolare della delega.
Si tratta di dati di non poco conto poiché, per espressa previsione normativa, la Giunta municipale può e deve funzionare col numero minimo di otto assessori. Di conseguenza, anche sotto quest’ultima prospettiva, l’amministrazione Adduce sta nascondendo alla Città una situazione di torbido contrasto, che, a ben guardare, non le consentirebbe di governare, tenuto conto che trattasi di una decisione ormai consolidata e mai revocata, che ne esclude la natura temporanea prevista dallo Statuto. Mentre su questioni così delicate si lascia trascorrere inesorabilmente il tempo, già poco, a disposizione, i problemi che attanagliano la città diventano sempre più stringenti. L’elenco delle domande a cui sinora l’amministrazione di centro sinistra non ha dato e (il che è ancora più grave) non è nella condizione di dare risposte, potrebbe dispiegarsi all’infinito, tali e tante sono le questioni di primaria importanza che meritano di essere affrontate e risolte nell’interesse dei cittadini. Una situazione che non può essere più tollerata viste le urgenze che bussano alle porte e che potrebbero aggravarsi ulteriormente da un momento all’altro. Il senso di responsabilità deve prevalere e non si può essere sordi alle istanze e sollecitazioni, né sminuire o banalizzare richieste legittime a domande che l’intera città rilancia a gran voce.
Nei limiti delle proprie limitate possibilità, la minoranza consiliare continua incessantemente a denunciare la colossale presa in giro che il Sindaco Adduce e la sua psuedo maggioranza di governo stanno attuando in danno dei cittadini materani. Ora però è tempo di assumere una posizione chiara ed inequivocabile che veda protagonisti tutti i cittadini materani di buon senso: non si può restare inerti di fronte ad un atteggiamento prepotente ed arrogante come questo, non si può essere complici di un silenzio esiziale per la nostra comunità, non si può e non si deve continuare a garantire un appoggio – sia pure indiretto – a questo modo scorretto di fare politica e, soprattutto, di ritardare l’avvio serio della politica di rilancio della città. Per questo i Consiglieri di minoranza chiederanno a tutti i materani di far sentire la propria voce, indipendentemente dall’appartenenza politica, aderendo a quelle iniziative che saranno messe in campo, da questo momento in poi, nell’esclusivo e superiore interesse della collettività e di una città che non può più permettersi di attendere o di continuare a differire a data da destinarsi la risoluzione dei suoi problemi. Non c’è più tempo per l’attesa o per i giochi di potere. Ora è giunto il tempo delle indifferibili risposte sui vari temi.
Per questo motivo sin da ora si invita la cittadinanza tutta, nonché i materani – di qualsiasi colore politico – eletti nelle Istituzioni, a prendere parte al presidio che inizierà presso la discarica di La Martella, dalla mezzanotte del giorno 30 giugno e che proseguirà ad oltranza, fino a revoca dello scellerato provvedimento.
I consiglieri comunali di opposizione
COMUNICATO DELLA LISTA STELLA PER MATERA ED ADDUCE
I consiglieri comunali della Lista Stella per Matera ed Adduce, condividendo i timori e le preoccupazioni evidenziate dalla cittadinanza ed in particolare dai residenti del Borgo La Martella, rispetto a quanto sta accadendo nelle ultime settimane in tema di gestione dei rifiuti urbani, chiedono al Sindaco Adduce un incontro urgente, nel corso del quale affrontare le problematiche connesse alla gestione della discarica comunale, ed annesso impianto di compostaggio, ed individuare una soluzione definitiva che non può prescindere dalla delocalizzazione dell’impianto.
Nello specifico, il gruppo consiliare della lista Stella , chiederà al Sindaco, il formale impegno dell’amministrazione affinché, attraverso un percorso condiviso con la Regione, si proceda alla delocalizzazione dell’attuale impianto di smaltimento in altro sito, lontano da insediamenti residenziali, chiudendo definitivamente e bonificando l’area dell’attuale discarica nonché l’obsoleto ed inefficiente impianto di compostaggio. Impianto, quest’ultimo, da cui periodicamente si sprigionano i miasmi che attanagliano il Borgo La Martella con grave disagio per i suoi residente (l’ultimo episodio è avvenuto lo scorso 17 giugno). Tale chiusura dovrà, ovviamente, essere programmata ad esaurimento dei volumi dell’attuale settore in uso (5° vasca ), dando, così, seguito alla delibera di Consiglio Comunale del 27 dicembre 2006, votata all’unanimità. La capacità residua della 5^ vasca, stimata in circa 60.000/70.000 mc., rispetto all’attuale tasso di produzione e conferimento dei rifiuti della Città di Matera, ci consente, infatti, di avere un autonomia di circa 2/2,5 anni; un tempo sufficiente (se si parte oggi) per programmare, progettare e realizzare un nuovo impianto in altro sito.
