“Una bella giornata per il percorso civile, morale e storico della città di Matera”. Così il Sindaco Emilio Nicola Buccico ha salutato il 1° marzo 2008, una giornata che resterà agli annali della città di Matera. Nella prima mattinata, in via Cappelluti, nei pressi della Camera di Commercio, è stata scoperta una lapide in ricordo dei cittadini materani Raffaele Beneventi, Vincenzo Rutigliano ed Emanuele Manicone, “qui caduti il 21 settembre 1943 per la libertà contro la violenza nazista perché rivivano nel ricordo e nel culto del popolo materano”. “Oggi Matera ricostruisce il percorso di una pagina importante della sua storia – ha detto il primo cittadino -. Il 21 settembre del 1943 resta, nelle piaghe nelle ferite, un giorno di insurrezione, una risposta coraggiosa alla violenza nazista, pagata con un tributo di sangue. Qualche mese fa aderimmo alla iniziativa della fondazione Zetema per l’apposizione di una targa in via Lucana in ricordo del sacrificio del materano Frangione; oggi completiamo il percorso per onorare la memoria dei caduti in via Cappelluti, e per questo ringrazio i parenti e le forze dell’ordine oggi presenti. Grazie al segno lapideo, l’evento sarà calendarizzato nella nostra memoria. Intanto, continua il nostro lavoro per far ottenere alla città di Matera la medaglia d’oro al valore militare”.
A seguire, nell’Auditorium di piazza del Sedile si è svolta una pubblica manifestazione, in cui l’Amministrazione Comunale ha conferito la cittadinanza onoraria al critico d’arte prof. Giuseppe Appella e al prof. Michele D’Elia, esprimendo la gratitudine per l’intensa opera svolta in campo culturale e artistico, che ha permesso alla città di promuovere e valorizzare l’immenso patrimonio di cui dispone. “La decisione unanime del Consiglio Comunale rappresenta una pagina importante di storia civile – ha affermato il Sindaco Buccico, che ha introdotto la cerimonia leggendo i messaggi pervenuti dal Circolo Culturale La Scaletta e dal Sottosegretario Filippo Bubbico -. Un grazie a questi due personaggi per le loro donazioni intellettuali, attraverso le quali Matera potrà entrare nell’alveo delle grandi città d’arte e di cultura. Ridisegnamo il nostro identikit alla ricerca delle nostre radici e della nostra storia”. A tracciare un quadro della vita e dell’attività di D’Elia è stato il Consigliere Comunale Vincenzo Viti, che ne ha ricordato, tra l’altro, l’allestimento a Palazzo Lanfranchi della prima esposizione permanente delle opere ricadenti nella quadreria D’Errico, il periodo da Soprintendente ai Beni Artistici e Storici della Basilicata, quando ha lavorato per il recupero e il restauro del patrimonio storico-artistico danneggiato dal terremoto del 1980, ed infine il grande restauro della Cripta del Peccato Originale. Da parte sua, lo studioso si è definito “uomo di tutti i giorni”, ed ha chiesto il consenso e il coinvolgimento responsabile della comunità per vincere ogni battaglia. “Matera ha tante potenzialità che vanno espresse e può volare – ha aggiunto D’Elia -. Per l’Istituto Centrale del Restauro la città dei Sassi dovrà ricoprire un ruolo importante”. Il Vice Sindaco Saverio Acito ha presentato la figura e l’opera di Giuseppe Appella, critico d’arte che ha curato la realizzazione delle Grandi Mostre di Scultura nei Sassi a Matera, in collaborazione con La Scaletta, ed ha ideato e realizzato il Musma, Museo di Scultura Contemporanea. “Vi chiediamo di continuare a lavorare per la città – ha detto Acito -. Lo avete fatto sempre in silenzio e senza clamori, e questo momento di riconoscimento deve costituire la nuova traccia per la crescita della comunità”. Il critico d’arte nativo della Lucania ha dichiarato di sentirsi materano a tutti gli effetti. “Ho sempre lavorato affinché Matera fosse il giardino dell’intelligenza. L’impegno per Matera, a Matera continua”.
LUTTO PER ROMEO SARRA.
Un lutto ha colpito in giornata il presidente del consiglio comunale di Matera Romeo Sarra: è scomparso il suocero Giuseppe Abate. I funerali si terranno sabato a partire dalle ore 15 nella chiesa di S. Domenico in Piazza Vittorio Veneto.