In riferimento alla operazione “Green -House” condotta dagli uomini del Comando provinciale di Matera e Compagnia e dalla Brigata di Metaponto della Guardia di Finanza è il Colonnello Salvatore Luongo a chiarire al collega Carlo Abbatino i particolari “Si tratta a memoria dell’operazione più vasta di questa natura portata a termine in Basilicata. La scoperta del caseggiato è avvenuta a seguito di controlli del Territorio che facciamo costantemente in maniera oculata. La Brigata di Metaponto era impegnata in servizio mirato al contrasto del lavoro nero nel comune di Bernalda. Nel corso del servizio medesimo- spiega il colonnello- si è notato un movimento sospetto in località “Bufalara” . Il comando si è addentrato nella boscaglia e al di la del torrente, tra l’altro anche difficile da attraversare, si è imbattuto in una radura, di circa un ettaro nel quale erano presenti due serre a otto arcate, in cui si coltivava la “cannabis indica”. Nei pressi un caseggiato era presente un quantitativo di foglie già raccolte e pronte per lo smercio”. Quali i sospetti? “Si presume che l’organizzazione sia arrivata da fuori regione e che l’arrestato T.L. di 41 anni, figlio della titolare dei terreni, una donna anziana, ha fornito i mezzi agricoli e sicuramente è partecipe all’organizzazione visto che di fatto conduceva l’azienda”. Sappiamo chi curava il traffico? “Il traffico è curato da personaggi di fuori regione: in particolare uno risulta affittuario e quindi adesso ricercato dalle fiamme gialle ma si può pensare che ci sia qualche ltro soggetto pregiudicato che aveva interesse nella vicenda”. Per quanto riguarda invece la manovalanza? “E’ composta da cittadini extracomunitari che viene utilizzata per la raccolta di prodotti agricoli”. Le sostanze sequestrate? “Tutte le sostanze stupefacenti sono state distrutte sul posto con l’ausilio del personale messo a disposizione del Commissario prefettizio, dottoressa Iaculli, del Comune di Bernalda e dei Vigili del Fuoco”. Quale il valore stimato? “Considerando che si potevano ottenere circa ottocentomila dosi il valore stimato è di quattro milioni di euro”
Sequestrata dalle Fiamme Gialle materane una coltivazione di marijuana in località “Bufalara” del comune di Bernalda (MT).
Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio e contrasto del lavoro nero svolto nel comune di Bernalda (MT) il giorno 11 settembre 2009 i militari del Comando Provinciale di Matera hanno individuato nr. 2 serre per la coltivazione di cannabis indica utilizzando supporti tecnologicamente avanzati. Inoltre, nelle vicinanze è stato rinvenuto un caseggiato destinato alla lavorazione della marijuana con una grande quantità di piantine depositate per l’essiccazione.
L’attività in questione ha consentito di sottoporre a sequestro:
– n. 6.543 piante di cannabis indica dell’altezza media di circa 2 metri;
– ben 125 kilogrammi di marijuana già essiccata;
– un terreno di circa 3 ettari;
– n. 2 automezzi;
– una bilancia;
– n. 2 telefoni cellulari;
– n. 90 sacchi di plastica;
– n. 10 rotoli di nastro adesivo;
– n. 5 binz per la raccolta di prodotti agricoli;
– n. 1 atomizzatore per la concimazione;
– n. 4 teli.
La coltivazione in pratica è risultata essere una vera e propria azienda agricola dotata di impianti tecnologicamente idonei ad ottimizzare la crescita delle piante, con i filari a bauletto e impianto d’irrigazione, in un luogo peraltro di difficile accessibilità ed individuazione.
È stata tratta in arresto una persona per violazione dell’art. 73 del D.P.R. 309/90 (produzione e traffico di sostanze stupefacenti).
Le indagini continuano per individuare ulteriori responsabili e/o ulteriori fattispecie delittuose, come il caporalato e l’impiego della manodopera in nero in tali illecite attività.
madoooooooooooooo !!i dadda’ m facess n matarazz!!!laddor ind la stanz da litt migghierm diventav na leoness!!!ce pkkat!!!addosta nata serr d fum???assiiiiii???
questo e’ un mega risultato! Altroche’ paideia e padella!
par condicio redattore, pubblicare prego!