PROVINCIA DI MATERA – Gruppo Consiliare “Di Pietro – Italia dei Valori”
ORDINE DEL GIORNO
PREMESSO che:
– In data 29 ottobre 2009 il Senato ha approvato, in via definitiva, la conversione in legge del decreto “Gelmini” sulla scuola con 162 voti a favore, 134 contrari e 3 astenuti;
– Il provvedimento prevede tagli per circa 8 miliardi di euro nei prossimi tre anni, il personale subirà una riduzione di circa 130.000 unità, comportando, quindi, una perdita di qualità e di efficacia dell’istruzione pubblica;
RITENUTO nello specifico non condivisibile
– Il ritorno ad un maestro unico che annullerebbe:
La possibilità di fornire insegnamenti specializzati e diversificati;
Un’offerta formativa differenziata attraverso: l’attuazione di progetti formativi (arte, musica, teatro ecc.), attività di potenziamento e recupero di alunni in difficoltà, attività di supporto in presenza di disabili, ecc.;
La possibilità di accogliere meglio i bambini con problemi comportamentali e di apprendimento;
Il confronto tra insegnanti che garantisce una valutazione oggettiva e non soggettiva dell’alunno;
La chiusura delle scuole più piccole che creerebbe gravi problemi di accessibilità all’istruzione da parte di bambini residenti in luoghi isolati o con difficoltà di comunicazione;
L’aumento degli alunni per classe con conseguente riduzione della qualità dell’insegnamento offerto;
La reintroduzione della sola valutazione numerica cancellando la pratica di una valutazione collegiale, formativa nei confronti dell’alunno: si cancella, quindi, la logica della valutazione formativa che ha saputo coniugare la mera registrazione dei risultati conseguiti dagli alunni con la individuazione dettagliata dei loro punti di forza e punti di debolezza per consentire non solo un giudizio ma anche un miglioramento;
RILEVATO che:
– Il metodo usato dal Governo, il decreto-legge, convertito in legge con il voto di fiducia, non ha permesso un confronto costruttivo fra le forze politiche presenti in Parlamento per rispondere al meglio all’emergenza educativa e scolastica;
– Lo stesso provvedimento ha comportato un taglio nella nostra regione di oltre 700 unità tra personale docente, amministrativo e tecnico che comporterà in una realtà regionale fatta di piccoli e piccolissimi Comuni, spesso assai distanti fra loro e disseminati in un territorio povero di infrastrutture, l’aumento del fenomeno dello spopolamento con effetti dirompenti per l’intera regione;
VALUTATA positivamente l’azione che il Presidente della Provincia ha svolto nella vicenda manifestando la vicinanza del nostro Ente nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici licenziate e alle loro
famiglie;
CONSTATATO che la Regione Basilicata ha stanziato, per il triennio 2009/2011 22 milioni di euro di
cui 6.300.000,00 euro destinati a sostegno al reddito dei precari della scuola (rivenienti da
fondi comunitari e non) sia per dare risposte concrete alle centinaia di famiglie dei lavoratori
della scuola sia per valorizzare un sistema scolastico regionale sempre più da qualificare e
migliorare;
CONSIDERATO che l’intervento della Regione Basilicata a sostegno della scuola debba considerarsi
avere carattere straordinario e non sostitutivo delle funzioni dello Stato la cui Costituzione
(art. 34) assegna una competenza esclusiva in materia di istruzione;
CIO’ PREMESSO
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
ESPRIME
La solidarietà e il sostegno ai lavoratori precari della scuola che lottano per il mantenimento del proprio posto di lavoro;
L’apprezzamento alla Giunta della Regione Basilicata per i concreti e responsabili provvedimenti adottati nei confronti dei lavoratori precari della scuola che hanno subito le conseguenze di una politica irrazionale del Governo di centro-destra con tagli indiscriminati alla scuola pubblica che hanno penalizzato fortemente la nostra regione.
Il Gruppo Consiliare IDV Antonio Montemurro Michele Paterino