CASE A BASSO COSTO PER RIMETTERE IN MOTO L’EDILIZIA
NIGRO SUL PIANO DEL GOVERNO DICE “DISCUTIAMONE”
“Prima di opporsi o di dirsi d’accordo, capire bene di cosa si tratta”. La pensa così il presidente della Provincia, Carmine Nigro, sul Piano Casa del Governo. “E’ sicuramente positivo lo stanziamento di somme notevoli per la ripresa dell’edilizia agevolata e convenzionata. In ogni crisi economica grave l’edilizia ha sempre avuto un ruolo determinante ed ha costituito una dei comparti forti della ripresa perché è diffusa sul territorio e perché incide tanto sull’occupazione quanto sulle forniture investendo la piccola imprenditoria locale quella fatta da artigiani e commercianti”.
Nigro sottolinea inoltre che lo snellimento delle procedure per ottenere una concessione edilizia è stato tema discusso in ogni stagione e mai risolto ed evidenzia che “le lungaggini burocratiche in molti casi impediscono e scoraggiano l’investimento di risorse private nella costruzione di una casa più comoda”.
Il presidente della Provincia di Matera invita poi gli interessati a fare due conti “sui tempi che occorrono per ottenere una concessione edilizia” e conclude la riflessione sostenendo che “tra pareri, vincoli e iter burocratici di norma trascorre un anno, a meno che non si aggiunga un po’ di ostruzionismo strumentale ed allora quei tempi saltano”.
“Alcune competenze in materia – rileva Nigro – sono attestate alle Regioni, altre ai Comuni, però non mi risulta che queste istituzioni abbiano modificato norme e regolamenti per accelerare i tempi di concessione dei pareri, soprattutto in un periodo quale è quello attuale. Infatti, a volte, per rimuovere gli ostacoli e per animare l’economia locale non occorrono soldi, basta velocizzare le procedure in quanto chi chiede le concessioni edilizie, nella stragrande maggioranza dei casi, investe i propri risparmi”.
Nigro arriva alla conclusione del suo ragionamento sostenendo che “prima di dire no a quello che propongono altri sarebbe il caso di esaminare quel che è stato fatto per agevolare i percorsi burocratici nell’ambito delle proprie competenze e quale programma sia stato attivato per investire con regole nuove i fondi per l’edilizia presenti nei propri bilanci”.
“A questo punto, detto che il piano nazionale anticrisi in generale e quello sulla casa in particolare non mi trovano d’accordo, mi chiedo anche se non sia arrivato il momento di predisporre in materia di edilizia pubblica un programma pluriennale di ampio respiro mobilitando risorse purtroppo inutilizzate ed indicando i comparti da sostenere. Tutto questo allo scopo di dare certezze a quei cittadini che volendo impegnare le proprie risorse in investimenti produttivi possono contribuire con la loro azione a ridare ossigeno ad un’economia boccheggiante fermo restando il rispetto assoluto del territorio che va salvato da aggressioni, manomissioni e selvagge cementificazioni”.