Venerdì 24 luglio, alle 18, nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi è stato presentato il documento di indirizzo per la realizzazione del museo DemoEtnoAntropologico dei Sassi di Matera, redatto dal comitato tecnico scientifico. Al dibattito hanno partecipato i componenti del comitato scientifico, Roberto De Mattei, Ferdinando Mirizzi, Joaquim Pais de Brito, nonché rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e della Fondazione Carical. Assenti Pietro Clemente e la francese Florence Pizzorni. A introdurre i lavori Il vice sindaco Saverio Acito che tra l’altro ha sottolineato che “l’impegno dell’amministrazione nel portare avanti un progetto complesso ma di fondamentale importanza per lo sviluppo turistico del nostro territorio”.
Queste invece le dichiarazioni del sindaco Buccico: “Ringrazio Acito per il lavoro svolto in questi mesi con competenza e passione: è diventato una sorta di motore di un progetto culturale culturale che viene da lontano. Ma voglio ricordare anche il ruolo di Labarile, senza il suo attivismo non avremmo ottenuto i risultati. Ma fondamentale è stato l’apporto anche del professore Mirizzi. In questa occasione voglio ricordare anche il lavoro svolto dal presidente consiglio comunale Romeo Sarra e quello del neo elettol presidente del consiglio provinciale Aldo Chietera. Buccico poi racconta come è nata l’idea di dar vita al Museo D.E.A.: “ Si tratta di un’aspirazione nata quando siamo ritornati ad occuparci dei Sassi. Nel ‘700 erano pochi gli abitanti dei Sassi, nell’800 pochissimi e lo spartiacque si è avuto nel 1952 con i trasferimenti dagli antichi rioni al piano. Per molti i Sassi sono stati luoghi della sofferenza, della promiscuità ma quando ci siamo riappropriati dei Sassi come Patrimonio dell’Umanità, abbiamo cominciato a camminare. Ci siamo messi al lavoro e mi auguro che questa sinergia non si fermi e porti a più fruttuose forme di collaborazione.” Poi precisa perchè si è pensato ad un museo demoetnoantropologico. “Matera è un museo a cielo aperto grazie ai Sassi che sono Patrimonio dell’Unesco dal 1993 con la motivazione che costituiscono “il più rilevante esempio di insediamento preistorico nella regione del Mediterraneo. E’ ormai riconosciuto da tutti che Matera genera stupore e curiosità.Il Museo dovrà diventare una guida per rileggere il passato in prospettiva del futuro. In un progetto che veda i Sassi come archeologia moderna il museo è una guida alla storia monumentale e quotidiana. Il comitato scientifico ha colto nella sua esperienza di visita alla città temi forti della museografia dei Sassi: l’orientamento alla ricerca del sole, la dialettica di acqua e di pietra, l’eredità e la memoria dei saperi delle pratiche, delle storie di vita, i racconti mitici e fantastici del mondo di sotto”. Il Museo dovrebbe proporsi anche come luogo storico che trasmette l’identità urbana: una invenzione autoriale della tradizione. Il Museo Demoantropologico dei Sassi dovrà contribuire a far si che la città di Matera sia fatta oggetto di riconoscimenti in campo internazionale. La sua volontà di candidarsi a capitale europea della cultura nel 2019 dimostra peraltro pienamente l’intenzione della città di promuovere il suo patrimonio Attorno al museo si dovrà articolare un’attività internazionale di reti che dovrà fare riferimento al suo sito notevole ed eccezionale.” Il comune ha inoltre annunciato che sarà realizzato anche il sito web del Museo.