Riceviamo e pubblichiamo
Mentre la Regione Basilicata sta compiendo ogni sforzo per cercare di organizzare una rinnovata strategia di rilancio economico del nostro sistema delle imprese lucano attraverso :
– il varo nelle prossime settimane del Decreto sulla competitività con procedure condivise e lungimiranti (si vedano gli importanti riferimenti che al suo interno si fanno a settori strategici come Energia, Osservazione della terra, Automotive, Agroalimentare) e con impegni anche finanziari enormi sulla ricerca e l’innovazione;
– la costituzione nei prossimi mesi del distretto tecnologico sui rischi ambientali, associata alla rete dei centri di competenza tecnologica ex Misura II.3 del PON Ricerca 2000-2006 ;
– l’organizzazione per il prossimo 30 e 31 ottobre a Matera un Convegno Internazionale sull’osservazione della Terra ;
l’Amministrazione Buccico distribuisce a pioggia contributi per ben 950.000 Euro ad imprese di settori disparati utilizzando una misura dei fondi PISU che invece era stata destinata ad “ Aumentare la competitività delle PMI ad alto contenuto tecnologico ed operanti nel settore dell’ ICT, favorendo il dialogo ricerca-impresa mediante l’attivazione di servizi finalizzati a:……omissis” come recita ancor oggi la immodificata scheda N. 2 – “Centro Servizi alle PMI” riportata nella misura V.1 Azione C , del vigente Accordo di Programma , approvato con DGR N. 916 in data 26/06/2006” .
Nei giorni scorsi infatti è stata ufficializzata la graduatoria dei progetti che sono risultati aggiudicatari dei contributi e di imprese facenti parte del settore dell’ICT (Information Comunication Technology ) se ne possono segnalare solo 4 su 17 infatti ben 13 progetti sono stati presentati da aziende che appartengono a settori come arredamenti, distributori di bibite, agenzie di viaggio, concessionarie di auto sino ad arrivare a produttori di infissi e rivendite di materiale edile.
Tra gli altri 11 progetti ammessi ma non finanziati per esaurimento fondi si può registrare la presenza solo di 1 azienda appartenente al settore delle ICT mentre sono state escluse (probabilmente per problemi amministrativi) 4 aziende, delle quali “ironia delle sorte” ben 3 sono del settore dell’ICT tra i principali esponenti sul territorio.
Un risultato che a dispetto dei buoni propositi con cui questo bando era stato pensato dalla passata amministrazione Porcari, si è rivelato di fatto a dir poco imbarazzante in virtù delle modifiche sostanziali apportate dalla giunta Buccico , infatti aver consentito la partecipazione al bando ad aziende appartenenti a settori merceologici totalmente distanti dall’ICT , ha trasformato di fatto l’obbiettivo che è passato da quello di consentire alle aziende appartenenti a questi settori emergenti di compiere un percorso di innovazione e ricerca insieme e sotto la diretta responsabilità di quei soggetti che sono leader nella ricerca stessa come Università di Basilicata, Enea, Agrobios, a quello di consentire , ben che vada, a qualche impresa di acquistare qualche PC e qualche software per innovare la propria infrastruttura tecnologica .
Aiutare tutte le aziende nel loro percorso di rinnovamento tecnologico è sempre meritevole di apprezzamento, ma aver perso oltre 1 anno di tempo per la modifica , l’emissione e l’aggiudicazione del bando, aver in maniera demagogica e poco lungimirante , distribuito a pioggia quasi 1.Meuro senza aver compiuto una precisa scelta strategica di settore su cui puntare per un rilancio economico della nostra città, costringere oggi le aziende ad eseguire in tutta fretta ed alla meno peggio entro il 31/ 12/2008 gli investimenti inseriti nel progetto , significa proprio aver scelto la strada dell’approssimazione e della incoscienza, la peggiore per chi ha l’obbligo e la responsabilità di pensare allo sviluppo della città che amministra, ammesso che tutto questo abbia il crisma della correttezza amministrativa.
Il consigliere Comunale del PD Luca Braia