Martedì 3 agosto a Matera, il titolare di una rivendita di bar tabacchi ha denunciato ai carabinieri di essere stato vittima di una truffa.
In particolare, nel pomeriggio precedente, l’uomo veniva contattato telefonicamente da una persona, che gli rappresentava che, poco prima, erano stati recapitati, presso quell’esercizio commerciale da parte di una ditta di corriere espresso, due plichi contenenti tagliandi della lotteria “gratta e vinci”.
Lo stesso anonimo interlocutore riferiva, altresì, che, da lì a poco, sarebbe passato un loro dipendente a riprenderne uno, poiché erroneamente recapitato.
Infatti, poco dopo la telefonata, si presentava presso l’esercizio in questione un giovane, che, riferendo di appartenere alla stessa ditta di corriere, provvedeva a ritirare il plico in parola.
Solo successivamente, il commerciante, insospettito, fatte le dovute verifiche, accertava che, in realtà, entrambi i pacchi erano destinati al proprio esercizio e che, quindi, era stato vittima di una truffa.
Valore dei “grattini” è di 27.000 euro circa.
Sull’episodio, stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Matera.
Nella serata d martedì 3 agosto, a Policoro, i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato, per furto aggravato, due donne, madre e figlia, sorprese a rubare in un supermercato della zona.
Fra i tanti clienti che, tornati dal mare si apprestavano ad effettuare i loro acquisti, due donne, in particolare, hanno attirato l’attenzione del responsabile della vigilanza e del coordinatore del punto vendita del centro commerciale, in quanto il loro cestino, solitamente predisposto per trasportare la merce fino alle casse, conteneva due borse con cerniera e diverse bottiglie di liquori, una confezione di carne e salumi sottovuoto, nonché altra merce sistemata in modo anomalo. Simulando di fare degli acquisti, un dipendente del supermercato ha iniziato a seguire, fra gli scaffali, le due donne, che, d’improvviso, dopo aver abbandonato parte della merce già contenuta nel cestello, hanno provveduto ad occultarne altra, sistemandola nelle borse che avevano con loro.
Le stesse, dopo essersi recate alla cassa, hanno quindi pagato solo una minima parte della merce prelevata dagli scaffali e. una volta oltrepassate la zona delle casse, sono state bloccate dagli addetti alla vigilanza, che, con massima discrezione, le hanno invitate ad esibire lo scontrino e poter visionare le borse.
A quel punto, avuta la certezza dell’accaduto, gli addetti hanno avvisato i carabinieri, che, subito, intervenuti, hanno arrestato le due donne, poi sottoposte agli arresti domiciliari.