Già lo scorso anno il presidente delle Fal Colamussi venne a Matera e fu omaggiato dal sindaco in carica all’epoca.
Programmi da Fantabilandia e richiesta di soldi per le povere Fal in costante crisi finanziaria.
Le novità di questa volta sono tante.
Occorreranno 50 minuti per percorre la tratta Matera- Bari.
E’ una promessa sentita almeno da 30 anni, la bacchetta magica manca e l’annunzio è rimasto tale.
In 30 anni siamo scesi dai 105 minuti agli 80-90 minuti attuali, sulla carta e se tutto va bene.
Entro fine anno ci sarà il collegamento diretto tra stazione Fal di Bari e l’aeroporto con una percorrenza di 15 minuti: è una affermazione che va decodificata e spiegata.
la Ferrotramviaria – Ferrovie del Nord barese sta realizzando un collegamento veloce dalla stazione ferroviaria di piazza Moro, nel centro di Bari, fino allo scalo aeroportuale “Karol Woytila”e nel dicembre del 2010 il tutto dovrebbe essere pronto.
Entro questa data le Fal dovrebbero realizzare un ascensore che porta dalla sua stazione di Bari fino a quella della Nord barese- sottostante- lì il passeggero potrà imbarcasi sulla navetta
E’ auspicabile che non funzioni a Part- Time come quello attuale e con la stessa cadenza occasionale funzionano la sala d’attesa ed i servizi igienici.
Per la sala d’attesa ed i servizi igienici ci si può rivolgere alle strutture della Nord Barese per l’utilizzo dell’ascensore il servizio, credo, sia a domanda previa prenotazione.
Il servizio di collegamento con l’aeroporto è escluso, per ciò che riguarda le FAL, i giorni festivi, in quei giorni non si vola perché il trasporto ferroviario delle Fal è sospeso
Naturalmente non bisogna avere l’aereo in partenza troppo presto o quello in arrivo troppo tardi, in questo caso si potrà dormire nella stazione della Nord-Barese o in aerostazione.
L’orario di partenza e di arrivo dell’aeromobile deve essere giusto, senza esagerare.
Dopo la riverniciatura delle carrozze , spacciato per restyling che avvenne lo scorso anno, carrozze senza bagno ed in circolazione da 30 anni, questa è la volta della riqualificazione di alcune che avranno l’aria condizionata , naturalmente sui tratti più difficoltosi del percorso o si fa funzionare l’impianto di condizionamento o ci si ferma o si rischia, come spesso accade, il surriscaldamento del motore.
I nuovi convogli ordinati alla Firema e che dovevano essere consegnarti, in ritardo, alla fine del 2008 che fine hanno fatto?
Lo scorso anno le Fal firmarono un vero e proprio contratto con la Regione e questa ultima si è impegnata a versare alla società di trasporto una somma pari ad oltre 20 Meuro l’anno .
Le Fal con questo importo dovrebbero garantire l’efficienza del servizio e dei convogli non escluso quello delle toilettes, inesistenti a bordo, o del condizionamento, inesistente sui treni e sui bus vecchi di venti anni.
La percorrenza del trasporto su rotaia è meno di un terzo di quello su gomma, non si capisce perché a distanza di oltre 30 anni dalla abolizione di alcune tratte ferrate il servizio si chiami ancora sostitutivo e non già come andrebbe ordinariamente denominato ed affidato con regolare gara al Co. Tra. B. che ha mezzi molto più nuovi ed efficienti.
Un ripensamento serio sulla tratta ferroviaria Matera – Bari andrà fatto a breve nel momento in cui l’ammodernamento della S.S. 96 sarà una realtà ed il treno servirà solo per penetrare in Bari.
Il capoluogo regionale pugliese ha già una sua rete metropolitana composta da più vettori e le Fal concorrono in minima parte e per il tratto in cui possono essere surrogate da Trenitalia che corre su binario doppio ed elettrificato, con tutti i vantaggi che queste due cose comportano.
