Ne combinavano di tutti i colori. Insulti, minacce, violenza fisica, furti. Un curioso quanto drammatico caso di stalking è stato denunciato ai Carabinieri da un cittadino materano, Francesco Paolo Fiore, preso di mira assieme alla moglie e ai suoi tre figli da due parenti, marito e moglie, che sono stati fermati grazie ad un filmato ripreso da una micro telecamera installata per convincere le forze dell’ordine a formalizzare due denunce e una misura cautelare emessa dal gip Rosa Bia. Il caso, sicuramente anomalo, di stalking è stato illustrato in mattinata nel corso di una conferenza stampa promossa nella sala Palatucci della Questura di Matera dal dirigente della Mobile, Nicola Fucarino e dal dirigente di sezione Vito Cicirelli. I fatti. Il materano Francesco Paolo Fiore, di 42 anni, segnalava che il cognato, sposato con sua sorella, minacciavano e procuravano violenza a lui, alla moglie e alle sue tre figlie, una di 5, un’altra di 13 e la più grande di 15 anni. I dispetti erano i più disparati, i furti all’interno della residenza bifamiliare presente nella zona sud della città di Matera procuravano enormi danni alla famigila Fiore ma l’episodio che ha permesso alla Polizia di intervenire è stata l’aggressione, documentata da una micro-telecamera a Francesco Paolo Fiore da parte del cognato (nella foto in alto). Lo stalker investiva volontariamente suo cognato arretrando nel cortile con la sua auto: il signor Francesco Paolo Fiore veniva trasportato in ospedale accusando diversi traumi alle gambe. Il provvedimento di stalking, maturato in seguito alle indagini coordinate dal pm Valaori, impongono adesso alla coppia denunciata di tenersi almeno a cinque metri di distanza da tutti i componenti della famiglia Di Cuia, con l’obbligo di non rivolgere nemmeno uno sguardo o di comunicare con loro. A questo punto tutti si sono chiesti le motivazioni alla base di queste violenze familiari. Di Cuia non è riuscito a trovare una spiegazione e probabilmente la questione resterà a lungo avvolta dal mistero.
“Con questo provvedimento – ha spiegato in conferenza stampa Francesco Paolo Di Cuia – abbiamo perso tutti ma grazie all’intervento della Polizia finalmente riprenderemo a vivere in modo sereno senza avere il timore che da un momento all’altro potesse accadere qualcosa di pericoloso a me o a un componente della mia famiglia”.