La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) paventa l’esistenza di accordi segreti tra la società Geogastock e pubblici amministratori. La società italo-russa, facente parte della Energetic Source di Paderno Franciacorta (BS) è guidata da Alexandro Floris ed è controllata a sua volta da Avelar Energy Group, holding europea della Renova, colosso energetico russo guidato da Viktor Vekselberg. Preoccupano le dichiarazioni rilasciate, in proposito, dall’ex sindaco di Miglionico, attualmente consigliere regionale, Giuseppe D’Alessandro, il quale riferisce che sarebbero stati promessi 3 milioni di euro ai tre comuni coinvolti dall’affare gas, autorizzato con parere favorevole VIA dal Ministero dell’Ambiente, prima ancora che la Regione abbia rilasciato tutte le autorizzazioni necessarie. Questo, in pieno stile Pimby: prima chiudo gli accordi e poi contratto. Metodo sempre più in voga tra gli amministratori regionali.
Sul sito della società sopraccitata, in merito all’affare stoccaggio del gas in Val Basento si legge che esiste un budget pluriennale pari a 400 milioni di euro per un mega-stoccaggio di gas di provenienza dal Mar Caspio da 1,4 miliardi di metri cubi, il maggiore della Penisola. La OLA chiede di conoscere dal consigliere D’Alessandro, che sembra essere molto bene informato, se è a conoscenza di una contrattazione segreta tra amministratori pubblici e società, dal momento che cita compensazioni ambientali per 3 milioni di euro per un progetto che egli dice essere stato “ampiamente valutato” traendo la conclusione che ”bisogna convivere con un ambiente che deve garanzie a tutti ed essere utilizzato per fini produttivi”. Il consigliere regionale parla poi di sacrifici allorquando riferisce che non sarebbero stati adeguatamente compensati, nonostante il “grande servizio che la Basilicata si appresta a dare al Paese”. Egli omette però di evidenziare che il progetto è stato oggetto di una diffida legale da parte dell’associazione Ambiente e Legalità Onlus e della OLA, nella quale tra numerose lacune ambientali si fa espressamente riferimento all’assenza del Piano di Gestione dei Rifiuti previsto dal Decreto Legislativo 117/2008. Un Piano che la società avrebbe dovuto presentare contestualmente alla VIA per valutare impatti di sostanze chimiche pericolose per l’ambiente e la salute dei residenti in Val Basento, già duramente toccati da queste problematiche.
La nostra Organizzazione e l’Associazione Ambiente e Legalità Onlus hanno richiesto da tempo di poter accedere alle informazioni ambientali relative ai Piani di Gestione dei Rifiuti Petroliferi, considerata l’intensa attività che coinvolge quasi completamente la Basilicata, ai sensi dell’art.19 del Decreto Legislativo n.117/2008. Gravissime omissioni ed inadempienze queste che vanno a discapito dell’ambiente e della salute dei residenti.
OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista)