Non c’è nessun interesse di Sel a stoccare il gas ottenuto grazie agli accordi sul petrolio in un eventuale sito di stoccaggio Geogastock, non c‘è nessuna trattativa della Regione Basilicata in tal senso, men che meno collegata a processi autorizzativi. Le illazioni avanzate da alcuni ambientalisti nel corso di un convegno e riferite oggi dalla stampa sono destituite da ogni fondamento.
Regione Basilicata e Sel, nel tranquillizzare tutti i cittadini sull’assoluta terzietà dell’Ente rispetto ai controlli e le verifiche autorizzative, auspicano per il futuro maggiore attenzione e prudenza nell’avventurarsi in simili prospettazioni per la credibilità di chi avanza tale ipotesi e l’autorevolezza delle posizioni delle comunità rappresentate dalla Regione. Spacciare fantasie, per quanto avvincenti, per verità o mezze verità, può inquinare il processo decisionale e alimentare sfiducia e rassegnazione nei cittadini non rendendo, a quel punto, credibili le decisioni finali, qualunque esse saranno.
Nessun interesse di Sei a stoccare il gas…?
Il convegno sullo stoccaggio del gas in Val Basento, tenutosi a Ferrandina il 29 gennaio 2011, come nella
peggiore tradizione locale, scatena le invettive di quanti, Presidente della Giunta regionale ed assessore
ali’ ambiente dello stesso ente, si negano al confronto con il territorio, con l’impresa interessata e cosa
piu’ grave, con altri enti, Ministero dello Sviluppo Economico, a cui dovrebbero essere legati da un
rapporto di sussidiarietà .Se vale la regola che l’assente ha sempre torto, in questo caso siamo giunti ali’
impudenza.
In una nota pubblicata su un sito internet del 1 febbraio 2011, la Regione e la Sei avvertono l’impellente
urgenza di smentire (( le ipotesi fantasiose prospettate da alcuni ambienta listi nel corso di un convegno e
riferite oggi dalla stampa ((in merito alle considerazioni fatte a seguito di una dichiarazione ufficiale della
Geogastock circa l’esistenza di tre operatori, di cui ((uno locale (( nell’ uso in esclusiva del servizio di
stoccaggio .
Bene, è questo che volevamo leggere e cioè che la Regione Basilicata e la Sei sono estranee a qualunque
operazione speculativa che inchieste del/’ Espresso e pubblicazioni di cablaggi pongono all’ attenzione
Anche di questi territori.
Ma non può tranquillizzare i cittadini l’assenza della Regione Basilicata dal procedimento di Valutazione D ‘
Impatto Ambientale nazionale che ha visto emanare il decreto di via favorevole In assenza di parere da parte della Regione Basilicat, né può tranquillizzare la mancata apertura, auspicata da piu’ parti,
certamente non taccia bili di Il ambientalismo “, di un tavolo con il governo e tutte le parti sociali per porre
ali’ attenzione le questioni di un sito di bonifica d’interesse nazionale e deindustrializzato , quale è la Val
Basento.
Anche noi osiamo auspicare. Naturalmente auspichiamo che gli uffici regionali non dimentichino anch’ essi
r come altre volte per altri casi è accaduto, l’esistenza del vincolo idrogeologico nelle aree pozzi
interessate allo stoccaggio , di accertare e rendere pubbliche le ragioni dell’ inquinamento da metalli ed
idrocarburi pesanti di diversi pozzi sempre interessati allo stoccaggio . Di non dimenticare di avere contezza
e rendere pubbliche le notizie relative ai pozzi mineraria mente chiusi della Concessione Cugno Le Macine,
Di rivedere l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciata alla Geogastock al fine di dare contezza e
rendere pubbliche le analisi cumulative delle emissioni in atmosfera tenendo conto di tutte le fonti d’
emissioni, esistenti e/o progettuali.
Alla luce di quanto sopra ribadito, l’assenza della regione e dei suoi rappresentanti dal Convegno del 29
gennaio 2011 a Ferrandina, risulta oltremodo ingiustificata e colpevole nonché una buona occasione persa
dall’ Ente di confrontarsi ed informare i propri cittadini
Associazione Ambiente e Legalità