“Nel ricordare il compagno e l’amministratore Sandro Berardone non voglio soffermarmi sulle sue caratteristiche personali e politiche. Sono a tante e a tanti note. Così come note sono le sue battaglie per il territorio che amava e coltivava con lo spirito di un combattente e la passione di un adolescente. Ma forse ricordare la figura di Sandro dovrebbe stimolare un’altra riflessione: quanto conta il territorio in un sistema che sta assumendo le caratteristiche di un asfittico e per certi versi inconcludente neo centralismo regionale?” Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza,
“Sandro – aggiunge l’esponente del Pd – è stato uomo delle Comunità Montane e dell’attenzione alla forestazione. Oggi non ci sono più enti intermedi e la forestazione è in capo al Consorzio di Bonifica. Sandro è stato eletto consigliere provinciale ed oggi per questo Ente il voto dei cittadini è stato abolito. Si è ridotta la rappresentanza del Consiglio regionale e la tenuta amministrativa dei sindaci – Sandro lo è stato a San Costantino e Castronuovo Sant’Andrea – per effetto di continui tagli dall’alto e di maggiori pressioni sociali dal basso. Infine nelle prossime settimane il Consiglio regionale sarà chiamato a discutere del Piano del Parco del Pollino e noi, Pd, anche in memoria di Sandro, il 15 gennaio ne parleremo a Rotonda”.
“Forse, ricordare la memoria di uomini come Sandro Berardone – conclude Lacorazza – dovrebbe servire a riaprire riflessioni utili a migliorare le risposte per le comunità locali”.