L’intervento inviato martedì 8 febbraio sottoscritto dalla segreteria cittadina del PD
Sabato, 12 febbraio, verrà presentato alla città il Regolamento Urbanistico, mentre il Consiglio Comunale si appresta a discutere la proposta di variante ai Peep e il Piano Casa. In vista di questi importanti strumenti che potrebbero modificare o addirittura stravolgere il volto della nostra città la segreteria cittadina del Partito democratico si è riunita per evidenziare alcuni punti strategici per lo sviluppo.
Per la segreteria cittadina del Pd “è opportuno interrompere la prassi, ormai consolidata nella nostra città, della pianificazione con il rito delle varianti urbanistiche, della programmazione che parte dall’interesse particolare per arrivare a quello generale. Deve avvenire il contrario. Vale a dire che l‘interesse generale deve essere il punto di partenza per ogni programmazione urbanistica.
La contemporaneità della definizione degli strumenti urbanistici che ci impone la legge regionale n. 23/99, Piano Strutturale Comunale e Regolamento Urbanistico, deve essere intesa come una grande opportunità per pianificare e programmare in maniera complessa e complessiva la città e non per creare ulteriori elementi di conflitto e confusione.
Le varianti ai PEEP e il Piano Casa, in fase di avanzato studio, da parte dell’amministrazione comunale, devono far parte di una visione organica del nostro territorio, di una progettazione complessiva, integrata e coerente con gli strumenti di pianificazione in fase di approvazione.
In ogni caso, al centro della pianificazione devono esserci due parole d’ordine: partecipazione e condivisione delle scelte per consentire ai cittadini di essere attori e protagonisti del loro futuro.
Un obiettivo strategico della politica complessiva della casa parte dalla necessità di fornire risposte ai bisogni di edilizia sociale, incrementando l’offerta di case in locazione, a canone sociale e a canone moderato.
Il Piano Casa, se ben attuato, può essere inteso come una grande occasione. Recupero e riqualificazione degli ambiti urbani, non perdendo di vista la qualità architettonica e abitativa, e housing-sociale sono opportunità da non perdere, per ridare fiato allo sviluppo economico e dare speranze alle famiglie di dotarsi di una casa a prezzi adeguati.
Il Partito Democratico saluta con favore la pluralità di soggetti che si candida a risolvere il problema dell’offerta di housing-sociale e della riqualificazione urbana, ma pretende rigorosi controlli affinchè la realizzazione di alloggi sociali sia reale e non virtuale.
La Pubblica Amministrazione deve avere un ruolo primario nel governo dei processi di pianificazione nel rispetto del pubblico interesse, della trasparenza, della imparzialità di trattamento dei cittadini e quindi è necessario produrre ed approvare strumenti e scelte che comportino non solo ordine urbanistico, ma anche e soprattutto qualità della vita e della città”.
La segreteria cittadina del PD
Pubblicato bando per la commissione per la qualità architettonica. Sabato 12 febbraio si presenta il Regolamento urbanistico
Verrà presentato sabato 12 febbraio, alle ore 9.30, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi, il regolamento urbanistico della città. A illustrare i contenuti sarà il prof. Gianluigi Nigro.
Nel frattempo è stato pubblicato l’avviso pubblico per la selezione dei componenti della commissione comunale per la qualità architettonica e per il paesaggio. Lo rendono noto il sindaco, Salvatore Adduce, e l’assessore comunale all’Urbanistica, Piero Mazzei.
I Comuni, per poter esercitare le funzioni amministrative relative al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, loro attribuite dalla legge regionale n. 50/93, devono, infatti, costituire la commissione comunale per la qualità architettonica e per la tutela del paesaggio.
In particolare, la selezione pubblica per curriculum vitae, è finalizzata alla nomina di cinque membri, un architetto, un ingegnere edile, un geologo, un biologo naturalista ed un agronomo. In relazione alle specifiche finalità dell’incarico di consulenza tecnica, in seno alla commissione, possono essere nominati, in qualità di esperti in materia paesaggistica, figure professionali di elevata competenza e specializzazione con particolare, pluriennale (almeno quinquennale) e qualificata esperienza nella tutela del paesaggio. In particolare, esperti in possesso del diploma di laurea attinente alla tutela paesaggistica, alla pianificazione ed alla gestione del territorio e del paesaggio, alla progettazione edilizia, urbanistica ed ambientale, alla tutela ed al recupero dei beni architettonici e culturali, alle scienze agrarie e forestali e alla gestione del patrimonio naturale.
Sono, pertanto, ammessi alla selezione: ingegneri, architetti, agronomi, biologi naturalistici e geologi iscritti da almeno cinque anni agli albi dei relativi ordini professionali oppure in possesso di diploma post universitario di specializzazione in materia paesaggistica.
