Nel corso delle normali attività di controllo del territorio, i carabinieri del Provinciale di Matera hanno denunciato due persone, rispettivamente per guida in stato di ebbrezza e porto illegale di coltello.
In particolare, a Matera, i carabinieri della Compagnia e gli agenti della Questura hanno denunciato un uomo che, nella notte fra domenica e lunedì, è stato sorpreso alla guida della propria autovettura in stato di ubriachezza alcolica.
Lo stesso, per altro, poco prima di essere fermato e sottoposto al relativo test, aveva causato un incidente, in cui, per altro, era rimasto coinvolto un carabiniere.
L’uomo, forse non avvedutosi di quanto accaduto, si era anche allontanato.
Per il militare solo una lieve contusione con una prognosi di 10 giorni.
A Miglionico (MT), i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato un 25 enne di Montescaglioso, per porto illegale di coltello.
L’uomo, fermato nel corso di un posto di controllo e sottoposto a perquisizione, è stato sorpreso in possesso di un coltello di genere vietato e di cui il porto è vietato.
Pomarico (MT): Operazione Demetra: contrasto lavoro nero in agricoltura: Arrestato "caporale" tunisino che falsificava i permessi di soggiorno
Proseguono, incessanti, i controlli dei carabinieri nel comparto agricolo per contrastare ogni forma di illecito, connessa, in particolare, con lo sfruttamento di lavoratori stranieri e il fenomeno del c.d. “caporalato. Nella mattinata, a Pomarico (MT), i carabinieri del Provinciale di Matera, unitamente ai colleghi del NIL e agli ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro sempre dello stesso capoluogo, hanno effettuato un mirato controllo presso un’azienda agricola del posto. Al termine del controllo, i militari hanno proceduto all’arresto di un cittadino della Tunisia di 39 anni, perché responsabile di esercizio non autorizzato di attività di intermediazione di manodopera c.d. “caporalato”, per aver favorito la permanenza sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno e di fabbricazione di documenti identificativi falsi (permessi di soggiorno), nonché alla denuncia del titolare dell’azienda per aver impiegato lavoratori extracomunitari sprovvisti di permesso di soggiorno e al contestuale rintraccio di 4 immigrati stranieri originari della Tunisia e dell’Algeria. In particolare, i carabinieri hanno potuto verificare che il tunisino arrestato reperiva lavoratori extracomunitari da avviare al lavoro nei campi e prendeva contatti con i titolari delle azienda agricole, concordando con questi la paga e, naturalmente, il proprio compenso. Inoltre, previa falsificazione dei permessi di soggiorno, certificava agli stessi datori di lavoro la regolarità dei lavoratori immigrati circa la regolarità della loro presenza. Infatti, il tunisino riusciva a falsificare i permessi di soggiorno, fotocopiando quelli originali e apponendo, quindi, la foto dei clandestini. Accertato che i lavoratori fermati percepivano la somma di 35 euro per una giornata di lavoro, mentre il “caporale” percepiva una percentuale stimata in 10-15 euro per immigrato avviato al lavoro. I quattro immigrati, tutti sprovvisti di permesso di soggiorno, sono stati sorpresi mentre erano intenti a lavorare in una piantagione di ortaggi. Altro particolare, i documenti di soggiorno falsi sono stati trovati in possesso dello stesso tunisino arrestato, per altro presente, regolarmente, in Italia dal 1990. Gli immigrati clandestini , rintracciati, sono stati accompagnati presso l’ufficio stranieri della Questura per le successive operazioni di espatrio.