Chiarezza andrebbe fatta, anche, sul fitto dei locali messi a disposizione dalle FAL, il cosiddetto city terminal che è un punto di informazione dotato di servizi igienici
Trattasi di Demanio dello Stato- ramo Ferrovie. Nel 2001 le F.A.L. sono divenute S.r.l. e non è noto se la Regione Basilicata abbia provveduto alla acquisizione della relativa quota sociale.
Avrebbe dovuto farlo.
Con il recente federalismo demaniale quei locali dovrebbero passare alla Regione che a sua volta li trasferirebbe al Comune.
E’ un aspetto sul quale va fatta chiarezza ed anche con una certa urgenza.
Visto, poi che siamo a Maggio un fiorellino all’occhiello lo mettiamo anche ed eccoti i13 Meuro dei 33 a disposizione della città ai quali le FAL si candidano, sono fondi europei denominati Pisus rientranti nei Por 2007/2013 ed ultimi per la Regione perché siamo in regime phasing out .
Sono risorse delle quali occorre farne tesoro perché le finanze nazionali sono disastrate e fondi dal governo centrale non ne arrivano.
Non sono arrivati neppure i fondi FAS, fondi per le aree sottosviluppate, che sono stati istituiti all’epoca dello scioglimento della Casmez e che per l’85% spettavano alle regioni meridionali..
Il tempo dei fantastici sogni sono finiti quei soldi si possono e si devono utilizzare innanzitutto per dotare la città di una stazione autobus extraurbani degna di tale nome e munita di tutti i servizi ed occorre potenziare quei servizi utili sia per i cittadini che per il circuito turistico.
Raggiungere il Madonna delle Grazie in ferrovia non serve nel momento in cui la politica sanitaria regionale , attraverso il potenziamento dei Distretti della Salute e nell’ottica di una maggiore efficienza e di contrazione della spesa punta a ridurre l’afflusso dei cittadini in ospedale ed assicurare quei servizi sanitari sul territorio.
S. Francesco vorrebbe dire Agna le Piane non di certo Matera ‘90 perché in campagna elettorale la amministrazione Adduce ha assunto impegni per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e smettere, così, di consumare terreno già abbondantemente sprecato .
Una rete metropolitana ha, inoltre, rigidità di percorso ed è carente di fermate intermedie e viene a giustificarsi in aggregati urbani ben superiori ai 60 mila abitanti.
Certo l’attrazione per progettisti, direttori lavori, cementieri è forte.
Il fiorellino da 13 Meuro è solo per la rete e sembra non sia sufficiente, il costo dei rari treni diesel che la percorrerebbero solo nei giorni feriali andrebbe finanziato a parte.
Matera, però, non ha i soldi per rinnovare il parco autobus del tipo ecologico ed infatti il Comune di Matera ha segnalato alla Regione che nella fase di predisposizione del bilancio 2010 non riscontra la disponibilità di fondi da impegnare per la spesa in cofinanziamento relativa all’acquisto di nuovi mezzi di trasporto urbano così come ha fatto il comune di Potenza che ha avuto finanziamenti per 2,5 Meuro avendo cofinanziato per il 25% l’acquisto dei mezzi.
Pio Abiusi
anch’io voglio fare una dichiarazione:
“entro dicembre 2010 gli asini voleranno!”
..dei 6 anni di Medicina ricordo con terrore + i massacranti viaggi nella appulo-LUMACA, piuttosto ke i 56 esami.
Tempi d percorrenza pazzeski (con la bici arriverei prima), viaggi interamente in piedi, calke assurde vicino Bari, odori d capre “made in Grumo, Toritto, ecc…”.
Quante belle parole da tanti anni, ma i fatti?? Nn devono meravigliarsi quando qualke esasperato decide d farsi giustizia in maniera cruenta…
Pio Abiusi non ci crede…E NEANCHE IO !!!
Non aspetto altro!!! :woohoo:
50 minuti sono un Sogno. Vedremo.