La domanda di partecipazione all’avviso pubblico deve essere indirizzata al Comune di Matera – Settore Urbanistica – Via Aldo Moro – e deve essere redatta in carta libera e firmata di proprio pugno dall’aspirante, come da schema allegato all’avviso. L’istanza deve essere presentata entro e non oltre le ore 12 del 16 febbraio.
La nomina dei membri della Commissione Comunale per la qualità architettonica e per il paesaggio è effettuata con deliberazione del Consiglio Comunale, ed a insindacabile giudizio del medesimo organo. I membri della Commissione restano in carica per 2 anni.
“Con la commissione comunale per la qualità architettonica e paesaggistica – affermano Adduce e Mazzei – si da vita ad uno strumento importante e necessario non solo sotto il profilo normativo, ma anche e soprattutto per assicurare a tutti gli interventi una maggiore coerenza con la qualità ambientale espressa dal territorio”.
Intervento di Olivieri Michele – coordinatore provinciale Verdi Matera
I Verdi della città di Matera auspicano che la realizzazione del piano casa guardi principalmente alle fasce più deboli della società materana. Ci rivolgiamo soprattutto alla maggioranza che siede in consiglio comunale, rispettando il programma redatto e sottoscritto da tutte le forze del centro sinistra, dove si dava priorità alla tutela e la difesa dei cittadini con maggiori difficoltà economiche. Non facciamoci attirare a sirene cementificatorie, che da sempre nella nostra città hanno rappresentato il primo partito. Chi persegue questi fini arricchisce solo se stesso e non dà nulla all’ economia materana. Gli imprenditori che investono solo sull’edilizia sbagliano, perché negli ultimi tempi se si è più lungimiranti si può investire nel settore energetico alternativo con buone possibilità di ottenere lauti guadagni, seguiamo l’esempio di tanti imprenditori di regioni limitrofe che hanno creduto in tale iniziative ottenendo in cambio nuovi sbocchi imprenditoriali. L’attuale maggioranza prima di rendere esecutivo l’attuale piano faccia una seria analisi del vero fabbisogno abitativo, che la nostra collettività richiede senza condizionamenti si sorta, ma rispettando i parametri socio economici. Inoltre i Verdi propongono che le nuove strutture abitative vengano costruite rispettando le leggi della comunità europea inerenti al risparmio energetico e dotandosi di pannelli fotovoltaici per ricavare energia pulita per il fabbisogno domestico, rendendoci utili a non immettere in atmosfera anidride carbonica e salvaguardando di fatto il nostro pianeta.
Olivieri Michele – coordinatore provinciale Verdi Matera
Intervento del Gruppo Consiliare Stella per Matera ed Adduce rappresentato dal presidente Enzo Massari
Nelle prossime settimane il Consiglio Comunale, dovrà discutere importanti provvedimenti che incideranno in modo significativo sul futuro assetto urbanistico della nostra città. Mi riferisco, in particolare, ai provvedimenti sul Piano Casa e sul Regolamento Urbanistico.
Riteniamo, come gruppo consiliare, che la rilevanza di tali temi richiede una approfondita discussione in sede politica ed una adeguata partecipazione della cittadinanza, al fine di sedimentare decisioni condivise, consapevoli e ponderate.
Decisioni di grande responsabilità che dovranno contemperare, a nostro parere, il fondamentale diritto di tutti ad avere una abitazione di proprietà, con la non meno importante esigenza di tutelare il complessivo equilibrio urbano della città. Senza trascurare, al contempo, le ricadute in termini di crescita ed occupazione, che, tali strumenti, possono generare attraverso un azione propulsiva nei confronti di un importante settore della nostra economia, qual è, storicamente, quello delle costruzioni.
Una operazione, evidentemente, complessa che, proprio per questo, richiede una ampia condivisione all’interno della maggioranza che si dovrà far carico di tale responsabilità.
Il nostro gruppo consiliare ha più volte evidenziato che gli interventi di “edilizia sociale”, assenti da anni in questa città, possono costituire una valida soluzione per soddisfare l’attuale fabbisogno abitativo, calmierando un mercato immobiliare che presenta prezzi, mediamente, molto più elevati rispetto ad altre città delle medesime dimensioni, così da rendere possibile l’acquisto di una casa di proprietà anche alle “fasce deboli” del nostro tessuto sociale.
Al contempo, tuttavia, riteniamo che un corretto approccio a tali problematiche, debba necessariamente prevedere un analisi ed una quantificazione del reale fabbisogno di alloggi sociali espresso, sia dal numero di domande di assegnazione di “case popolari” (dati che potranno essere forniti dagli stessi uffici comunali e dall’ATER), che dal numero di “cooperative” che negli ultimi anni hanno formalizzato l’assegnazione di suoli per edilizia sovvenzionata o convenzionata.
