Cesare Carmentano abbandona la giunta Buccico. Il rappresentante dei sei consiglieri "dissenti" che rappresentano le liste civiche di Saverio Acito ha lanciato un messaggio forte e chiaro al primo cittadino. Le "civiche" avevano chiesto maggiore visibilità all'interno della Giunta ma nessun segnale di apertura era arrivato in tal senso dal sindaco della città e dalla Casa delle Libertà. Lo strappo, secondo Carmentano, è stato dunque inevitabile. Immediata la replica del Sen. Emilio Nicola Buccico, sindaco di Matera:“Ho sempre preferito la chiarezza alla confusione, e quindi avrei preferito, e comunque preferisco, un dibattito sul futuro e il destino della città con l’esame e l’approfondimento dei problemi, al puro e semplice dosaggio di rappresentanza o, come si esprimono i consiglieri civici dissidenti, di cosiddetta visibilità.La legge elettorale disegna una figura diversa ed autonoma di sindaco e consente di distinguere rappresentanza e rappresentatività, e, pur tuttavia, ai consiglieri civici dissidenti, ho proposto, e qui riconfermo, un percorso di lavoro dal quale trarre ogni utile indicazione nella direzione del cambiamento e del miglioramento in occasione del bilancio preventivo, primo grande appuntamento programmatico. In ossequio alla real politique, prendo atto anche delle dimissioni dell’assessore Carmentano, del quale non ho mai registrato il dissenso in seno alla Giunta ed ora accollo su di me la delega al contenzioso. I materani sapranno riconoscere ed individuare le responsabilità. Comunque, fino a quando mi saranno date forza e possibilità, continuerò a lavorare nell’interesse di una città che faticosamente e quotidianamente stiamo sollevando da una condizione di minorità e di abbandono”. Le dimissioni di Carmentano sono arrivate alla vigilia del primo consiglio comunale convocato dal sindaco dopo la pausa estiva. Un'assise particolarmente attesa e che ha fatto registrare un altro colpo di scena.
Ecco la cronaca: si è tenuto giovedì 27 settembre, nella sala delle adunanze di via La Vista, il Consiglio Comunale di Matera. All’Assise non hanno preso parte i sei consiglieri delle liste civiche (Toto, Perniola, Cinnella, Antezza, Di Bari e Andrulli), che nei giorni scorsi avevano preso le distanze dalla maggioranza, con la conseguenza delle dimissioni del loro assessore di riferimento Cesare Carmentano. Sette i punti all’ordine del giorno, a cominciare dall’elezione del secondo Vice Presidente Vicario del Consiglio dopo le dimissioni di Carlo Antezza del movimento civico Matera Lab (come primo era stato eletto a luglio Michele Lamacchia dello Sdi). Su indicazione della maggioranza, è stato nominato vice presidente Giovanni Angelino, consigliere dei Verdi, che ha ottenuto 20 voti contro i 9 di Michele Casino, indicato dalla minoranza. Il voto favorevole di Angelino ha provocato l'immediata reazione del segretario cittadino Nicola Letizia, che ha ufficializzato dopo poche ore l'espulsione di Angelino dal partito del Sole che ride.
Anche in questo caso Angelino ha diffuso un comunicato stampa per chiarire la sua posizione politica e spiegare il suo voto favorevole alla maggioranza.
"Credo, da protagonista involontario, di una misera vicenda di numeri, di poter e dover dire qualcosa, giusto a ridare dignità a fatti sui quali, in un delirio di rappresentatività e visibibilità (come la chiamano loro) l’impalpabile segretario provinciale dei Verdi, Nicola Letizia, e l’ex assessore Carmentano hanno rilasciato dichiarazioni.Innanzitutto i fatti: nel consiglio comunale del 27-9 u.s. sono stato nominato vice-presidente del Consiglio su proposta di molti consiglieri della attuale maggioranza; a questa nomina si è dovuto procedere per sostituire il dimissionario consigliere Antezza. La nomina era vitale ai fini del proseguimento dei lavori del consiglio comunale. Sto imparando che le procedure della macchina amministrativa sono molto complicate, ma ho capito che su queste complicazioni, i volpini della politica di mestiere ci giocano; il dramma è che giocando allo sfascio, spesso, si calpestano diritti e aspettative di ignari cittadini che di questi “giochini da volpini” diventano vittime inconsapevoli.
Chi se ne frega!!!, direbbero i Letizia e i Carmentano di ogni ordine e parte.
Infatti, se ieri il consiglio comunale non si fosse tenuto, se le norme di salvaguardia e l’assestamento di bilancio non fossero stati votati, molti dei lavoratori precari che le passate amministrazioni di sinistra hanno mantenuto nel precariato per poterne ricattare il consenso (il voto, per intenderci), avrebbero perso l’ultima opportunità di vedersi riconosciuto, dopo anni di sacrifici, l’accesso alla titolarità del loro lavoro.
