L’invito all’Ordine degli Architetti di Matera da parte del Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, a presentare osservazioni alla legge regionale sul Piano Casa, trova nell’Ordine degli Architetti materani un interlocutore attento e sensibile alle tematiche della qualità e sostenibilità delle trasformazioni ambientali e dell’architettura e che condivide appieno le finalità “del miglioramento della qualità abitativa, dell’aumento della sicurezza del patrimonio edilizio esistente, del favorire il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili nel settore edilizio” che la legge si propone di attuare.
“Tuttavia –afferma il presidente dell’Ordine, Eustachio Vincenzo Olivieri- esprimiamo preoccupazione per il carattere eccezionale e straordinario delle procedure per gli interventi previsti avvertendo che un processo di crescita edilizia intensa e mal regolata può determinare effetti pericolosi e perversi al di là delle buone intenzioni. D’altronde, osservando il mercato edilizio degli ultimi dieci anni, veniamo da anni di produzione edilizia cospicua, eppure, i problemi della casa non sono stati del tutto risolti, anzi alcune anomalie sembrano ora più gravi e palesi: ad una produzione di edilizia pubblica e sociale irrisoria rispetto ai bisogni vi è una produzione in eccesso rispetto ad una domanda solvibile insufficiente determinando sacche crescenti di alloggi invenduti ed energeticamente poco virtuosi”.
Altre preoccupazioni riguardano la possibilità di applicazione che questa nuova legge avrebbe per quei Comuni sprovvisti di strumenti urbanistici adeguati e coerenti con la legislazione urbanistica regionale come è il caso di Matera dove il ritardo della dotazione del Regolamento Urbanistico e del Piano Strutturale, benché in itinere, renderebbero i nuovi ampliamenti incontrollati ed imprevedibili.
“Crediamo –conclude Olivieri- che il rilancio dell’economia non passi attraverso una mera “deregulation” o con interventi straordinari quanto, invece, attraverso la buona pianificazione di interventi edilizi e la riqualificazione tecnologica del settore senza mai perdere di vista la qualità. Perché non dovremmo preoccuparci, allora, di ‘come’ non solo ‘di quanto’ saranno ricostruiti ed ampliati gli edifici dei nostri Comuni?”.
Se, come sembra imminente, il ruolo dello Stato si esplicherà anche con il varo di un prossimo strumento normativo ad esso dovrà certamente affiancarsi l’istituzione del “fascicolo del fabbricato”, che documenta lo stato di conservazione del patrimonio edilizio esistente, delle sue strutture e degli impianti.
Infine, l’Ordine degli Architetti di Matera condivide la necessità di una semplificazione delle procedure che non rinunci a dettare regole chiare, trasparenti e che non dia spazio a dubbi interpretativi. Il tema della semplificazione delle procedure e dei tempi delle pratiche edilizie implica, infatti, l’assunzione di responsabilità del professionista e del suo agire nell’interesse generale.
Auspichiamo che con quest’ultimo provvedimento, affiancato a nuove Leggi Regionali più volte invocate dagli Ordini degli Architetti come la legge sulla promozione dell’Architettura e sulla classazione energetica degli edifici, non si incrementino solo le “volumetrie” ma che si dia luogo a incentivazioni per favorire, anche nella nostra Regione, un possibile “incremento di Architettura”.