La seconda Commissione consiliare, presieduta da Cifarelli (Pd), ha licenziato, ieri pomeriggio, a maggioranza con il voto favorevole dei consiglieri Picerno (FI), Napoli (FdI) e Tataranno (Lega) e il voto contrario di Cifarelli (Pd), Verri (M5s) e Bochicchio (Avs-Psi-LBp), il disegno di legge n.21/2024 “Modifiche alla Legge regionale 13 febbraio 2024, n. 6 (Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio in materia di TPL)”. Prima del voto è stato audito il direttore generale del dipartimento Infrastrutture e Mobilità Altomonte che ha illustrato il provvedimento. “Con la legge regionale n. 6/2024 – ha spiegato Altomonte – la Regione ha riconosciuto la legittimità del debito fuori bilancio, pari a complessivi Euro 54.023.757,12, derivante da acquisizione di servizi di cui ai contratti sottoscritti con Trenitalia S.p.a., Ferrovie Appulo Lucane S.r.l. e, per il tramite delle province di Potenza e di Matera, con il Consorzio Trasporti Aziende Basilicata (Co.Tr.A.B.) preimpegnando le somme, in parte sull’esercizio finanziario 2023 e in parte sull’esercizio finanziario 2024. In seguito ai rilievi mossi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze alla suddetta legge regionale per contrarietà all’articolo 81 della Costituzione, si è proceduti alla modifica impegnando la spesa nell’esercizio in cui il debito fuori bilancio è stato riconosciuto”.
In apertura dei lavori si svolta la seduta congiunta della seconda e quarta Commissione, presieduta da Morea (Azione) con l’audizione del Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, Ignazio Marcello Mancini, in merito all’ Approvazione del Piano dodicennale 2025-2036 Regione Basilicata – Università degli Studi della Basilicata.
Con il Piano 2025-2036, da attuarsi mediante Accordi di programma triennali, “si intende concorrere al conseguimento degli obiettivi strategici dell’Università, al fine di sostenere e potenziare le attività ad alta intensità di conoscenza dell’Ateneo lucano”. Inoltre, la Regione Basilicata si impegna a trasferire all’Università degli Studi della Basilicata, per un periodo di dodici anni decorrenti dall’esercizio 2025, un importo di euro 14.000.000,00 annui, di cui euro 10.000.000,00 annui da destinare al perseguimento delle finalità strategiche ed euro 4.000.000,00 annui per gli impegni di cui all’Accordo di programma per l’istituzione del Corso di Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia del 5 agosto 2020.
Il Rettore Mancini, coadiuvato dal direttore generale Marco Porzionato e da alcuni docenti, in premessa ha riferito che al Piano in esame manca l’art.5 relativo agli indicatori Miur. “Articolo – ha precisato – che sarà trasmesso quanto prima alle commissioni competenti. In ragione degli insufficienti trasferimenti statali in favore dell’Università per il tramite del Fondo di Finanziamento Ordinario, istituito con L. n. 537/1993, il finanziamento riveniente dalla Regione Basilicata – ha riferito – si palesa del tutto necessario ai fini dello svolgimento delle attività di didattica e di ricerca”.
Il Rettore si è poi soffermato su una serie di attività messe in campo in questi anni a partire dal corso di laurea in Medicina. “Un corso – ha spiegato Mancini – che richiede un meccanismo molto complesso in termini di investimenti ma che offre alla comunità un servizio qualificante in tema di sanità”. Ha poi parlato del TFA (Tirocinio Formativo Attivo), il percorso scelto dal Miur per permettere agli aspiranti docenti interessati di conseguire la specializzazione richiesta agli insegnanti di sostegno: “Abiliteremo circa 700 persone che molto probabilmente entro 1 anno dal conseguimento del titolo troveranno occupazione”. In merito alla ricerca ha spiegato che “l’Unibas ha partecipato all’Ecosistema dell’Innovazione con l’università della Calabria che, a livello nazionale, si è classificato al secondo posto. L’azione di innovazione tecnologica sul territorio è soddisfacente”. Mancini si è, poi, soffermato sul miglioramento dei servizi agli studenti e sull’informatizzazione dei processi di ateneo. Per quanto concerne le nuove assunzioni di personale tecnico-amministrativo ha evidenziato la necessità di un investimento straordinario. “La nostra università – ha concluso il Rettore – è nata per essere presidio oltre che di sviluppo anche di coesione e prova a fare la sua parte.”.
Negli interventi dei presidenti degli organismi consiliari, Cifarelli e Morea, e dei consiglieri Napoli, Tataranno e Araneo, tante le richieste di delucidazioni in tema di modalità di valutazione sui risultati raggiunti in questi 4 trienni dal precedente Piano, sulla necessità di attivare corsi di laurea per le professioni sanitarie, sulla specialistica in Scienze dell’educazione, sulla possibilità di attribuzione borse di studio per discendenti dei lucani nel mondo, sulla formazione post laurea e l’impatto sul sistema produttivo, sull’offerta formativa dell’Ateneo, sull’organizzazione logistica dei plessi universitari di Potenza, sul campus di Matera, sulla capacità di risposta dell’ateneo lucano al probabile maggiore afflusso di iscrizioni nel prossimo anno per la facoltà di Medicina, sul progetto Erasmus, sull’attività di ricerca. Il consigliere Lacorazza da parte sua ha richiesto che si prenda in esame la proposta di legge presentata nel mese di agosto che è – a suo parere – direttamente collegata al Piano dodicennale. Si tratta della PdL “Sostegno all’Università degli Studi della Basilicata per l’azione di promozione della sostenibilità economica, ambientale e sociale nelle aree interne”, di iniziativa dei consiglieri Lacorazza, Cifarelli e Marrese. Il presidente della quarta Commissione Morea ha informato il consigliere Lacorazza che la PdL sarà trattata la prossima settimana in una nuova riunione congiunta della II e IV Commissione consiliare.
Successivamente gli organismi consiliari hanno proseguito i lavori con l’audizione dell’assessore alle Attività produttive, Lavoro e Formazione, Francesco Cupparo in merito alla possibilità di reperire risorse aggiuntive ai fondi statali assegnati dal M.I.M. con Decreto n. 309/2024 ed estendere i benefici per l’acquisto dei libri di testo anche agli studenti frequentanti il terzo, quarto e quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado.
L’assessore Cupparo ha riferito che la Giunta regionale nella mattinata di ieri ha approvato una delibera inerente l’Avviso pubblico “Concessione di contributi per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per studenti meno abbienti del terzo, quarto e quinto anno dell’istruzione secondaria di secondo grado – anno scolastico 2024/2025”. “I fondi messi a disposizione – ha precisato l’Assessore alla Formazione – sono pari a 500 mila euro”.
Erano presenti ai lavori oltre ai presidenti della II e IV Commissione consiliare, rispettivamente Cifarelli e Morea, i consiglieri Picerno (FI), Araneo e Verri (M5s), Tataranno (Lega), Lacorazza (Pd), Marrese (Bd), Fazzari e Napoli (FdI) e Bochicchio (Avs-Psi-LBp).
Nov 29