Precisiamo, inoltre, che , per senso di responsabilità e solidarietà, non siamo aprioristicamente contrari nel venire incontro alle difficoltà connesse all’”emergenza” rifiuti che colpisce alcuni comuni della provincia di Potenza, visto che in passato, in momenti di eguali difficoltà, il nostro comune ha utilizzato la discarica di Pomarico, tuttavia, tale nostra “disponibilità” deve essere limitata ad un piccolo quantitativo e soprattutto deve essere subordinata al formale impegno : 1) di chiudere l’attuale impianto, 2)di verificare se la residua capacità della discarica, con tale conferimento aggiuntivo, possa consentire in ogni caso di avere un tempo sufficiente a realizzare detta delocalizzazione, 3) le somme incassate quale corrispettivo per lo smaltimento rifiuti dei comuni del potentino siano “vincolati” al progetto di delocalizzazione.
La realizzazione di un impianto di “nuova generazione”, oltre a risolvere i problemi dei residenti del Borgo La Martella, potrà consentire una gestione più efficiente del ciclo di smaltimento rifiuti;- poiché inserito all’interno della pianificazione dell’ATO rifiuti regionali (ente che ha la competenza in materia di programmazione e gestione dell’impiantistica)-, consentendo alla città di Matera di avere un risparmio complessivo nei costi di smaltimento dei rifiuti. Una soluzione, concludendo, che dovrà essere “strutturale”, superando la logica dell’emergenza, ed a cui dovrà essere, necessariamente, affiancata, una più efficiente gestione del servizio di raccolta; servizio che va assolutamente potenziato, al fine di incrementare la quota di raccolta differenziata, unica soluzione per ridurre il volume dei rifiuti che vanno in discarica.
Il Capogruppo Enzo Massari
Ecco il regalo che ci fa De Filippo per la Bruna! Migliaia di tonnellate di immondizia (nè pare che pagheranno qualcosa ad esaurirci la discarica). Ecco il pedaggio che deve pagare Adduce per l’appoggio ricevuto dai potenti regionali in campagna elettorale quando sfilavano durante i comizi. Ma credete che con Tosto sindaco sarebbe stato così facile? Ci trattano già come un comune della loro provincia…
Bene Cosi’
Cominciamo a vedere una opposizione coesa e capace di mandare a casa costoro.
Lo vado dicendo da tanto tempo,questa sinistra “camuffata” non merita di governare la città,MANDIAMOLI A CASA A CALCI NEL SEDERE!!!!!
Cari lettori, allora io propongo un idea al sindaco adduce….ma la deve prendere in considerazione seriamente…..Potenza vuole portarci la spazzatura nella nostra discarica…bene…facciamo noi il prezzo che devono pagare al nostro comune, chiediamo una cifra tipo calcio mercato dei giocatori del real madrid…e vedrete che rinunceranno…..se ci pagano tantissimo a noi va anche bene…così potremmo costruire una nuova discarica iper tecnologica (vedi modello tedesco e finlandese)…con l’opportunità di creare nuovi posti di lavoro ma solamente per noi materani e della nostra provincia….stop.
Ma ripeto…DEVONO PAGARE!!!!TANTO…
grazie.
se invece il comune di potenza non ci vuole pagare….allora gli diciamo che la loro spazzatura la portassero allo STADIO VIVIANI!!!!!….magari su tutto il terreno di gioco….perfettamente a tema con la squadra rossoblù!!!!!…..che ne dite?
NO SOLDI?…NO SPAZZATURA A MATERA……
Vorrei correggere alcune mostruosita’ qui scritte, per evitare di infondere in chi non conosce l’argomento ulteriori dubbi.
Il costo dello smaltimento dei rifiuti non lo decide il sindaco o un funzionario o i cittadini. E’ un costo imposto dalla provincia. “FACCIAMO NOI IL PREZZO” non esiste. Forse chi gioca al fantacalcio o vede film di far-west pensa questo ma la realta’ e’ ben diversa.
Inoltre se si dovesse mai costruire una nuova discarica non sarebbe DELLA CITTA’ a solo uso e consumo delle nostre porcherie. Ricordo che viviamo in regione basilicata e come in tutte le altre zone (del mondo) esiste un sistema integrato dei rifiuti.
SIAMO CITTADINI DEL MONDO, non della provincia e basta. Non facciamo come al solito i cavernicoli.
Se la discarica e’ piena o obsoleta allora i rifiuti non devono arrivare, altrimenti e’ giusto che arrivino come noi scaricavamo mesi addietro a Pomarico.