Sulla base di tali dati potranno essere quindi essere “pianificati” gli interventi previsti nel “Piano Casa” e gli strumenti premianti disciplinati dalla “perequazione” cosi come prevista nella “bozza” di Regolamento Urbanistico predisposto dal Prof. Nigro, evitando il rischio di determinare un eccessivo “carico urbanistico” sulla città.
Infine, riteniamo che, occorra inserire specifici elementi procedurali che possano garantire, attraverso un sistema premiante, imparziale e trasparente, la qualità degli interventi abitativi, elemento di sicura novità rispetto alla storia recente di questa città; una qualità, per esemplificare, che, a nostro giudizio, abbia, con le dovute contestualizzazioni, come modello urbanistico i quartieri “storici” realizzati negli anni 50 e 60 (quali Spine Bianche, Serra Venerdì, Villa Longo, La Martella, ecc.) piuttosto che gli interventi, per lo meno discutibili, realizzati negli ultimi 20 anni nella nostra città.
Gruppo Consiliare Stella per Matera ed Adduce
Il Presidente Enzo Massari
Angelo Cotugno, capogruppo PD nel consiglio comunale di Matera, interviene sul dibattito legato al piano casa e al regolamento urbanistico che sarà presentato sabato 12 marzo nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi.
I dati che ci vengono proposti da autorevoli osservatori sulla condizione del paese Italia non possono non preoccuparci.
Tutti gli indicatori : economici, sociali, ambientali ed “etici” evidenziano un paese in affanno. Il mezzogiorno paga, in quella che non appare più come una congiuntura, il prezzo più alto. Devono farci riflette due indicatori che ci coinvolgono direttamente nella responsabilità di amministratori locali.
Il primo – la povertà rappresentata dal numero sempre crescente di famiglie sotto la cosiddetta “soglia di povertà” che si somma alle tantissime famiglie che pur potendo contare su un reddito sono costrette a ridurre i consumi rinunciando anche ai bisogni primari quali assistenza sanitaria e formazione.
Il secondo – il lavoro, ovvero la strutturale assenza di nuovi e significativi investimenti insieme all’assenza di una strategia di lungo respiro di politiche industriali.
Drammatico appare il dato della disoccupazione giovanile – un giovane su tre non ha un’occupazione e quelli “fortunati” spesso hanno un lavoro precario.
Le amministrazioni locali, i comuni in particolare, possono solo in parte intervenire direttamente su queste criticità.
Possono invece essere luogo di buone pratiche e di buona amministrazione. Possono rendere fluida l’azione amministrativa attraverso una lettura chiara, esplicita e comprensibile degli atti che si assumono e procedendo con il coinvolgimento sempre più ampio di tutti i soggetti sociali ed economici. Possono finalizzare gli interventi in modo che questi rispondano al criterio della qualità e della efficacia. Possono fare in modo che rispondano innanzitutto ai bisogni dei giovani, delle donne, delle famiglie meno tutelate. Possono contribuire a disegnare una città più sostenibile, più vivibile, più inclusiva e solidale.
Questi primi mesi di amministrazione comunale sono stati sostanzialmente caratterizzati da una attenzione alle emergenze. Una attività che potremmo considerare chiusa con l’approvazione in Consiglio dell’assestamento di bilancio. Avevamo già allora, oggi ancora di più, chiari quelli che sono gli impegni per la Giunta, la maggioranza ed il Consiglio. Tutti straordinariamente importanti non tanto per le risorse economiche che possono muovere, quanto per le progettualità che l’insieme degli interventi possono determinare sulla città e come gli stessi possono ridisegnare in modo positivo l’intero contesto.
C’è un legame strettissimo tra il bilancio di previsione per il 2011, il regolamento urbanistico, il piano strutturale, il piano strategico, i pisus ed il piano casa e con tutti quegli indirizzi e quelle scelte che devono essere assunti per la gestione dei servizi e del patrimonio pubblico.
C’è quindi la necessità di affrontare, mentre si continua a governare e gestire l’emergenza e l’ordinarietà, l’insieme degli strumenti di programmazione con la consapevolezza del valore che si deve attribuire a queste azioni.
Il tempo non è una variabile indipendente e non è perso se dedicato ad approfondire, condividere e socializzare. Il metodo che si adotta permette di evitare le approssimazioni.
Abbiamo definito un calendario per i consigli comunali ed abbiamo impostato un percorso che prova a dare dignità e valore alle commissioni, ai consiglieri, al consiglio ed al metodo della partecipazione democratica alle scelte. Soprattutto in questa fase per i temi che sono in agenda si potrà misurare la capacità dell’amministrazione. Noi tutti saremo in grado di misurare allo stesso tempo la qualità delle scelte e quella del rapporto tra amministrazione e cittadini.
Angelo Cotugno, capogruppo PD nel consiglio comunale di Matera