Fermati e denunciati a piede libero dalla Questura di Matera cinque giovani, di cui due materani, due marocchini e un rumeno, di età compresa tra i 15 e i 16 anni, che avevano costituito una banda specializzata in furti all’interno di alberghi e bed and breakfast presenti negli antichi rioni Sassi. I particolari dell’operazione “Turismo sicuro” sono stati illustrati in mattinata nella sala Palatucci da Luisa Fasano, responsabile comunicazione della Polizia di Stato e dal capo della squadra mobile dottor Nicola Fucarino. In conferenza anche l’ispettore capo che ha coordinato l’operazione investigativa Luigi Martino. Un’operazione importante per fermare quella sensazione di insicurezza avvertita da numerosi turisti che hanno denunciato il furto avvenuto all’interno delle rispettive stanze di macchine fotografiche, telecamere, penne di valore, computer portatili e alcuni oggetti preziosi. La banda agiva indisturbata da giugno scorso e sino all’altra sera aveva messo a segno una ventina di colpi. La location dei Sassi – ha precisato Fucarino – si offre come teatro di operazioni predatorie e di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel caso specifico questa banda era riuscita a colpire per sette volte nell’ultimo mese e mezzo e la situazione stava assumendo proporzioni allarmanti per una città ritenuta tranquilla come Matera, che vive anche di turismo. La strategia adottata dall’ispettore capo Luigi Martino ha permesso alla Squadra Mobile di fermare la banda attraverso l’installazione all’interno del bed and breakfast più vessato negli ultimi giorni di telecamere nella zona della reception mentre due agenti della squadra anti-rapina hanno finto di essere dei turisti piazzandosi in due camere, pronte a trasformarsi in vittime del probabile furto. Come era accaduto anche nelle sere precedenti tre giovani sono entrati intorno alle 21 per effetturare un sopralluogo all’interno della struttura mentre altri due svolgevano il ruolo del palo all’inizio della salita che conduce all’albergo, situato nella zona del Sasso Caveoso. A quel punto è scattato l’intervento delle forze dell’ordine: i tre giovani sono stati fermati e denunciati al tribunale dei minori e grazie alla confessione è stato possibile denunciare anche gli altri due componenti della banda. I proventi dei furti, secondo quando affermato dai ragazzi, non serviva per acquistare sostanze stupefacenti ma la presenza di cinque persone esprime comunque il senso di una banda e pertanto l’operazione della Squadra Mobile rappresenta un segnale di attenzione verso questo tipo di reato molto diffuso. Nella banda era uno dei due marocchini a svolgere il ruolo dominante rispetto ai suoi compagni mentre per i due giovani materani coinvolti appartengono ad una famiglia di medio-basso tenore di vita, con i genitori ovviamente ignari di quello che combinavano i loro figli. La banda preferiva i bed and breakfast perchè le stanze sono ubicate in agglomerati dei Sassi separati rispetto alla reception e operava dal pomeriggio. Dalle 17 alle 20 erano previsti gli appostamenti per osservare i movimenti dei turisti e quando arrivava l’ora della cena agivano indisturbati all’interno delle stanze. Di solito derubavano due stanze per sera ma dopo l’ennesimo colpo andato a segno la Squadra Mobile è riuscita a fermare i giovani, che dovranno rispondere di furto, ricettazione e scasso nei casi in cui c’è stata l’effrazione delle porte di ingresso delle camere.
Michele Capolupo
Nella foto in basso un momento della conferenza stampa in Questura
DOCUMENTI FALSI PER OTTENERE LA PATENTE DI GUIDA. ALTRE QUATTRO PERSONE DENUNCIATE DALLA POLIZIA STRDALE
Prosegue l’impegno degli uomini della Sezione Polizia Stradale di Matera nelle attività protese alla verifica della regolarità nell’espletamento degli esami per il conseguimento della patente di guida.
Nei giorni scorsi, com’è noto, tale attività ha consentito di denunciare alla competente A.G. quattro persone, responsabili per reati che vanno dal falso alla sostituzione di persona, in ipotesi concorsuale.
In questi giorni il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria, durante controlli svolti all’Ufficio della Motorizzazione Civile di Matera nell’ambito delle indagini relative al falso documentale, ha deferito all’A.G. per gli stessi reati altre quattro persone in concorso tra loro, tutte residenti nel Comune di Gravina in Puglia.
Il meccanismo adottato era simile a quello già segnalato: falsificare la documentazione prodotta con l’istanza per sostenere l’esame teorico da privatista per il conseguimento della patente di guida.
La falsificazione consisteva nel sostituire la fotografia della persona che presentava l’istanza con quella che materialmente avrebbe poi sostenuto l’esame, ovviamente in possesso di una notevole preparazione tecnica.
Presentava evidenti segni di falsificazione la documentazione di un altro candidato che aveva già superato l’esame teorico e si apprestava a superare l’esame pratico.