Si è tenuto il 22 giugno 2010, dalle 10,00 alle 12,00 presso l’Assessorato alla Sanità della Regione Basilicata, il programmato incontro tra l’Assessore regionale alla Sanità e una delegazione composita per confrontarsi sulla sorte riservata all’Ospedale di Tinchi di Pisticci (MT), considerato che, a fronte di fallaci promesse, i fatti attestano una reale sua chiusura.
Hanno fatto parte della delegazione il Comitato per la Difesa dell’Ospedale di Tinchi rappresentato da Domenico Giannace e Nicola Dolce, il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto rappresentato dal prof. Pietro Tamburrano e Antonio Forcillo, il Sindaco di Pisticci ing. Michele Leone e il consigliere comunale ing. Caramuscio, il consulente tecnico dott. Pietro Borraccia, chirurgo del suddetto ospedale.
Mediatore dell’incontro è stato il Consigliere regionale Nicola Benedetto che ne ha favorito anche l’organizzazione.
La prima parte dell’incontro è stata condotta dal dirigente Generale del dipartimento sanità dott. Pietro Quinto, che ha acquisito la maggior parte degli elementi forniti dai vari interventi fatti.
La seconda parte è stata gestita direttamente dall’Assessore alla Sanità Attilio Martorano.
Tra tutti gli incontri effettuati sull’argomento quello odierno è stato certamente il più efficace, perché si è concluso con impegni concreti tesi a integrare da subito, con gli stessi o con altri sostitutivi, i servizi sanitari sottratti alla struttura con intempestività autoritaria quantomeno anacronistica e irriguardosa.
L’Ospedale di Tinchi non può essere chiuso neppure in una logica di riassetto generale della sanità regionale, necessario sia per ragioni organizzative che economiche. E’ stato apprezzato in modo particolare la considerazione che la sanità ordinaria di fatto offuschi e comprometta l’efficacia degli interventi di maggiore e più acuta prestazione che dovrebbe concentrarsi nelle due grandi strutture ospedaliere delle Città province.
Il decentramento della sanità ordinaria, secondo una oculata ed intelligente distribuzione territoriale, dovrebbe di per sé garantire non la chiusura, ma il rilancio degli ospedali esistenti nella Regione Basilicata.
Di siffatta e moderna progettualità dovrebbe sentirsi investita tutta l’iniziativa regionale tesa a formulare il nuovo Piano Sanitario Regionale.
La disponibilità dell’Assessore a considerare subito recuperabili alcuni servizi essenziali già perduti, ma reclamati con urgenza dal dott. Borraccia ha dato conforto ai convenuti e fiducia nelle prospettive future.
Nel pieno del dibattito è stata fermamente ribadita la volontà espressa dai Comitati e dalle dodicimila firme raccolte tra i cittadini di non concedere alla Fondazione di ricerca in neuropsichiatria infantile “Stella Maris” di Pisa la struttura ospedaliera di Tinchi: una struttura pubblica non può cedere il passo a un’azienda privata. Questa tesi, avversata dal Sindaco di Pisticci e dal Direttore generale ASM dott. Vito Gaudiano, è stata non solo risostenuta ma anche supportata da documenti e dichiarazioni autorevoli sul piano scientifico consegnati in copia all’Assessore regionale.
Oltre al recupero della identità ospedaliera del nosocomio di Tinchi e alla efficienza dei tradizionali servizi adempiuti, la maggior parte dei convenuti ha espresso la volontà che il Direttore Generale ASM dott. Vito Gaudiano, per il modo di gestire il suo rapporto con i cittadini e la vicenda sanitaria come servizio essenziale per la comunità, abdichi al suo mandato o sia destinato ad altra funzione.
All’esterno del Dipartimento i Cittadiniattivi di Bernalda hanno inscenato nel frattempo una contestazione pacifica e civile di richiamo forte al problema posto.
il Comitato Cittadiniattivi
di Bernalda e Metaponto