Ancora: tutto il sistema dell’assistenza ai disabili, ai socialmente svantaggiati, insomma, tutti questi contratti che tutelano le fasce più deboli, sarebbero decaduti.
Con queste urgenze abbiamo dovuto confrontarci e su queste urgenze ho provato a pormi alcune domande: ma perché tutti i contratti che tutelavano le fasce più deboli avevano come scadenza il 30 giugno? Ma quanto stanno a cuore i problemi dei cittadini, dei cittadini meno fortunati, alla compagine di sinistra alla quale appartengo? Ma allora, io devo solo apparire nominalisticamente di sinistra o devo esserlo? Votare provvedimenti di una giunta che guarda ai problemi della gente, aldilà della colorazione politica mette in crisi la mia identità politica? O smaschera forse, quanti sotto il velo della visibilità e della rappresentatività cercano posti e prebende “com’era all’uso”?
Bene, sono stato eletto in consiglio comunale il 12 giugno nella lista dei Verdi, partito al quale sono regolarmente iscritto e dagli organi del quale, sino ad oggi, non ho ricevuto neppure una telefonata. L’impalpabile segretario provinciale Nicola Letizia, abituato a gestire il partito, quasi fosse la cucina di casa sua, annuncia fantomatiche e straordinarie segreterie cittadine e provinciali delle quali non ho ricevuto alcuna comunicazione e che avrebbero deciso la mia espulsione. Sono e resto il capogruppo dei Verdi in Consiglio Comunale sino a quando il Partito e non la cucina di casa Letizia mi riterrà meritevole di fiducia.
Infine le dichiarazioni dell’ex assessore Carmentano, che dire, lui ed il suo gruppo sono talmente in confusione che imputano agli altri quelle che sono le loro colpe; ma quale rappresentatività, quale visibilità, usciamo dal politichese: posti, poltrone, prebende, chiamatele con il loro nome, non cercate di ammantare di nuovo ciò che è terribilmente vecchio. E’ questo squallido mercimonio che gli elettori materani non volevano più vedere. Questa la volontà tradita non altra.
Con molta umiltà, in libertà e senza telecomandi, proverò a dare il mio contributo alla richiesta di cambiamento che questa città ha espresso con il voto del 12 giugno.
Giovanni Angelino, capogruppo dei Verdi
Tornando al consiglio comunale, l’Assise ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato in via eccezionale dal consigliere dell’Ulivo Francesco Bianchi, che esprime preoccupazione e solidarietà alla popolazione dell’ex Birmania, dove si sta vivendo in questi giorni una situazione drammatica. Il Sindaco e la Giunta si attiveranno in tal senso per sollecitare il Governo Nazionale al fine di agire in sede Onu e Unione Europea affinché vengano assunte le iniziative necessarie a ripristinare una situazione di democrazia.Il Consiglio è proseguito con le comunicazioni dell’Assessore comunale al Bilancio Eustachio Quintano relative a prelevamenti dal fondo di riserva per un importo complessivo pari a circa € 113.000,00 e con la relazione dello stesso Quintano sul rendiconto di gestione 2006. Nel corso del dibattito, lo schieramento di centrosinistra ha optato per un’astensione tecnica, scegliendo di non abbandonare l’aula, con la conseguenza di far venir meno il numero legale, e di astenersi dal votare un bilancio comunque approntato dalla passata Amministrazione. Il provvedimento è quindi passato con 19 voti favorevoli, uno contrario e 11 astenuti.Approvati anche gli ultimi punti all’ordine del giorno, “Salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione stato di attuazione dei programmi (art. 193 del D. Lgs. 18.8.2000 n. 267) e “Trasferimento delle funzioni catastali ai Comuni. Scelta della forma di gestione”, quest’ultimo all’unanimità.Il Sindaco Emilio Nicola Buccico ha avviato infine il dibattito politico sulla situazione di crisi apertasi in seno alla maggioranza, confermando la disponibilità al dialogo con i sei consiglieri dissidenti ed annunciando la nomina a brevissimo termine dell’Assessore agli Affari Legali e Contenzioso che sostituirà Carmentano. Per il proseguimento della discussione politica, una riunione del Consiglio Comunale sarà convocata nella settimana tra il 14 e il 20 ottobre.
Day-after. Buccico non perde tempo e ricompone la sua giunta. Il Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico ha nominato nella serata di venerdì l’avv. Giancarlo Tonelli nuovo Assessore agli Affari Legali e Contenzioso.
Tonelli, 51 anni, sostituisce il dimissionario Carmentano.