Nella Sala Giovanni Palantucci della questura di Matera si è svolta la cerimonia commemorativa di due figure della grande legalità, quelle di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino due martiri della Mafia contro lo Stato. Una cerimonia sobria alla quale hanno partecipato il questore Gugliotta, i senatori Latronico e Altezza, il sindaco di Matera Buccico, il presidente della Provincia Stella. A fare gli onori di casa il presidente Siap regionale Francesco Tiani e il segretario della sezione materana Lorenzo Creanza: “Ricordando il 17° Anniversario delle stragi di mafia siamo vicini ai colleghi, alle scorte e a quanti hanno perso la vita. Questa è un’occasione per continuare a ricordare l’opera di Falcone e Borsellino, eroi immolati nella legalità e le azioni quotidiane tese al vivere civile. Credere che la mafia non può essere sconfitta è un errore. Occorre inasprire le pene e sopratutto garantire la certezza delle stesse”.
FrancescoTiani: “ Bisogna essere molto bravi a ricordare i magistrati caduti. Sono passati molti anni e nessuno ha dimenticato quanto la Mafia ha sferrato l’attacco allo Stato, uno Sato costruito da tutti noi con la voglia di combattere. Perdere la memoria equivale a perdere qualcosa di noi stessi. Vorremmo che ci fosse la meritocrazia e il rispetto dei colleghi Borsellino e Falcone.”
Il questore Gugliotta conosce bene la realtà della Sicilia e della Calabria perchè ha lavorato diversi anni in quelle zone: “ Un plauso a questa iniziativa rivolta ai due uomini dei nostri tempi. E’ giusto ricordare questi eroi e gli agenti della scorta. C’è sensibilità nei confronti di questo a argomento che gratifica e incoraggia ad andare avanti. Dico di più: questo incontro sarebbe stato più produttivo se fosse avvenuto alla presenza dei giovani durante il periodo scolastico. Loro sono il futuro e devono sapere cosa hanno fatto i due eroi. E’ fondamentale fare il nostro dovere e le figure di Borsellino e Falcone mi portano ad essere una persona semplice per una società migliore. Serve un esercito di maestri-diceva Falcone- più che un esercito per combattere la Mafia.”
Va esteso il nostro impegno verso i giovani e la strada giusta è quella della legalitàHo lavorato a Palermo nel 1985. Trovai una lapide con nomid i nove persone morte per la Mafia. E lavorare in quella sede mi ha segnato nella mia attività. Miinconteravo le domeniche in chiesa con Borsellino. Con Falcone mi incontravo per motivi di lavoro. Lavorava in una stanza bunker “Io faccio il mio dovere di magistrato-diceva .- e gli altri dalla loro parte si può sconfiggere la mafia . Loro erano coscienti di andare verso la morte e se noi abbiamo fatto operazioni di polizia dal 92 al 96 hanno esteso la loro mentalità ad altri smuovendo le coscienze. Il mondo di oggi ha bisogno di figure che vivono con amore”.
Presidente Stella: “ Quella di Falcone e Borsellino è una delle stragi che colpiscono la coscienza degli italiani. E’ un momento di forte emozione e di riflessione per creare migliori presupposti affinchè stragi del genere non accadano mai più”.
Il sindaco Buccico riflette su fenomeni di trasgressione criminale “ Noi viviamo in questa realtà con le prospettive che questo territorio esprime. Siamo un territorio molto accogliente e bisogna evitare che la clandestinità vada ad implementare filiere della criminalità con leggi importanti che intervengano con chiarezza”.
La senatrice Maria Antezza: “ Abbiamo lavorato per tutelare la libertà contro la paura per garantire tranquillità. Molti servitori dello stato sono caduti. La criminalità ha messo a dura prova le forze dello Stato. Bisogna lavorare per accrescere una testimonianza attiva e collettiva”.
Il senatore Cosimo Latronico: “Siamo qui per non dimenticare e lavorare sulla scia di quanto hanno fatto i martiri che rappresentano una testimonianza morale”.
In sala anche il Prefetto Monteleone, il procuratore della repubblica Chieco, il senatore D’Amelio, il presidente della Cdc TAngelo Tortorelli, il presidente dell’ITC “Loperfido” De Rosa, il presidente del consiglio comunale Romeo Sarra.