Il sindaco di Matera Salvatore Adduce ha convocato per sabato 26 marzo alle ore 9,30 presso la sala giunta del Comune di Matera un incontro con le associazioni culturali, sociali, dei consumatori, di categoria e gli ordini professionali per discutere le manifestazioni d’interesse giunte a seguito dell’avviso che questa Amministrazione ha pubblicato il 2 novembre dello scorso anno finalizzate all’attuazione di programmi integrati di promozione di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione urbana (L.R. 25/2009 art. 4), ”Piano Casa”.
“Piano Casa, si coinvolgano le associazioni degli inquilini”
Soluzioni abitative che tengano conto delle reali esigenze dei cittadini. Questa la sintesi del messaggio di cui le tre associazioni degli inquilini, Sicet, Sunia e Uniat, si fanno portavoce alla luce dell’imminente definizione in consiglio comunale dell’accordo per l’attuazione del Piano Casa.
“Ci dispiace che il presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Matera e l’Assessore Mazzei, non abbiano pensato di coinvolgere le associazioni degli inquilini nelle recenti riunioni consultive sul “programma integrato di edilizia residenziale sociale e riqualificazione urbana” (cd. Piano Casa); siamo certi – affermano i segretari di Sicet, Sunia e Uniat, Antonio Clemente, Franco Casertano e Valeriano Delicio – che dal confronto sarebbero scaturite scelte condivise e scevre da qualsiasi bega di partito, perché mere espressioni di istanze sociali”
Un doveroso ed urgente passaggio quello della consultazione con le associazioni degli inquilini, insomma, che si auspica possa essere preso in considerazione rilanciando l’osservatorio casa, istituito presso il Comune di Matera.
“Perché solo d’intesa – proseguono Clemente, Casertano e Delicio – si possono attivare scelte urbanistiche sostenibili a livello sociale e ambientale, che mirino al miglioramento della qualità abitativa, intervengano a favore di soggetti economicamente più deboli e siano reale prospettiva per i giovani”
Antonio Clemente (SICET), Franco Casertano (SUNIA) e Valeriano De Licio (UNIAT)
Angelino sul Piano Casa Cotugno è come Penelope
Cotugno appare sempre più come Penelope, ma Ulisse questa volta non arriverà.
Fino all’altro giorno spingeva e tesseva per l’approvazione del Piano Casa, pur volendo limitare indici e quantità, ma da qualche giorno a questa parte sembra fulminato sulla via di Damasco e quindi adesso disfa la tela che egli stesso ha costruito in questi quattro mesi, da quando cioè il Comune ha emesso l’avviso per le manifestazioni di interesse da parte delle imprese.
Adesso sembra che ogni pretesto sia buono per dire ciò che non bisogna fare, con le modalità tipiche di quella sinistra radicale abituata all’opposizione e che mai si è trasformata in forza di governo.
Ed in questo momento, come già nel mese di maggio dell’anno scorso, Cotugno rappresenta l’intero gruppo del Partito Democratico oppure è tornato ad essere l’espressione diretta del suo vate Santochirico, ovvero di una correntucola interna al PD?
E Santochirico non è stato l’assessore regionale all’ambiente che ha prodotto la legge sul Piano Casa?
E fermare oggi il Piano Casa, e domani magari il Regolamento Urbanistico e dopodomani pure il Piano Strutturale, non significa potenziare il partito del mattone, in quanto chi detiene i pochi suoli edificabili determina al rialzo il prezzo degli alloggi?
In Commissione Urbanistica fortunatamente la linea espressa dal componente del PD sembra andare in tutt’altra direzione rispetto a quella di Cotugno.
La mia opinione è che Matera, in ginocchio dal punto di vista dell’economia e del lavoro, non può perdere neanche un minuto in discussioni infinite, che durano infruttuosamente dal 1990, per tentare di approvare strumenti di pianificazione, mentre occorre dare fiato alle imprese e rimettere in moto meccanismi virtuosi che, anche a causa di questo centrosinistra litigioso, non sono stati possibili per la manifesta incapacità riformatrice a cominciare dal partito di maggioranza relativa.
Devo riconoscere ad Adduce la volontà e la determinazione in questi primi mesi di amministrazione di aver voluto riaprire tutti i fronti della programmazione, l’esito della quale, vista l’aria che tira nella maggioranza, non è affatto scontato.
Mi batterò in Commissione ed in Consiglio affinché il Piano vi arrivi nei tempi previsti e perché venga approvato. Questo significa fare gli interessi della città e dei cittadini che si aspettano case a basso prezzo ed a fitti calmierati.
Giovanni Angelino, consigliere comunale del FLI e vice-Presidente del Consiglio Comunale.
L’area Movimento Democratico del PD interviene sul Piano Casa di Matera
I rappresentanti dell’area Movimento Democratico del PD si sono riuniti per ascoltare una relazione sullo stato del Piano Casa della città di Matera. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti istituzionali e i dirigenti presenti nell’organismo di partito.
Dall’incontro è emersa più di una preoccupazione sulla carenza di dibattito pubblico e di partecipazione in ordine a scelte fondamentali per la vita della città.
È stato sottolineato che il Piano casa, poiché si avvale di poteri di rettifica delle disposizioni urbanistiche, andrebbe collegato coerentemente con tutti gli strumenti in itinere, dal regolamento urbanistico, al piano strutturale, ai PEEP, al piano strategico.
Se isolato da una visione organica e coerente, il piano casa potrebbe rappresentare un’occasione di stravolgimento e disordine urbanistico, nonché di aggravamento dei costi sociali e della qualità della vita della città.
Per queste considerazioni, si rende necessario un allargamento del dibattito pubblico e della partecipazione di tutti gli organismi impegnati sul fronte della cultura civile e urbana e il coinvolgimento di tutte le organizzazioni che sono portatrici di interesse sociale.
Il PD cittadino, che finora si è occupato della vicenda, ha il dovere di recuperare il massimo di unità su un tema di così largo interesse, anche perché sono in gioco le prospettive di una città che deve prepararsi all’obiettivo del 2019 con scelte di qualità, recuperando le sua coesione interna, potenziando la sua infrastruttura culturale e soprattutto guardando alle grandi scelte al riparo dalla pressione di interessi che non sono compatibili con l’interesse collettivo.
Movimento Democratico del PD.