A Policoro, nelle prime ore di questa mattina, i carabinieri della locale Compagnia hanno denunciato un 35 enne di Scanzano Jonico, in quanto responsabile di minaccia aggravata, resistenza a P.U. e porto illegale di coltello di genere vietato.
I militari dell’Arma, componenti l’equipaggio di una pattuglia del Radiomobile, già impegnati nei servizi di controllo del territorio disposti e intensificati in occasione del ponte del 1° maggio, a seguito di richiesta pervenuta sul 112, si sono recati presso una pizzeria del posto, dove era stato segnalata la presenza di un uomo che stava minacciando il titolare.
Arrivati sul posto, i carabinieri, di fatto, hanno trovato il denunciato che, adirato, minacciava il titolare dell’esercizio pubblico, dove, lo stesso, aveva già lavorato, esigendo il pagamento di somme di denaro, forse relative alle sue precedenti prestazioni lavorative.
L’uomo, per altro, prima dell’arrivo della pattuglia dell’Arma, si era recato presso la pizzeria, già una prima volta e, non avendo trovato il proprietario, si era allontano.
All’atto del controllo, lo stesso è stato sorpreso in possesso di un coltello di genere vietato.
Quindi, ricondotto alla ragione e nonostante la sua ferma opposizione e il deciso rifiuto, è stato accompagnato in caserma e denunciato.
A Rotondella, nei giorni scorsi, i carabinieri del NAS di Potenza, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Policoro, hanno posto sotto sequestro un allevamento avicolo, in quanto attivato irregolarmente.
I militari dell’Arma, che, già da qualche tempo, hanno intensificato i controlli presso allevamenti della provincia per testarne la regolarità e prevenire, così, possibili danni per la salute pubblica, hanno effettuato la verifica, comprensiva di ispezione igienico sanitaria, presso un’area ed una struttura adibita all’addestramento di cani da caccia (con abbattimento di fauna selvatica), verificando che, all’interno della citata azienda, era stato attivato un allevamento avicolo senza la preventiva e prescritta comunicazione all’autorità sanitaria locale, nel caso de quo, di Montalbano Jonico. Inoltre, sono stati trovati 3 cani, che, a seguito di ulteriore verifica, non sono risultati registrati all’anagrafe canina, così come previsto dalla legge.
Al termine del controllo, i carabinieri hanno, quindi, proceduto al sequestro sanitario della struttura adibita a ricovero della fauna selvatica, che, all’atto del servizio, comprendenva circa 60 esemplari, per un valore complessivo di 30.000 euro.