La domanda che ci assilla da qualche tempo è “ma cosa ci
fanno respirare”.
Ne parlano stampa,radio,tv,il web,nelle piazze e nelle
case “questa o quella industri inquina e
ci lascia i pm10 o la diossina o le polveri sottili o fumo nero e puzzolente”
In fine arrivano i saggi,gli esperti e ci dicono che è tutto
costantemente monitorato ,la situazione è sotto controllo e dopo un caso di
emergenza (vedi le mozzarelle di bufala campane),tutto deve tornare al più
presto alla normalità che di mezzo ci va la faccia pulita dell’Italia e il
commercio e il turismo ecc…..
Ma la mozzarella
pugliese che mangiamo a Matera non la fanno con il latte delle mucche che
pascolano nei campi dove si deposita costantemente da decenni il residuo
dell’ILVA di Taranto?
Ma che l’acqua dei rubinetti non passa da quelle valli e da
quelle montagne che sventriamo con le trivelle dove abbiamo messo i nostri siti
di stoccaggio per l’oro nero e dove di tanto in tanto ci stà un incidente e si
sversa qualcosa o percola qualche altra cosa o magari brucia ?
Ma è proprio necessario svendere il nostro unico tesoro per
un pugno di mosche americane. Qualcuno dice che abbiamo diamanti nella terra
qui al sud ma ci piace assai coltivare
le patate e queste ci bastano.
Ma pure avvelenate le vogliamo le patate?
Nei pressi di Matera stanno per prendere il via i lavori di
ampliamento dell’impianto Italcementi che
contribuisce anche lui ad inquinare l’ambiente e non poco
visto che sventra il Parco della Murgia Materana ed emette non certo acqua di
rose dai suoi alti camini.
Oggi vorremmo dire che almeno la situazione è sotto
controllo ma non è così,gli impianti di rilevamento delle emissioni posti
vicino il cementificio sono inattivi da dieci giorni.
Nessuno interviene perchè se ci fosse opposizione l’impianto
potrebbe decidere di trasferire la produzione magari in Cina dove le persone
sono troppe e possono diminuire senza problemi.
Lo sviluppo del territorio e dei materani dipende anche da
quante vite si possono sacrificare.
i cittadini previsto per venerdì 20 febbraio alle ore 17 presso il bookshop di palazzo Lanfranchi di Matera