“Piazza della Visitazione rappresenterà una svolta radicale nella progettazione del disegno della città, nonché il punto di riferimento tra una Matera che si ricollega alle sue radici e a una Matera che guarda al suo destino espansivo”. Così il Sindaco Emilio Nicola Buccico ha aperto i lavori del convegno tenutosi questo pomeriggio all’Auditorium di Piazza Sedile, nel quale è stato ufficialmente presentato, alla presenza dei rappresentanti dei cinque studi di architetti di fama mondiale invitati (lo spagnolo Josè Maria Tomas Llavador, il francese Diminique Perrault, l’argentino Emilio Ambasz, i portoghesi Manuel e Tomas Salgado e lo svizzero Mario Botta), il concorso internazionale di idee per la progettazione e riqualificazione urbanistica di Piazza della Visitazione. “Matera per anni è stato il crocevia del problemi del Mezzogiorno, rappresentandone spesso un modello isolato – ha detto il primo cittadino -. Questa sfida che abbiamo voluto lanciare si spiega nell’ottica di puntare ad una città più bella e vivibile. Oggi Piazza della Visitazione si presenta come uno spazio disordinato, contaminato da prassi distorte e cattive abitudini. Attraverso questo concorso, vogliamo renderla il nuovo centro civico ed il nuovo simbolo architettonico della città, una piazza ricca di luci e ombre, di verde e acqua, di simbolicità e valore artistico. Ai professionisti chiediamo di metabolizzare le origini della città e di creare uno snodo che metta in moto meccanismi di sviluppo di una città proiettata in una dimensione europea, pronta all’accoglienza e a candidarsi a capitale della cultura”.
I rappresentanti dei cinque studi professionali sono stati a Matera ieri ed oggi per una visita preliminare della città ed hanno incontrato gli amministratori cittadini, che hanno esposto loro gli indirizzi per elaborare il progetto. Gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 30 settembre 2008; da qual momento una commissione di sette esperti (formata dal dirigente del settore competente, in qualità di presidente, un esperto in urbanistica, un esperto in storia dell’architettura, un esperto in progettazione architettonica e tecnologica, un esperto in processi edilizi e project financing e due rappresentanti indicati rispettivamente dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti) avrà 60 giorni per valutare e scegliere il progetto vincitore, che sarà proclamato prima di Natale nel corso di un pubblico convegno. “L’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di affidare al vincitore del concorso la realizzazione delle fasi successive della progettazione – spiega l’Assessore Comunale all’Urbanistica Antonella Guida -. Il tema scelto è quello della città ipogea, interpretando l'underground metropolitano proprio della caratterizzazione morfologica degli ipogei dei Sassi di Matera. Tra gli obiettivi prefissati, il mantenimento dell’edificio della ex stazione ferroviaria, di proprietà delle Fal, la salvaguardia del tracciato interrato della Ferrovia Metropolitana, la realizzazione di nuove architetture e infrastrutture, come spazi per le istituzioni, per un teatro o auditorium, per parcheggi, per viabilità e mobilità”. Il prof. Angelo Lucchini del Politecnico di Milano e del Comitato Tecnico Consultivo del Saie di Bologna, consulente incaricato dall’Amministrazione Comunale, ha affermato che il concorso di idee darà “una nuova identità e un nuovo ruolo ad alcune parti della città, attraverso la creatività dei progettisti, rendendole un contenitore importante per tutte le generazioni”.
“Una iniziativa importante ed una grande novità per Matera”. Questo è il commento dei consiglieri comunali Mimmo Genchi e Peppe Pentasuglia di CITTA’ DOMANI e Fabio Mazzilli di FORZA ITALIA, alla presentazione del Concorso internazionale di idee per Piazza della Visitazione, che vedrà la partecipazione di cinque grandi studi di architettura di fama mondiale e che è finalizzato all’individuazione della migliore idea progettuale per la riqualificazione di quell’importante spazio urbano. I nomi di Perrault, Ambasz, Botta, Llavador e Salgado lasciano sperare in un’idea progettuale che sappia coniugare origini e tradizioni della nostra città con la necessità di “realizzare” uno spazio urbano funzionale per la mobilità, fruibile socialmente, e sostenibile sotto l’aspetto economico.
“L’idea di uno spazio pubblico costruito “in negativo”, ricalcando il principio tipico dell’antico abitato di Matera ci sembra una idea che trasferisce alla città contemporanea l’originalità della Città dei Sassi – commenta Pentasuglia – considerando peraltro la necessità di compensare il “troppo pieno” che si è creato nella zona del centro direzionale in questo ultimo decennio”.
“E’ importante che la Giunta Comunale abbia sancito degli indirizzi per la gara, che prevedono la realizzazione di volumi affioranti esclusivamente destinati all’utilizzo pubblico ed in particolare al teatro/auditorium – afferma Genchi – perché è necessario che si consolidi l’idea che questo sia uno spazio destinato alla comunità”.
Mazzilli, infine, ampliando la discussione al regolamento urbanistico, sostiene la necessità “che nel percorso destinato alla sua approvazione, questo indirizzo politico si consolidi in una serie di norme che lo interpretino tecnicamente, conferendo la necessaria copertura normativa ad un progetto che ha una chiarezza e una impostazione di portata storica per Matera. La qualità dei professionisti che si cimenteranno nella progettazione potrà restituire alla città quel ruolo di laboratorio urbanistico e di architettura contemporanea, che in passato architetti come Piccinato, Aymonino, De Carlo, Fabbri e Quaroni le avevano conferito”.