Con la presentazione di sette proposte progettuali, pervenute alla Fondazione CaricaI, compie concreti passi avanti il progetto per la realizzazione a Matera, nel Sasso Caveoso, del “Parco Museo Demoetuonatropologico”. Lo studio di fattibilità rientra nelle attività di recupero dei rioni Sassi con un importo a base d’asta di 163.400.000 euro. L’area interessata all’intervento è di circa tre ettari e prevede l’attivazione di funzioni produttive, di ricerca e di valorizzazione della storia e del vissuto dell’ uomo. L’Ufficio Sassi seguirà le diverse fasi di espletamento del Bando, che dovrebbero concludersi in tempi estremamente rapidi.
NOTA DIFFUSA DALL’ING. VITO LABARILE, VICE-PRESIDENTE FONDAZIONE CARICAL
Sono sette i gruppi e le società che si sono candidati alla gara per l’affidamento dello studio di fattibilità-progetto industriale del museo demoetnoantropologico nei rioni Sassi di Matera. Dal profilo dei partecipanti emerge una elevata qualità e importanza dai gruppi e delle società note alla cultura museologica e architettonica italiana ed europea, evidentemente attratti dal tema e dalla città.
Certamente va evidenziata l’assoluta novità della procedura mossa in atto dalla fondazione e dal Comune di Matera, che nel giugno 2008 hanno sottoscritto un accordo di programma dove sono definiti gli obiettivi, i percorsi amministrativi e i ruoli di ciascuno.
Da qui è scaturita la nomina di un comitato scientifico prestigioso che vede la partecipazione di personalità autorevoli del mondo accademico e dei grandi musei antropologici di Maniglia e di Lisbona.
In questo quadro la fondazione ha assicurato la regia operativa dell’intera operazione, affidandola all’ing. Vito Labarile, progiect manager designato.
Entro il 10 novembre verrà nominata a commissione competente per avviare i lavori di selezione che porterà a individuare il soggetto affidatario dello studio di fattibilità del museo.
Questo museo andrà a rafforzare in maniera significativa l’offerta culturale di una città che si appresta a candidarsi a capitale europea della cultura nel 2019, rappresenterà l’archivio della memoria della città, contribuendo alla sua definitiva internazionalizzazione.
L’obiettivo di questa operazione è far diventare la nostra città attrattiva di studiosi e visitatori che vorranno confrontarsi con un grande esperienza: la conoscenza di una comunità la cui vita per secoli si è caratterizzata attraverso connotati ispirati solidarietà, a grande sensibilità dell’ambiente e del paesaggio.
una eredità da buccico